Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri caduti

Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.

Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.

In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.

Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.

Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it

Brigadiere di Pubblica Sicurezza Polizia Stradale
DOMENICO PELLEGRINO

Brigadiere di Pubblica Sicurezza Polizia Stradale DOMENICO PELLEGRINO

Fu ucciso il 9 Febbraio in Via Campania, a Taranto da un collega che lo aveva scambiato per un criminale.
Alcuni giorni prima un pregiudicato di Taranto aveva accoltellato la moglie dalla quale era separato e non era stato arrestato a causa delle lievi ferite subite dalla donna.
Intorno alle 7 del mattino del 9 Febbraio una negoziante del quartiere notò l'uomo, insieme ad un amico, aggirarsi nel quartiere dove abitava la donna e temendo che il pregiudicato potesse tentare nuovamente di fare del male alla moglie, informò un agente della Polizia Stradale che in quel momento stava smontando dal turno di notte. Il poliziotto si cambiò rapidamente in abiti borghesi e si mise alla ricerca del sospetto che notò poco dopo in Via Campania.
L'agente della Polizia Stradale si qualificò e, conoscendo la pericolosità del pregiudicato, estrasse l'arma di ordinanza invitando nello stesso tempo un passante a chiamare la Polizia. Ma contemporaneamente un secondo passante, notando la scena e non avendo udito il poliziotto qualificarsi, temendo che si trattasse di una rapina, corse nella vicina Piazza Pio X, dove aveva notato una Volante della Polizia. Qui informò i tre agenti a bordo di avere notato un uomo armato di pistola minacciare due persone. Il brigadiere Pellegrino, capo pattuglia della Volante, considerando la breve distanza, non mise in funzione lampeggiante e sirena della vettura della Polizia per potere sorprendere quello che era stato segnalato come un criminale poi, non appena giunto a poca distanza da Via Campania, scese dall'auto pistola in pugno raggiungendo il luogo dove si trovavano l'agente della Stradale e i due sospetti da lui bloccati.
Il brigadiere Pellegrino giunse alle spalle del poliziotto, che non riconobbe come tale, e puntandogli la pistola alle spalle gli intimò " Mani in alto!". L'agente della Stradale, non riconoscendo la voce del brigadiere Pellegrino e, temendo si trattasse di un complice dei due sospetti che aveva appena fermato, si girò di scatto facendo fuoco e colpendo Pellegrino al torace, il quale prima di cadere al suolo mortalmente ferito, riuscì ad esplodere alcuni colpi di pistola che ferirono gravemente l'agente della Polizia Stradale.
Domenico Pellegrino lasciò la moglie e quattro figli.
Medaglia d'argento al merito di servizio 1' 1-4-1964 Medaglia d'oro alla memoria a giugno del 1968

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