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19 FEBBRAIO 2023
Roma - 24° Anniversario di Fondazione GOM - Gruppo Operativo Mobile della Polizia Penitenziaria - 19 febbraio 1999

 

Oggi si celebra il 24° Anniversario di Fondazione del Gruppo Operativo Mobile (G.O.M.), reparto del Corpo di Polizia Penitenziaria, creato il 27 maggio 1997, con un provvedimento dell'allora Direttore Generale del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Michele Coiro. Il GOM Raccoglie l'eredità del Servizio Coordinamento Operativo Polizia Penitenziaria, costituito nel 1993 come Sezione V della Segreteria Generale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Battaglione Mobile del Corpo degli Agenti di Custodia, attivo tra il 1970 e il 1980.

Successivamente il Ministro della Giustizia ne formalizzò l'istituzione con il D.M. 19 febbraio 1999.

Il Gruppo Operativo Mobile (G.O.M.) è il reparto d’eccellenza della Polizia Penitenziaria cui la legge demanda la custodia dei detenuti sottoposti al regime speciale (art. 41-bis comma II° quater introdotto dalla l. 354/1975 e da ultimo modificato dalla l. 70/2020) la cui organizzazione è disciplinata con D.M. 30 luglio 2020.

Svolge un’attività caratterizzata da grandissima professionalità, competenza e preparazione. 

In particolare, il G.O.M. provvede a:

·         vigilanza e osservazione dei detenuti sottoposti a regime speciale previsto dall'articolo 41-bis, comma 2, della legge penitenziaria;

·         svolgimento di attività di controllo della corrispondenza, dei colloqui visivi e telefonici, del sopravvitto, della ricezione dei pacchi, nonché di ogni altro servizio riguardante i detenuti sottoposti a regime speciale 

·         vigilanza e osservazione dei detenuti che collaborano con la giustizia individuati dalla Direzione generale dei detenuti e del trattamento in quanto ritenuti di maggiore esposizione a rischio; 

·         traduzioni e ai piantonamenti di detenuti e internati ritenuti dalla Direzione generale dei detenuti e del trattamento ad elevato indice di pericolosità, anche in ragione della loro posizione processuale; tali servizi possono essere espletati, per motivi di sicurezza e riservatezza, con modalità operative anche in deroga alle  vigenti disposizioni amministrative in materia;

·        vigilanza e osservazione di detenuti per reati di terrorismo, anche internazionale, specificamente individuati dalla Direzione generale dei detenuti e del trattamento, anche se ristretti in regimi diversi da quello previsto dall'articolo 41-bis, comma 2, della legge. 

Inoltre, su disposizione del Capo del Dipartimento, il G.O.M. può essere impiegato:

a. nei casi previsti dall'articolo 41-bis, comma 1, della legge (rivolte o altre gravi situazioni di emergenza)

b. in ogni altro caso di emergenza del sistema penitenziario.

Il G.O.M. si articola in un Ufficio centrale che ha sede in Roma e in Reparti Operativi Mobili (R.O.M.) istituiti presso istituti penitenziari e servizi territoriali dell’amministrazione penitenziaria. E' dotato di bandiera di istituto concessa con decreto del Presidente della Repubblica 11 marzo 2011. Il personale impiegato negli attuali dodici R.O.M. viene movimentato, per motivi di sicurezza, ogni 6/8 mesi.

Lo scorso 30 gennaio 2023 è stato nominato alla dirigenza del G.O.M. il Primo Dirigente di Polizia Penitenziaria il Dott. Augusto Zaccariello. La cerimonia di insediamento si è svolta a Roma presso la Scuola di Formazione e Aggiornamento del Personale "Giovanni Falcone", alla presenza del Capo del Dipartimento della Polizia Penitenziaria, Dott. Giovanni Russo, e dei direttori generali Gianfranco De Gesu e Massimo Parisi, con il passaggio delle consegne e della Bandiera del GOM, Gruppo Operativo Mobile della Polizia Penitenziaria, fra il Generale Mauro D’Amico, in pensione per raggiunti limiti di età, e il Primo Dirigente Dott. Augusto Zaccariello subentrato nella direzione del Reparto.

Nella Scuola è custodita la teca con i resti dell’autovettura in cui viaggiavano il Magistrato Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo il giorno della strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992.

(Fonte Ministero della Giustizia - https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_12_3_1_9.page)

 

 

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