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11 GENNAIO 2025
PoliziaPenitenziaria.it - Associazione Vittime del Dovere: favorevole sentenza della Cassazione per la rivalutazione del risarcimento. La decorrenza sarà dal 2004 e non dal 2007

L’Associazione Vittime del Dovere è lieta di informare che la Corte di Cassazione ha fornito un nuovo chiarimento circa la decorrenza della rivalutazione della speciale elargizione spettante alle Vittime del Dovere.

Si ricorda che Vittime del Dovere, superstiti o invalidi, hanno diritto al riconoscimento di una speciale elargizione che l’art. 34 Legge 222 del 2007 ha esteso nell’importo di cui all’art. 5, comma 5, della L. n. 206/2004.
Tale norma, riferita alle vittime del terrorismo, prevedeva che dal 26 agosto 2004 la speciale elargizione fosse pari a € 200.000,00 oltre perequazione.

Di regola i Ministeri competenti calcolavano  la perequazione sull’importo nominale di € 200.00,00 dalla data di estensione alle vittime del dovere del beneficio, ossia dal 2007, in luogo che dalla data di creazione del beneficio, ossia dal 2004, creando un evidente divario tra i benefici spettanti alle diverse tipologie di Vittime.

Questo importante profilo è stato definito la sentenza numero 29 dicembre 2024, numero 34795 su una causa patrocinata  dall’avvocato Andrea Bava, consulente,  legale di fiducia nonché socio onorario della nostra Associazione.

La Corte di Cassazione, con la recente sentenza,  ha respinto la tesi ministeriale secondo la quale la rivalutazione della speciale elargizione dovrebbe essere praticata dal  2007 al giorno della quantificazione decorrere dalla data.

In realtà la Suprema Corte ha chiarito che trattandosi di estensione di beneficio preesistente, essa deve essere quantificato esattamente come per le vittime del terrorismo che ne erano già destinatari.

Resta ancora da chiarire un ulteriore profilo: la Cassazione infatti non ha precisato se la perequazione  debba essere fatta partire dal 1° gennaio 2003 ovvero del 26 agosto 2004.

A riguardo l’avvocato Bava ha precisato che è imminente la fissazione di udienza in Cassazione ove verrà discusso in pubblica udienza tale ulteriore problema e sarà nostra cura aggiornarvi sull’esito che chiarirà la corretta decorrenza della perequazione.

Non possiamo che sottolineare come gli ottimi risultati in sede giudiziale ottenuti dall’Avv. Bava, necessari a causa del disinteresse del Legislatore alle numerose istanze volte a chiarire problemi interpretativi in via normativa, siano frutto di un approfondito studio della complessa materia vigente e di una professionalità altamente specializzata,  a cui si unisce una non comune sensibilità verso le Vittime.

Il Presidente Emanuela Piantadosi e tutto il Consiglio Direttivo ringraziano sentitamente l’Avv. Andrea Bava per l’impegno profuso in questa battaglia di Giustizia che vede le Vittime del Dovere discriminate anche nel riconoscimento dei diritti normativamente previsti.

Tratto da PoliziaPenitenziaria.it

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