Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
Cronologia delle attività
06 DICEMBRE 2015
Caserta - Duomo - Santa Messa in ricordo delle Vittime del Dovere

 

Santa Messa in memoria delle Vittime del Dovere –  6 dicembre 2015

Discorso del Presidente Associazione Vittime del Dovere, Emanuela Piantadosi

 

Buona domenica a tutti.

Per il quarto anno consecutivo siamo riuniti in questa bella cornice della Cattedrale di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato e della Brigata paracadutisti Folgore,  per ricordare e riflettere sul valore morale e sociale del sacrificio delle Vittime del Dovere, proprio in occasione della celebrazione eucaristica.

In questa giornata così significativa, è per me, motivo di orgoglio rappresentare l’Associazione Vittime del Dovere, in qualità presidente e di orfana del maresciallo dei carabinieri Stefano Piantadosi, originario di questa meravigliosa terra campana.

In primis, a nome delle nostre famiglie e dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato sezione di Caserta, ringrazio S.E. Monsignor Giovanni D’Alise, Vescovo reggente della Diocesi di Caserta che ha celebrato con grande intensità la Santa Messa.

Saluto inoltre le numerosissime autorità presenti oggi. La loro sentita partecipazione sottolinea l’importanza di questa solenne cerimonia.

Rivolgo i nostri ringraziamenti ai rappresentanti di tutte le Forze dell’Ordine e Forze Armate e alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma che intervenendo oggi dimostrano stima e sostegno a tutte le famiglie dei colleghi, Vittime del Dovere. 

Un saluto particolare ai sindaci del Comune di Bellona, cittadina decorata con Medaglia d’oro al Valor Militare e al sindaco del Comune Caiazzo, paese decorato con Medaglia d'argento al merito civile.

Ringrazio la comunità casertana e tutti coloro che, nel quotidiano, sono vicini ai familiari di chi ha donato la vita per la nostra Nazione.

Anche quest’anno sono moltissime, infatti, le  famiglie dei rappresentanti delle istituzioni caduti o rimasti invalidi nel contrasto alla criminalità comune, alla criminalità organizzata o al terrorismo, che hanno deciso di intervenire oggi alla Santa Messa celebrata nel Duomo di Caserta. Mi permetto, e spero di interpretare il pensiero di tutti, dicendo che a queste famiglie va un abbraccio caloroso da parte dei presenti.

Vorrei di fatto ricordare i nomi delle vittime, uno a uno, ma l’elenco sarebbe lunghissimo perché tante sono le vite spese in nome dello Stato. Tra l’altro mai vorrei dimenticare il sacrificio di qualcuno dei nostri cari,  spero che i  congiunti comprendano. Anche perché, comunque, i loro nomi e i loro sorrisi sono impressi da sempre nei nostri cuori. 

Desidero, oggi, manifestare, la mia più profonda soddisfazione nel constatare che questo appuntamento organizzato in prossimità delle festività natalizie è, nel corso degli anni, diventato una consuetudine volta a mantenere viva la memoria di tutte le Vittime in un territorio ancora tormentato dalla criminalità. Ringrazio, pertanto, l’impegno di tutti i presenti che, con il loro sostegno, hanno contribuito alla realizzazione di un desidero, a suo tempo espresso dal compianto Vescovo Monsignor Pietro Farina, al quale va un ricordo di affetto sentito e indelebile.

L’Associazione Vittime del Dovere, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato, sezione di Caserta, rappresentata dal Presidente Girolamo Vendemia, che sentitamente ringrazio per l’impeccabile organizzazione dell’evento, ritiene importante sottolineare il sacrificio di tutti i servitori dello Stato e far sentire la propria vicinanza e il proprio affetto a tutti i loro familiari, proprio nel momento più significativo dell’anno liturgico, ovvero il Santo Natale, quando la valenza del nucleo familiare emerge in tutta la sua importanza.   

Il Natale ci ricorda, ogni anno, l’amore di Dio verso tutta l’umanità ed è il momento in cui le famiglie si riuniscono per rinsaldare i rapporti affettivi che le legano. Ed è proprio in tali occasioni di raccoglimento morale e spirituale che, nostro malgrado, il dolore per la perdita dei nostri cari si acuisce.

Ma, il fatto di essere, oggi, riuniti, a causa di un comune dolore, deve farci ricordare che dobbiamo essere fieri dello nostro status di familiari di Vittime, in quanto i nostri cari hanno sacrificato la propria vita per dei valori di giustizia, legalità e moralità in cui credevano fermamente, spesso anche per salvare la vita di altre persone e, in ogni caso, per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

Non dobbiamo mai dimenticare, anche se a volte la nostra personale sofferenza è grande. Chi dona la vita, resta per sempre. Questo è il messaggio che l’Associazione sostiene con il proprio operato quotidiano, sia nelle attività volte a tutelare i singoli diritti dei soci, sia anche nell’operato svolto a livello istituzionale al fine di dare pari dignità a tutte le Vittime.

La nostra Associazione vive e opera grazie al sostegno di molti dei presenti, ai quali chiedo di non arrendersi e di lottare affinché il sacrifico dei nostri cari non sia mai reso vano.

L'impegno dell'Associazione é quello di trasformare il dolore in speranza per il futuro, è quello di unire tutte le famiglie delle vittime rafforzandole di fronte alle sfide che quotidianamente devono affrontare.

L’essere qui riuniti, deve infondere coraggio per non dimenticare e per trasformare il dolore del singolo familiare, nel desiderio di operare affinché la memoria di tutte le vittime sia ricordata, e anche e soprattutto per sottolineare il lavoro di tutte le Forze di Polizia che ogni giorno, al servizio della collettività, garantiscono la sicurezza di tutti noi cittadini.

Il senso di unione e sostegno reciproco, a cui si ispira l’odierno incontro, ha, quest’anno un significato ancora più importante, alla luce degli attentati che hanno interessato la città di Parigi nella sera del 13 novembre. Episodio che rappresenta un vero e proprio crimine nei confronti dell’intera umanità; infatti, tutte persone ingiustamente coinvolte erano testimonianza della vita stessa e proprio per questo sono state uccise senza pietà. Oltre 130 morti e più di 350 feriti, tra persone che si trovavano in luoghi di svago e di aggregazione sociale al momento degli attacchi e che, pertanto, rappresentavano, in quei contesti, l’esplicazione stessa del principio di Libertà, garantito a tutti i cittadini dagli ordinamenti democratici.

Alla luce di tali accadimenti, tutti noi ci troviamo, quotidianamente a dover discutere su come far fronte ai problemi legati alla sicurezza, in modo quasi ossessivo; quella stessa sicurezza per la quale i nostri familiari hanno sacrificato la propria vita.

Ma, in realtà, ritengo che la vera sfida ulteriore, alla quale tutti dobbiamo partecipare, è contribuire a garantire la sicurezza collettiva, senza limitare le nostre libertà, sfida che penso possa vedere tutti i familiari delle Vittime in prima linea, in quanto consapevoli del dolore che oggi affligge i familiari della nuove Vittime di una cieca violenza fine a se stessa.

Dolore che, ancora una volta, dovrà trasformarsi in coraggio e consapevolezza dei nostri diritti e dei nostri valori.

Il senso di unione e di solidarietà su cui si basa la S. Messa odierna, ha una valenza simbolica ancora più profonda: dobbiamo essere uniti e lavorare insieme per trasformare  la nostra sofferenza in un gesto di amore verso gli altri, perché è questo l’insegnamento che ci hanno lasciato i nostri congiunti e perché chi si sacrifica per gli altri resti veramente per sempre.


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