SEDE REFERENTE
Martedì 2 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e finanze Nicola Sartor.
La seduta comincia alle 10.05
Comunicazioni del Presidente.
Luciano VIOLANTE, presidente, fa presente che l'esame del testo unificato delle proposte di legge in materia di riforme costituzionali (C. 553 e abbinate) è stato rinviato alla seduta già convocata per domani, mercoledì 3 ottobre, alle ore 9.30, anche in considerazione dell'elevato numero di emendamenti presentati, che richiedono un adeguato esame da parte dei relatori. Con riferimento all'indagine conoscitiva sulle spese attinenti al funzionamento della Repubblica e alla garanzia delle sfere di autonomia costituzionale, comunica che, in data 28 settembre 2007, il Segretario generale della Presidenza della Repubblica ha inviato una lettera di risposta alla richiesta di dati sulle spese della propria amministrazione. Avverte infine che, avendo acquisito informalmente l'assenso dei rappresentanti di gruppo, avrà luogo, alle ore 12.15, l'audizione dell'associazione nazionale archivistica italiana, in relazione all'esame dello schema di regolamento concernente l'organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali (Atto n. 157).
Estensione dei benefici riconosciuti in favore delle vittime del terrorismo, previsti dalla legge 3 agosto 2004, n. 206, alle vittime della criminalità organizzata e alle vittime del dovere a causa di azioni criminose, nonché ai loro familiari superstiti.
Testo unificato C. 1593 Pedrizzi, C. 2048 De Simone, C. 2327 Mazzoni e C. 2469 Forgione.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 agosto 2007.
Luciano VIOLANTE, presidente, ricorda che nella seduta dello scorso 2 agosto sul provvedimento in esame, il rappresentante del Governo aveva segnalato un problema di copertura finanziaria, esprimendo tuttavia l'auspicio che tale problema potesse essere superato, eventualmente distribuendo l'onere complessivo dell'intervento su più anni e prevedendo quindi la corresponsione di più ratei, in luogo di una somma una tantum. Gli interventi svoltisi sul provvedimento avevano fatto presente l'opportunità che l'Esecutivo rendesse nota la propria posizione al riguardo in quanto era stata sottolineata l'importanza di porre rimedio a situazioni di ingiustificata sperequazione. Era stato fatto presente ad esempio che ai familiari dei giudici Falcone e Borsellino è stato riconosciuto il vitalizio previsto per i casi di vittime del terrorismo, mentre ai parenti degli agenti delle rispettive scorte non è stato riconosciuto, in quanto gli stessi sono considerati vittime del dovere.
Avverte pertanto che, raccogliendo l'invito formulato dalla Commissione, è presente alla seduta il sottosegretario all'economia e finanze Nicola Sartor, che invita ad intervenire.
Il sottosegretario Nicola SARTOR ribadisce l'importanza che l'Esecutivo attribuisce al provvedimento in esame. Al riguardo fa presente che all'interno del decreto-legge in materia finanziaria, approvato lo scorso venerdì 28 settembre dal Consiglio dei ministri, è contenuto uno stanziamento di 170 milioni di euro a favore delle vittime del dovere e della criminalità organizzata, riconosciute alla data di entrata in vigore del decreto-legge stesso. Le misure si estendono ai familiari superstiti, In proposito evidenzia come si tratta di un intervento parziale, non ancora sufficiente a garantire una integrale estensione alle vittime del dovere e della criminalità organizzata e ai loro superstiti dei benefici riconosciuti alle vittime del terrorismo. Peraltro, il Governo si riserva di prevedere in futuro ulteriori interventi.
Marco BOATO (Verdi) chiede al rappresentante del Governo di chiarire se le risorse finanziarie messe a disposizione dall'Esecutivo siano volte a coprire eventi verificatisi a partire da una data iniziale prestabilita.
Il sottosegretario Nicola SARTOR si riserva di approfondire la questione sollevata dal deputato Boato, dichiarandosi tuttavia disponibile a prevedere anche altre forme di copertura, qualora ciò si rendesse necessario sulla base del seguito dell'esame del provvedimento.
Luciano VIOLANTE, presidente, al fine di dare luogo ad una corretta quantificazione degli òneri recati dal provvedimento in esame, ritiene essenziale chiarire quale sia il termine iniziale a cui debba riferirsi l'operatività del provvedimento stesso. Sottolinea inoltre che la disposizione illustrata dal rappresentante del Governo si limita a garantire alle categorie interessate solo le speciali elargizioni previste dalla legislazione vigente. Alla luce di ciò, chiede al Governo se i fondi stanziati, qualora risultassero più che sufficienti a dare copertura finanziaria alle speciali elargizioni, possano essere utilizzati, per la parte residua, al fine di garantire ai beneficiari anche il riconoscimento dell'assegno vitalizio.
Il sottosegretario Nicola SARTOR si riserva di valutare l'opportunità di prevedere, in un secondo momento, adeguati stanziamenti di fondi volti ad assicurare l'attribuzione di un assegno vitalizio alle categorie di persone interessate. In attesa di tali interventi, si potrebbe valutare se impiegare gli eventuali stanziamenti eccedenti ai fini dell'estensione dei benefici anche a favore dei soggetti che acquistassero il diritto al beneficio in data successiva a quella prevista dalla disposizione del decreto-legge o al fine di avviare l'intervento di attribuzione agli aventi diritto dell'assegno vitalizio.
Marco BOATO (Verdi) ricorda che, dopo l'attentato al contingente militare italiano di Nassiriya nel 2003, fu approvata la legge n. 206 del 2004, volta ad estendere la tutela prevista a favore delle vittime italiane per fatti di terrorismo accaduti in Italia a partire dal 1961, anche alle vittime italiane per fatti di terrorismo verificatisi all'estero a partire dal 2003, restando pertanto privi di tutela, per ragioni verosimilmente di natura finanziaria, le vittime italiane per fatti di terrorismo verificatisi all'estero tra il 1961 ed il 2003. Sul finire della scorsa legislatura, la deputata Mazzoni presentò una proposta di legge volta a sanare questa disparità di trattamento, che tuttavia non concluse il proprio iter, mentre fu approvata la proposta di legge, da lui stesso presentata, volta ad assicurare benefici economici ai familiari superstiti degli aviatori italiani vittime dell'eccidio avvenuto a Kindu l'11 novembre 1961, che diventò la legge 20 febbraio 2006, n. 91. All'inizio di questa legislatura, il deputato Mazzoni ha presentato la proposta di legge C. 616, recante «Modifica dell'articolo 15 della legge 3 agosto 2004, n. 206, in materia di benefìci per le vittime del terrorismo», volta ad assicurare benefici economici in favore delle vittime del terrorismo, anche agli eventi accaduti all'estero a partire dal 1961. Questo provvedimento, approvato dalla Camera dei deputati in prima lettura, si trova ora all'esame della Commissione Affari costituzionali del Senato. Nel corso dell'esame, tuttavia, da parte del Governo sono stati espressi dubbi sulla copertura finanziaria del provvedimento ed il relativo iter è stato sospeso.
Anche in considerazione della notevole attenzione riposta dall'opinione pubblica su tale provvedimento, il Governo potrebbe valutare, in occasione dell'imminente manovra di bilancio, l'opportunità di stanziare adeguati fondi volti a sanare le disparità esistenti.
Erminia MAZZONI (UDC), dopo avere apprezzato la puntuale ricostruzione fatta dal deputato Boato, dichiara di condividere la necessità che si ponga tempestivo rimedio rispetto alle evidenti situazioni di sperequazione tra le persone vittime di fatti terroristici in momenti diversi, dovute soprattutto al disordine legislativo presente nell'ordinamento giuridico sulla materia. Invita, pertanto, il rappresentante del Governo a valutare l'opportunità di eventuali interventi.
Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo), relatore, fa presente che la finalità del provvedimento in esame riveste una portata più ampia, essendo esso volto a prevedere l'estensione di tutti i benefici riconosciuti in favore delle vittime del terrorismo, previsti dalla legge 3 agosto 2004, n. 206, alle vittime della criminalità organizzata e alle vittime del dovere a causa di azioni criminose, nonché ai loro familiari superstiti. Ritiene pertanto che sarebbe opportuna una previa verifica dei beneficiari che potrebbero essere potenzialmente interessati e, valutato il complessivo ònere finanziario richiesto, definire le misure concrete.
Jole SANTELLI (FI), relatore, fa presente che, nel corso della passata legislatura, era stato costituito, in seno al Ministero dell'interno, un apposito organismo che aveva approfondito la complessiva questione in discussione, giungendo anche a quantificare il complessivo ònere finanziario richiesto per l'adozione dei benefici a vantaggio delle vittime del dovere e della criminalità organizzata.
Ricorda inoltre che di recente il Governo, nell'ambito di un incontro con i sindacati stessi, si è impegnato a garantire adeguati benefici alle vittime del dovere nell'ambito del Patto per la sicurezza.
Luciano VIOLANTE, presidente, fa presente che la legge 28 novembre 2005, n. 246, di semplificazione e riassetto normativo per l'anno 2005, all'articolo 3, delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di benefìci a favore delle vittime del dovere, del servizio, del terrorismo, della criminalità organizzata e di ordigni bellici in tempo di pace.
Il sottosegretario Nicola SARTOR fa presente che l'incontro a cui ha fatto riferimento il deputato Santelli era volto esclusivamente ad illustrare ai sindacati i contenuti della manovra finanziaria.
L'impegno assunto nei confronti delle vittime del dovere è stato tradotto nella norma contenuta nel decreto-legge in materia finanziaria, approvato lo scorso venerdì 28 settembre dal Consiglio dei ministri che, come da lui già illustrato, contiene uno stanziamento di 170 milioni di euro a favore delle vittime del dovere e della criminalità organizzata.
Luciano VIOLANTE, presidente, invita le relatrici del provvedimento in esame a verificare la relazione tecnica trasmessa dal Governo e, sulla base di essa, a valutare le opportune misure da intraprendere anche sulla base della norma in favore delle vittime del dovere contenuta nel decretolegge illustrata dal rappresentante del Governo, tenendo altresì conto dell'esigenza di indicare un termine da cui far decorrere l'efficacia del provvedimento stesso. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
OMISSIS
La seduta termina alle 13.15.
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