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06 MAGGIO 2017
LaNazione.it - Ucciso da un colpo di mitra, dopo 36 anni è stato riconosciuto vittima del dovere

Alessio Volterrani morì nel 1981 in carcere a Pisa mentre faceva la sentinella: il proiettile partì accidentalmente dall'arma del collega

Pisa, 6 maggio 2017 - Un riconoscimento che arriva 36 anni dopo una tragedia. Quella della morte di  Alessio Volterrani, raggiunto da un proiettile mentre faceva la sentinella. Furono inutili i soccorsi. «E’ una vittima del dovere – dice Andrea Bava, legale della famiglia Volterrani – Il colpo partì accidentalmente dal mitra di un collega, che lo raggiunse senza lasciargli scampo durante il cambio della guardia alla casa circondariale di Pisa dove stava prestando servizio come agente della polizia penitenziaria». Era il 12 luglio del 1981, quando si consumò la tragedia.

Oggi, 36 anni dopo, la sentinella Alessio è ufficialmente una vittima del dovere. L’ha riconosciuto, in via definitiva la Cassazione con una sentenza che, come dice l’avvocato Bava che ha assistito la famiglia nel percorso giudiziario, «potrà essere un riferimento utilissimo per molti tutori delle forze dell’ordine». 

Ma com’è arrivata questa vicenda davanti agli ermellini? Il fratello dell’agente morto, qualche hanno fa ebbe modo di informarsi sull’impegno dell’associazione nazionale «Vittime del Dovere» che è seguita, appunto, dall’avvocato Bava e sulla nuova normativa del 2005 che amplia le casistiche di riconoscimento (retrodatandole fino al 1961) assimilandone i profili a quelli delle vittime del terrorismo. Così i Volterrani contattarono il legale con studio a Genova – che ci ha illustrato il caso – ed iniziarono la battaglia. Il primo grado è del 2013 e il pronunciamento del tribunale di Pisa si concluse con la condanna del Ministero dell’Interno all’inserimento del militare deceduto tra le vittime del dovere ai fini dei benefici assistenziali ai familiari. Sentenza confermata in appello nel 2015 e impugnata dal Ministero davanti la Suprema Corte. In sede di giudizio di legittimità è stata accolta la tesi dell’avvocato Bava stabilendo che il riconoscimento non si configura solo in presenza di eventi eccedenti il rischio ordinario, ma è sufficiente la sussistenza del nesso tra rischio e attività di ordine pubblico (contrasto alla criminalità e nella vigilanza a strutture civili e militari): come nel caso della sentinella Volterrani. Ora scatteranno oltre 200mila euro per l’evento morte ed i benefici mensili agli eredi.

Tratto da LaNazione.it

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