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25 LUGLIO 2017
COMUNICATO AI SOCI - Replica del Segretario del SAPPE Donato Capece all'articolo di attacco su "il Foglio" a firma Bordin

CONFERENZA STAMPA AL SENATO DEL 12/7 PRESENTAZIONE DELL'INTERROG. A RISPOSTA ORALE 3/03839 DEL SEN. TITO DI MAGGIO AL MINISTRO ORLAN

Cari Soci,

in questi giorni il dibattito sulla Riforma dell'Ordinamento Penitenziario, sulla quale la nostra Onlus ha espresso in varie sedi le sue perplessità rispetto al passaggio della concessione degli strumenti di comunicazione telematica audiovisiva ai detenuti sottoposti al regime di Alta Sicurezza e di 41-bis, ha assunto toni accesi.

La nostra Associazione, unitamente al Sindacato di Polizia Penitenziaria SAPPE e ai Parlamentari firmatari dell'interrogazione parlamentare allegata, è stata pesantemente attaccata nell'articolo "La riconferma di Santi Consolo al Dap e la situazione delle carceri" di Massimo Bordin su  “Il Foglio” del 15 luglio 2017, successivamente alla conferenza stampa in oggetto.

A replicare all'editorialista ha provveduto in modo deciso ed esaustivo il segretario Generale del SAPPE, Dott. Capece.

Affinché siano tutti aggiornati alleghiamo alla presente l'articolo in oggetto, seguito dalla replica. Rendiamo inoltre noto ai soci che l'Associazione ha già provveduto ad inviare una nota di ringraziamento al Dott. Donato Capece.

CARCERI: SAPPE SCRIVE A MASSIMO BORDIN, EDITORALISTA DE IL FOGLIO. “SEMPRE SBAGLIATO SCRIVERE DI CIÒ CHE NON SI SA: SI EVITANO ANCHE BRUTTE FIGURE…” “Ci sta … sicuramente ci sta. Nella polemica sull’esecuzione penale ci sta che Massimo Bordin, ex comunista extraparlamentare, ex sessantottino, ex (?) radicale, prenda le parti di Santi Consolo Ci sta perché da quelle stesse parti stazionano la Bernardini, l’immancabile Manconi e tutto l’affollatissimo mondo dell’associazionismo, del volontariato carcerario e quel che resta del Partito Radicale. C’è persino Nessuno Tocchi Caino, associazione nei cui “vertici” sono presenti anche persone condannate per omicidi vari e banda armata –sic!- ora convertite alla non violenza: insomma, anche quelli che hanno maltrattato ed ucciso Abele… E ci sta pure che Bordin contesti le posizioni del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, primo e più rappresentativo Sindacato del Corpo di Polizia Penitenziaria. Ma non si può stravolgere la verità”. Comincia così la lunga “lettera aperta” che il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE ha scritto a Massimo Bordin, editorialista de Il Foglio e giornalista di Radio Radicale, dopo aver letto un articolo apparso il 15 luglio scorso - (La riconferma di Santi Consolo al Dap e la situazione delle carceri di Massimo Bordin - Il Foglio, 15 luglio 2017). “Il 28 giugno scorso è stata presentata al Senato della Repubblica un’interrogazione parlamentare molto dettagliata che ha denunciato i problemi reali ed attuali del sistema penitenziario italiano, in particolare quei problemi che stanno incidendo non poco sulla sicurezza delle carceri e quindi sul lavoro della Polizia Penitenziaria: celle aperte e sorveglianza dinamica. Nei giorni successivi, il 12 luglio, l’interrogazione è stata presentata con una conferenza stampa presso la sala “Caduti di Nassirya” del Senato. Hanno preso la parola il primo firmatario dell’interrogazione parlamentare, il Senatore Salvatore Tito Di Maggio (fratello dell’indimenticabile Francesco Di Maggio ex Vice Capo DAP), la Senatrice Erika Stefani, anch’essa firmataria dell’interrogazione insieme ad altri dieci Senatori, la Dr.ssa Emanuela Piantadosi presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, e chi scrive, segretario generale del Sindacato più grande e rappresentativo del Corpo di Polizia Penitenziaria, il SAPPE. Senza mezzi termini, il Senatore Di Maggio ha parlato di uno “scenario inquietante” che si sta prospettando all’interno e all’esterno delle carceri. Una convergenza di eventi e di coincidenze che sembrerebbero minare alla base l’intero sistema penitenziario, in molti casi, ormai, fuori dal controllo della Polizia Penitenziaria. Di Maggio ha chiesto al Ministro della Giustizia Andrea Orlando la rimozione del Capo DAP Santi Consolo perché totalmente inadeguato al ruolo, se non causa di un vero e proprio sfascio. Eppure, per Bordin, quella del senatore Di Maggio è stata la “sola voce stonata” in quella conferenza stampa di “voci grevi” a cui Bordin per altro non patecipò… Vede che brutte figure si fanno quando si parla di cose per sentito dire? Si corre il rischio, Bordin lo dimostra, di dire o scrivere cose non vere col rischio di fare, in questo caso sì, il “Bracardi” che strilla di cose che non sa…” Donato Capece, segretario generale del SAPPE, aggiunge: “Bordin, poi, parla del Sindacato che mi onoro di rappresentare come “Sindacato più reazionario degli agenti di custodia”. Avvisate Bordin che la legge n. 395 del 1990 – quasi 30 anni fa! - ha sciolto il Corpo degli Agenti di Custodia ed è stato costituito il Corpo di Polizia Penitenziaria. Se uno vuole parlare di carcere, almeno non sia ignorante nell’accezione semantica del termine e conosca quantomeno i contenuti di un documento deontologico del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, la Carta di Milano, segnatamente il punto 9) - Usare termini appropriati nel definire il personale addetto alle carceri -. Se poi pensa che il SAPPE sia un Sindacato reazionario perché “retrogrado, oscurantista, ostile al progresso” (Zingarelli 2014), beh allora è ignorante due volte perché la storia del SAPPE parla da se. Ultima cosa: quando Bordin scrive della presenza alla conferenza stampa della “immancabile rappresentante di una associazione di vittime” banalizza una cosa che invece meriterebbe sensibilità, tatto e rispetto. Emanuela Piantadosi, presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, è orfana del Maresciallo Capo dei Carabinieri Stefano Piantadosi, Medaglia d’Oro al merito civile, ucciso il 15 giugno 1980 da un detenuto ergastolano in permesso premio evaso dal carcere di Porto Azzurro. E’ socia fondatrice dell'Associazione di volontariato Onlus Vittime del Dovere, costituita per iniziativa di vedove, orfani, invalidi e genitori di appartenenti alle Forze dell'Ordine, Forze Armate e Magistratura, caduti o rimasti invalidi nel contrasto alla criminalità comune, alla criminalità organizzata e al terrorismo. Banalizzando la presenza di Emanuela Piantadosi, invitata alla conferenza stampa indetta dal Senatore Di Maggio, con un asettico e quasi infastidito “immancabile rappresentante di una associazione di vittime”, Bordin ha offeso e offende non solamente lei e la sua storia ma quella di tutte le vittime dell’Associazione che Emanuela Piantadosi presiede”. Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE Segreteria Generale Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Via Trionfale, 79/a – 00136 Roma Tel. 06.3975901 fax 06.39733669 – stampa@sappe.it Roma, 18 luglio 2017

Riportiamo infine il link al video “Chi ha scelto il crimine non può continuare a delinquere in carcere - NOSKYPEAI41BIS” trasmesso dall'Associazione Vittime del Dovere il 12 luglio, ore 16.00 presso il Senato, Sala Nassiriya in occasione della conferenza stampa di presentazione dell'Interrogazione parlamentare a risposta orale n. 3/03839 del Sen. Tito di Maggio al ministro della Giustizia Andrea Orlando.

Vai qui per visualizzare il video.

Ringraziando sentitamente per l’attenzione, porgiamo cordiali saluti.

Associazione Vittime del Dovere

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