Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
Cronologia delle attività
01 DICEMBRE 2018
Vedano al Lambro (MB): Cerimonia di intitolazione di Largo Vittime del Dovere

Inaugurazione
LARGO VITTIME DEL DOVERE

Il discorso del sindaco in occasione dell'evento

"Care concittadine e cari concittadini,
autorità civili, militari e religiose vorrei a nome di tutta la comunità vedanese, che ho l’onore di rappresentare, porgervi un sentito benvenuto e un ringraziamento per essere intervenuti alla cerimonia odierna.
La musica accompagna la vita delle persone e delle comunità nei momenti significativi ed anche oggi, grazie alla Fanfara del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia, saprà conferire la giusta solennità alla cerimonia.
Un caloroso saluto ed un ringraziamento alla Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, dott.ssa Emanuela Piantadosi, per il lavoro svolto, nel corso di questi anni, a favore dei nostri martiri civili.
È un onore per la comunità vedanese poter avere sul proprio territorio un luogo importante dedicato a tutte le vittime del dovere che hanno immolato la propria vita alla causa dei valori più profondi ed autentici della nostra Repubblica. Lo hanno fatto nel tentativo di rimuovere gli ostacoli di varia natura che avrebbero impedito il nostro pieno sviluppo.

È importante che sul nostro territorio ci sia un luogo dove fermarci a riflettere sul valore del sacrificio visto che, nella società odierna, è sempre più difficile trovare nelle persone disponibilità ad un impegno disinteressato, intelligente e professionalmente elevato a favore degli altri; ed è ancora più difficile trovare persone determinate a mettere in conto che questa disponibilità potrà richiedere un prezzo altissimo, lavorando a favore del bene delle comunità loro affidate.

Passando in Largo Vittime del Dovere dovremo allora fermarci e riflettere sul fatto che qualcuno, anche per noi, lo abbia fatto.
Giovanni Bachelet, parlando del padre Vittorio, disse che “se abbiamo resistito al terrorismo, ai poteri occulti, alla mafia, alle tangenti, se siamo riusciti a raddrizzarci ed entrare in Europa, lo dobbiamo anche a quelli che in ogni generazione, oltre ad essere intelligenti e sottili, pii e buoni, professionalmente preparati, hanno trovato in qualche momento cruciale il coraggio di scegliere, fra tanti dubbi, una squadra con cui rischiare un pezzo di vita – a volte l’intera vita – per il progresso e la libertà di tutti.”
Queste parole ci riguardano, sono anche per noi, per ognuno di noi.

Una delle più grandi paure dell’uomo è cogliere la finitezza delle cose, degli eventi.
La capacità di aprirsi ad una dimensione che va oltre la nostra vita, dà un senso di continuità e apre a nuove speranze. Apre all’idea che il nostro lavoro, il nostro impegno, la nostra dedizione ai valori della Repubblica rappresentano qualcosa che non ci potrà mai essere tolta e che resterà, per sempre, come un mattone nella costruzione della nostra casa comune.
È un concetto dirompente, perché ci dice che c’è la possibilità che qualcosa possa non chiudersi con noi e con la nostra vita per rimanere per sempre. Questo qualcosa deve essere necessariamente accompagnato da un gesto infinitamente grande. L’Associazione Vittime del Dovere, in una frase bellissima e profonda, ha trovato la chiave di lettura capace di unire il “per sempre” con “il gesto”: “chi dona la vita per gli altri resta per sempre”.
È una frase immensa. E’ una frase che ci impegna in prima persona ad assumerci la responsabilità di ricordare, con infinito senso di gratitudine e rispetto, chi ha donato la propria vita per la vita. Ha donato la propria vita per difendere i valori sanciti nella nostra Costituzione. Ha donato la propria vita per la libertà di tutti noi.
E questa libertà conquistata non può essere sciupata, in alcun modo, pena il tradimento del dono ricevuto.

Dedicare un Largo Vittime del Dovere ha per la nostra comunità anche un altro significato profondo. E’ la voglia di stringere in un abbraccio fraterno i familiari delle vittime del dovere.
Non possiamo restituire l’affetto perduto; non possiamo restituire il calore di una vicinanza o la serenità delle parole mai più pronunciate; ma possiamo consegnare alla nostra comunità il compito e l’impegno di trasformare questo dolore, mai sopito, in un ricordo perpetuo che diviene impegno personale per la costruzione della società, secondo il principio della responsabilità e del dono.
Non possiamo sottrarci a questo impegno personale e non delegabile. “Siate sempre degni del giuramento di fedeltà prestato alla Repubblica.” Con queste parole, pronunciate in occasione delle celebrazioni del 4 novembre 2017, il nostro amato Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci ricorda una strada da seguire, valida non solo per le donne e gli uomini delle forze armate, ma anche per tutti i cittadini. Tutti, infatti, dobbiamo sentirci parte di un percorso comune di libertà, con ruoli e responsabilità diverse, un percorso che possa avere come risultato finale quello di una società dove non sia più chiesto, per il convivere civile, un prezzo da pagare pari alla propria vita. Solo sentendoci legati alla Repubblica da un giuramento di fedeltà forte, al punto tale da condizionare la propria vita, sarà possibile.
A tutte le vittime del dovere e a tutti i loro familiari confermo l’impegno, come singoli e come comunità vedanese, a rimanere degni del Vostro sacrificio, perché nulla possa andare perduto.
Grazie."

Vedano al Lambro, 1 dicembre 2018

IL SINDACO
Renato Meregalli

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