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31 GENNAIO 2020
Report Age - Il dito puntato sulle Vittime dei reati, interviene l’associazione: è ingiustificato il richiamo all’ordine di Salvi

Ha riportato l’attenzione sul dovere, anche delle vittime e dei loro familiari di rispettare le decisioni del giudice e dei magistrati che le emettono e così oggi il procuratore generale della suprema Corte di cassazione, Giovanni Salvi, ha sollecitato un intevento dell’associazione Vittime del dovere a seguito dell’intervento del magistrato alla cerimonia d’apertura dell’anno giudiziario a Roma che ha stigmatizzato gli importanti progressi fatti in direzione della tutela delle vittime….  –  richiamate ad evitare – aggressioni verbali, quando non anche fisiche, nei confronti dei giudici, allorchè questi emettono decisioni che non si approvano.

“La difficoltà è quella di comprendere la ragione ed il senso del richiamo operato dal dottor Salvi a concetti quali dileggio, delegittimazione ed insulti alla magistratura con espresso riferimento alle vittime dei reati ed ai loro familiari e con l’amarezza che tale ingiustificato riferimento muove chi, in questo modo, dopo essere stato vittima di gravissimi atti delittuosi viene apertamente richiamato all’ordine, espresso da uno dei massimi rappresentanti della magistratura, di un rispetto per l’ordine rappresentato che, nei fatti, non è mai mancato, seppure nell’ottica di una legittima dialettica e critica, sin qui ritenuta costruttiva ed  anzi doverosa in considerazione delle ragioni e dei diritti interessa – aggiunge nella nota l’associazione – Ci limitiamo a porre un interrogativo sul senso e la legittimità di un simile intervento, pregno di una apodittica e non necessitata difesa corporativa della magistratura anche di fronte alle ragioni, obiettive, condivise e profonde, delle vittime dei reati e dei loro familiari, in questo modo di nuovo vittime di una incontinenza dialettica proveniente proprio da chi costituzionalmente è chiamato alla loro tutela”. L’associazione Vittime del dovere considera le anzidette dichiarazioni ben al di là del consentito limite di ricevibilità, sollecitando la magistratura ad una formale e manifesta presa di distanza da esse.

Tratto da Report-Age.com

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