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25 APRILE 2020
Forzearmatenews.altervista.org - Coronavirus, scarcerato il boss Pasquale Zagaria protestano le associazioni

 L’Associazione vittime del Dovere apprende con sconcerto la notizia  della scarcerazione di Pasquale Zagaria fratello del boss del clan dei  Casalesi Michele Zagaria e chiede ancora una volta l immediato  intervento da parte del Governo affinche’ venga impedita l ingiusta  scandalosa e immorale scarcerazione di pericolosi boss mafiosi in  seguito all emergenza covid-19. Sono gia’ 400 i detenuti in alta  sicurezza che si sono visti aprire le porte del carcere per scontare la  pena presso le proprie abitazioni – si legge in una nota -. L  associazione gia’ nei giorni scorsi aveva lanciato il suo grido d  allarme sottolineando come i provvedimenti previsti dal Disegno di legge  Cura Italia dalla Circolare Dap del 21 marzo e dalle altre normative  vigenti nel settore penitenziario se non attentamente seguiti nelle loro  applicazioni pratiche avrebbero dato il via ad una lunga serie di  sconti e alleggerimenti di pena ingiustificati e del tutto  irresponsabili .  Necessario catalizzare l’attenzione della politica delle Istituzioni e  dell’opinione pubblica su quanto sta accadendo nel mondo penitenziario –  fa sapere ancora l’associazione -. Alcune centinaia di esponenti di  spicco della criminalita’ organizzata sono sottoposti al regime speciale  del 41-bis dell’Ordinamento Penitenziario ma altre migliaia sono in  ‘Alta Sicurezza’ cioe’ le ‘seconde linee’ dei clan mafiosi. Molti tra  loro hanno beneficiato dei provvedimenti emanati in conseguenza alla  pandemia . Chiediamo al Governo che l’emendamento proposto dalla nostra  associazione – si legge ancora nella nota – riguardante l’esclusione dai  benefici penitenziari per i detenuti al 41bis e in Alta Sicurezza venga  immediatamente riconsiderato nel primo provvedimento legislativo in  esame poiche’ la salute dei detenuti e’ importante e verra’ egregiamente  tutelata dallo Stato in ambiente protetto ed isolato come solo il  carcere puo’ essere ma nondimeno la sicurezza della Nazione deve essere  condizione irrinunciabile.Lo scenario che si sta paventando a nostro  avviso e’ di estrema gravita’. Con il Cura Italia sono stati sospesi  diritti e garanzie di rango costituzionale per tutti i cittadini onesti a  tutela della salute pubblica nazionale. Il Provvedimento all’esame  delle Camere a maggior ragione potrebbe derogare alcuni diritti per la  popolazione detenuta introducendo per esempio la previsione che  qualunque provvedimento amministrativo assunto dal Dipartimento  dell’amministrazione penitenziaria o comunque da altra Amministrazione  Pubblica che intervenga sull’esecuzione penale escluda a priori la  possibilita’ di favorire detenuti condannati e detenuti per reati di  criminalita’ organizzata e altri reati gravi. In questo modo – conclude  l’associazione – si sgombrerebbe il campo da interpretazioni o rischi di  sovrapposizione tra provvedimenti urgenti quali quelli analoghi alla  ormai famosa circolare Dap del 21 marzo scorso che possono essere  ‘sfruttati’ dalla criminalita’ per ottenere vantaggi non previsti. Non  possiamo permettere che coloro che si sono macchiati dei piu’ atroci  delitti godano di ingiustificati sconti di pena ne’ possiamo accettare  che la memoria delle Vittime venga cosi’ brutalmente infangata.

Tratto da Forzearmatenews.altervista.org

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