Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
Cronologia delle attività
16 AGOSTO 2021
Militari italiani caduti in Afghanistan: il messaggio di cordoglio dell’Associazione Vittime del Dovere

L’Associazione Vittime del Dovere vuole esprimere il suo più sincero cordoglio alle Forze dell’Ordine, Forze Armate, ma soprattutto alle famiglie, dei 53 militari italiani caduti in 20 anni di missioni di pace in Afghanistan.

53 vite spezzate, 53 tra padri di famiglia, figli, nipoti, fratelli, che hanno donato la propria esistenza per portare pace e assistenza alla popolazione martoriata dalla guerra. Uomini che, indossando la divisa, hanno incarnato fino all’ultimo respiro i principi di legalità e giustizia che dovrebbero costituire la base di ogni Paese civile e democratico.

Il loro immenso sacrificio lascia in tutti noi un vuoto incolmabile, che nessuna parola potrà mai alleviare, ma siamo convinti che non sia stato vano. Vivono nel sorriso che hanno donato ai tanti, troppi, bambini costretti a subire gli orrori della crudeltà umana. Vivono nel messaggio di speranza e nelle parole di conforto dispensate alle donne afghane che, in essi, hanno trovato volti amici e un aiuto concreto. Vivono negli occhi dei civili che si sono visti tendere una mano.

Ma, soprattutto, vivono nei cuori dei propri cari perché, chi dona la vita per gli altri resta per sempre.

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I 53 MILITARI ITALIANI CADUTI IN 20 ANNI DI MISSIONI IN AFGHANISTAN:

3 ottobre 2004, Distretto di Surobi, in un incidente con un VM90, del quale era alla guida, perde la vita Giovanni Bruno, nato a Martina Franca (TA) il 7 giugno 1980, caporal maggiore nel Battaglione alpini "Susa" del 3º Reggimento alpini di Pinerolo.

3 febbraio 2005, nel disastro aereo del volo Kam Air 904, sulle montagne a sud-est di Kabul, perdono la vita 104 persone, tra le quali tre italiani, due civili e un militare:

Bruno Vianini, nato a Roma il 7 febbraio 1963, capitano di fregata del Comando subacquei e incursori di Porto Venere. Promosso capitano di vascello e nominato Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia.

11 ottobre 2005, Kabul, per un colpo di pistola alla testa esploso accidentalmente dal compagno di camerata Michele Sanfilippo, nato a Palermo il 2 giugno 1971, caporal maggiore del 4º Reggimento genio guastatori di Palermo dipendente dalla Brigata meccanizzata "Aosta". Promosso caporal maggiore capo.

5 maggio 2006, "Musay Valley", due alpini uccisi dallo scoppio di un ordigno al passaggio del loro convoglio: Manuel Fiorito, tenente, 2º Reggimento alpini (Medaglia d'Argento al Valor Militare); Luca Polsinelli, maresciallo, 9º Reggimento alpini.

2 luglio 2006, Herat, muore durante la missione PRT della NATO a seguito di un attacco cardiaco: Carlo Liguori, tenente colonnello.

20 settembre 2006, Kabul, per un incidente stradale cade: Giuseppe Orlando, caporal maggiore, 2º Reggimento alpini;

26 settembre 2006, a sud di Kabul, due alpini coinvolti nello scoppio di un ordigno, azionato probabilmente a distanza, al passaggio del loro convoglio; uno perisce immediatamente, l'altro spirerà a Roma il 30 settembre: Giorgio Langella, caporal maggiore, 2º Reggimento alpini.

30 settembre 2006, ospedale militare del Celio, Roma, a seguito dell'attentato subito il 26 settembre precedente, cade per le gravi ferite riportate: Vincenzo Cardella, caporal maggiore 2º Reggimento alpini.

4 ottobre 2007, catturato insieme ad un altro agente e ad un collaboratore afghano dagli insorti, riporta gravi ferite nel blitz condotto da forze speciali italiane e inglesi per liberarlo il 24 settembre, e muore nell'ospedale militare del Celio: Lorenzo D'Auria, sottufficiale del SISMI.

24 novembre 2007, Paghman, a seguito di una strage ad opera di un attentatore suicida durante la cerimonia d'inaugurazione del ponte sul fiume a Paghman – circa 25 km a nord-ovest di Kabul, muore: Daniele Paladini, maresciallo capo, 2º Reggimento del genio pontieri di Piacenza.

13 febbraio 2008, Rudbar, a seguito di uno scontro a fuoco durante una distribuzione di viveri alla popolazione locale, decede: Giovanni Pezzulo, maresciallo, CIMIC Group South.

21 settembre 2008, per cause naturali decede: Alessandro Caroppo, caporal maggiore.

15 gennaio 2009, alla base italiana di "Camp Arena" di Herat, muore per cause naturali: Arnaldo Forcucci, maresciallo dell'Aeronautica Militare.

14 luglio 2009, 50 km N/E di Farah, a seguito dello scoppio di un ordigno IED al passaggio del suo convoglio decede: Alessandro Di Lisio, caporal maggiore, 8º Reggimento genio guastatori paracadutisti "Folgore".

17 settembre 2009, Kabul, secondo una prima ricostruzione un'auto carica di esplosivo (150 kg) è riuscita ad infilarsi tra due mezzi Lince del 186º Reggimento della Brigata Folgore e detonare. Gli occupanti del primo mezzo sono morti sul colpo, mentre è deceduto anche un occupante del secondo mezzo. Erano quattro caporal maggiore, un sergente maggiore e il tenente che comandava i due Lince.

Sono inoltre morti 4 poliziotti e 20 civili afghani: Roberto Valente, sergente maggiore, 187º Reggimento della "Folgore". Matteo Mureddu, primo caporal maggiore, 186º Reggimento della "Folgore". Antonio Fortunato, tenente, 186º Reggimento della "Folgore". Davide Ricchiuto, primo caporal maggiore, 186º Reggimento della "Folgore". Giandomenico Pistonami, nato ad Orvieto il 15 maggio 1983, primo caporal maggiore del 186º Reggimento della "Folgore". Massimiliano Randino, primo caporal maggiore, 183º Reggimento "Nembo" della "Folgore".

Il 21 settembre 2009, giornata di lutto nazionale, sono stati celebrati i solenni funerali di stato nella Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma, che sono stati presieduti dall'ordinario militare, monsignor Vincenzo Pelvi. Alle esequie solenni hanno partecipato anche i quattro militari rimasti feriti nell'attacco: il primo maresciallo dell'Aeronautica Felice Calandriello, i primi caporalmaggiori della Folgore Rocco Leo, Sergio Agostinelli e Ferdinando Buono.

15 ottobre 2009, tra Herat e Shindand, a seguito di un incidente stradale, per il ribaltamento dell'autoblindato "Lince", durante uno spostamento operativo, è deceduto: Rosario Ponziano, caporal maggiore, 4º Reggimento alpini paracadutisti "Monte Cervino".

26 febbraio 2010, Kabul, in seguito ad un attentato condotto con una grande quantità di esplosivo ed armi automatiche da parte di un commando composto da 8 mujaheddin talebani contro tre hotel nell'area di Shahr-i-Naw, e che provoca un totale di 16 morti, rimane ucciso: Pietro Antonio Colazzo, nato a Galatina (LE) il 15 settembre 1962, agente dell'AISE, in servizio in Afghanistan da due anni.

17 maggio 2010, alle 9:15 locali, in seguito allo scoppio di un ordigno esplosivo improvvisato avvenuto al passaggio di un convoglio, partito da Herat e diretto alla base di Bala Murghab per portare rinforzi, composto da 130 mezzi spagnoli, americani, afgani ed italiani, per un numero complessivo di circa 400 militari. Rimangono uccisi sul blindato Lince colpito dall'esplosione: Massimiliano Ramadù, nato a Velletri (RM) l'8 febbraio 1977, sergente in forza al 32º Reggimento genio guastatori alpino di Torino, inquadrato nella Brigata alpina "Taurinense". Promosso sergente maggiore e decorato con la Croce d'onore; Luigi Pascazio, nato a Grumo Appula (BA) il 23 novembre 1985, caporal maggiore in forza al 32º Reggimento genio guastatori alpino di Torino, inquadrato nella Brigata alpina "Taurinense". Promosso caporal maggiore scelto. Decorato con la Croce d'onore e la Medaglia d'oro di vittima del terrorismo.

23 giugno 2010, alle 19:04 locali, in seguito ad un episodio non del tutto chiarito che, ufficialmente, attribuisce la causa alla caduta dal proprio mezzo, un "Buffalo", nel corso di una ricognizione nei pressi di Shindand: Francesco Saverio Positano, nato a Foggia il 12 giugno 1981, caporal maggiore scelto in forza al 32º Reggimento genio guastatori alpino di Torino, inquadrato nella Brigata alpina "Taurinense".

25 luglio 2010, con un colpo di arma da fuoco all'interno del suo ufficio presso l'aeroporto di Kabul: Marco Callegaro, nato a Gavello (RO) nel 1973, capitano in forza al 121º Reggimento artiglieria contraerei "Ravenna" di Bologna, era a capo della cellula amministrativa del comando «Italfor Kabul».

28 luglio 2010, vittime di un attentato compiuto con un ordigno esplosivo durante l'attività di ricerca e disinnesco di IED lungo una strada ad 8 km a sud di Herat, nel distretto di Injil: Mauro Gigli, nato a Sassari il 3 aprile 1969, primo maresciallo in forza al 32º Reggimento genio guastatori alpino di Torino, inquadrato nella Brigata alpina "Taurinense". Promosso sottotenente, decorato con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria e con la Croce d'onore; Pierdavide de Cillis, nato a Bisceglie (BA) il 25 febbraio 1977, caporale maggiore capo in forza al 21º Reggimento genio guastatori di Caserta, inquadrato nella 8ª Brigata bersaglieri "Garibaldi". Promosso caporal maggiore capo scelto, decorato con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria e con la Croce d'onore.

17 settembre 2010, colpito a morte mentre cercava di catturare un gruppo di insorgenti che aveva appena piazzato un ordigno sul ciglio della strada che collega Farah a Delaram, nella zona di Bakwah, nell'area a est di Farah, nella provincia di Herat: Alessandro Romani, nato a Roma il 18 luglio 1974, tenente in forza al 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" di Livorno ed operativo presso la Task Force 45. Promosso capitano. Decorato con la Medaglia d'oro al valore dell'esercito e con la Croce d'onore.

9 ottobre 2010, 9:45 ora locale (le 7:15 in Italia), vittime dell'esplosione di un ordigno esplosivo improvvisato che colpisce il veicolo blindato Lince col quale stavano scortando un convoglio di 70 camion civili. Rientranti, verso ovest, dopo aver trasportato materiali per l'allestimento della base operativa avanzata denominata "Ice", nella valle del distretto del Gulistan, a circa 200 chilometri a est della provincia di Farah, al confine con la provincia di Helmand, nel sud ovest dell'Afghanistan, vengono fatti segno da colpi di arma da fuoco e poi dall'esplosione dello IED occultato sul ciglio della strada: Gianmarco Manca, nato ad Alghero il 24 settembre 1978, primo caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini di Belluno. Decorato con la Croce d'onore; Francesco Vannozzi, nato a Pisa il 27 marzo 1984, primo caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini di Belluno. Decorato con la Croce d'onore; Sebastiano Ville, nato a Lentini (SR) il 17 settembre 1983, primo caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini di Belluno. Decorato con la Croce d'onore; Marco Pedone, nato a Gagliano del Capo (LE) il 14 aprile 1987, caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini di Belluno. Decorato con la Croce d'onore.

31 dicembre 2010, colpito a morte da un cecchino durante uno scontro a fuoco nell'avamposto "Snow" di Buji, nel distretto di Gulistan, provincia di Farah: Matteo Miotto, nato a Thiene (VI) il 1º aprile 1986, caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini di Belluno. Promosso primo caporal maggiore. Decorato con la Medaglia d'argento al valore dell'esercito e con la Croce d'onore.

18 gennaio 2011, colpito a morte alla testa da un ribelle in uniforme dell'esercito afghano, nell'avamposto denominato "Highlander" situato nella cintura di sicurezza intorno alla base di Bala Morghab, nell'ovest dell'Afghanistan: Luca Sanna, nato a Samugheo (OR) il 4 novembre 1978, caporal maggiore in forza all'8º Reggimento alpini di Cividale del Friuli. Promosso caporal maggiore capo e decorato con la Croce d'onore.

28 febbraio 2011, morto in seguito all'esplosione di uno IED che ha investito il Lince su cui viaggiava di ritorno da un'operazione di assistenza medica nella zona di Shindand: Massimo Ranzani, nato a Ferrara il 24 marzo 1974, tenente in forza al 5º Reggimento alpini di Vipiteno[66][67]. Nominato capitano e decorato con la Medaglia d'argento al valore dell'esercito e con la Croce d'onore.

4 giugno 2011, assassinato da un gruppo di afghani nel corso di un incidente, dalla dinamica non ben chiara, in cui aveva preso le difese di una donna statunitense presumibilmente aggredita, in una località della zona di Khinch nella valle di Mokni, tra i distretti di Bazarak e di Khenj, nella provincia del Panjshir, Afghanistan nord orientale: Cristiano Congiu, nato a Roma nel 1961, tenente colonnello dell'Arma dei Carabinieri della Direzione centrale per i servizi antidroga (DCSA), dal 2007 prestava servizio presso l'Ambasciata italiana a Kabul, come esperto antidroga.

2 luglio 2011, ucciso nell'esplosione di uno IED posto ai margini della strada che ha coinvolto l'autocarro pesante (APS) che stava guidando, nei pressi del villaggio di Caghaz, 16 km ad ovest di Bakwa, ad est del distretto di Farah: Gaetano Tuccillo, caporal maggiore scelto nato a Pomigliano d'Arco (NA) il 20 gennaio 1982, in forza al Battaglione logistico "Ariete" di Maniago, inquadrato nella 132ª Brigata corazzata "Ariete". Decorato con la Croce d'onore.

12 luglio 2011, ucciso nell'esplosione di uno IED che stava disinnescando a tre chilometri dalla base di "Camp Lavaredo" a Bakwa: Roberto Marchini, nato a Caprarola (VT) il 21 luglio 1983, primo caporal maggiore in forza all'8º Reggimento genio guastatori paracadutisti "Folgore" di Legnago. Decorato con la Croce d'onore.

25 luglio 2011, ucciso durante un'operazione congiunta tra militari italiani e forze afgane nella zona a nord ovest della valle di Bala Morghab: David Tobini, nato a Roma il 23 luglio 1983, primo caporal maggiore in forza al 183º Reggimento paracadutisti "Nembo" di Pistoia. Decorato con la Medaglia d'argento al valor militare, la Croce d'onore e la Medaglia d'oro di vittima del terrorismo.

16 settembre 2011 muore per cause naturali ad Herat: Matteo De Marco, nato a Vallo della Lucania (SA) il 22 marzo 1957, maggiore dell'Arma dei Carabinieri presso la Scuola allievi marescialli e brigadieri carabinieri di Velletri, comandante dell'RC-West Training Centrale.

23 settembre 2011, muoiono in seguito ad incidente stradale incorso al VTLM Lince su cui viaggiavano, circa 20 km da Herat: Riccardo Bucci, nato a Milano il 1º settembre 1977, tenente del Reggimento lagunari "Serenissima" di Venezia; Mario Frasca, nato a Foggia il 22 gennaio 1979, caporal maggiore scelto del Comando delle forze operative terrestri (COMFOTER) di Verona; Massimo Di Legge, nato ad Aprilia il 22 luglio 1983, caporal maggiore del Raggruppamento logistico centrale di Roma.

13 gennaio 2012, muore a causa di un malore a Fara: Giovanni Gallo, nato ad Alghero il 20 novembre 1962, tenente colonnello del 152º Reggimento fanteria "Sassari".

20 febbraio 2012, muoiono in seguito ad incidente stradale incorso al VTLM Lince su cui viaggiavano, 20 km a sud-ovest di Shindand, nella parte occidentale dell'Afghanistan: Francesco Currò, nato a Messina il 27 febbraio 1979, caporal maggiore capo del 66º Reggimento fanteria aeromobile "Trieste" di Forlì; Francesco Paolo Messineo, nato a Termini Imerese (PA) il 23 maggio 1983, primo caporal maggiore del 66º Reggimento fanteria aeromobile "Trieste" di Forlì; Luca Valente, nato a Gagliano del Capo (LE) l'8 gennaio 1984, primo caporal maggiore del 66º Reggimento fanteria aeromobile "Trieste" di Forlì.

24 marzo 2012, muore a seguito di un attacco condotto con 3 colpi di mortaio alle ore 18:00 locali (in Italia 14:30), contro la FOB (Forward Operative Base ovvero base operativa avanzata) "Ice" nel distretto di Gulistan, nella provincia di Farah, nel settore Sud-Est dell'area di responsabilità italiana, assegnata alla Task Force South-East: Michele Silvestri, nato a Napoli il 17 maggio 1978, sergente del 21º Reggimento genio guastatori di Caserta, inquadrato nella 8ª Brigata bersaglieri "Garibaldi". Decorato di croce d'onore.

25 giugno 2012, alle 08:50 locali (le 06:20 in Italia) in un campo per l'addestramento della polizia afghana, ad Adraskan, nella provincia occidentale di Herat, un razzo da 107mm è esploso vicino a una garitta di osservazione installata a ridosso della linea di tiro del poligono: Manuele Braj, nato a Galatina (LE) il 18 gennaio 1982, appuntato scelto del 13º Reggimento carabinieri "Friuli-Venezia Giulia". Decorato di croce d'onore e di Medaglia d'oro "vittima del terrorismo".

25 ottobre 2012, nel corso di un'operazione congiunta della Task Force South East con il 207º Corpo dell'esercito afgano, impegnati in una attività di pattuglia nel villaggio di Syav, nel distretto di Bakwa, nella provincia di Farah, a sud di Herat, i soldati italiani subiscono un attacco da parte di due militari afghani appartenenti in realtà a un gruppo di insorti locali. Tra gli italiani si registrano un caduto (gravemente ferito all'addome, poi deceduto nella struttura sanitaria di livello superiore di Camp Bastion alle 19:45 ore locali) e tre feriti. Tiziano Chierotti, nato a Sanremo (IM) il 7 ottobre 1988, caporale (vfp4) del 2º Reggimento Alpini. Promosso caporal maggiore (vfp4). Decorato di croce d'onore.

8 giugno 2013, muore a causa di un attacco a Farah: Giuseppe La Rosa, 31 anni, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), capitano del 3º Reggimento bersaglieri. Promosso maggiore. Decorato di croce d'onore e medaglia d'oro al valor militare alla Memoria.

(bibliografia Wikipedia, Fonte foto Corriere della Sera)

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