Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
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08 FEBBRAIO 2022
Resegoneonline.it - Lombardia ricorda i servitori della Repubblica caduti nell’adempimento del dovere

Per commemorare in forma solenne i servitori della Repubblica caduti nell’adempimento del dovere e tutte le vittime del terrorismo, della mafia e di ogni altra forma di criminalità, il Consiglio regionale ha celebrato questa mattina nell’Aula consiliare di Palazzo Pirelli il “Giorno della Memoria”.

Nel suo intervento, il Presidente Alessandro Fermi ha espresso vicinanza ai famigliari delle vittime, molti dei quali hanno partecipato alla cerimonia collegati da remoto, insieme alle autorità militari e a numerosi rappresentanti delle Forze dell’Ordine.

“La testimonianza che ci lasciano i servitori del bene comune deve essere uno sprone per l’impegno di ognuno nel lavoro e nella vita di tutti i giorni, per una società migliore, che si riconosca nella pacifica convivenza, nel rispetto delle regole e delle persone, nel fare bene il proprio lavoro, sapendo che “chi dona la vita per gli altri, resta per sempre” –ha detto il Presidente Fermi-. Le “note del Silenzio” fuori ordinanza ci richiamano al ricordo di chi non c’è più, al dovere della memoria e della gratitudine, nella consapevolezza che se la nostra società farà passi in avanti sarà solo grazie al loro lavoro, al loro sacrificio e alla loro vita”.

Il Presidente Fermi ha inoltre voluto sottolineare l’operato dell’Associazione di Volontariato “Vittime del Dovere” che ha dato vita ad una significativa e importante iniziativa: la creazione di un bosco virtuale dedicato alle vittime del dovere. Un sito che contiene le schede biografiche dei servitori dello Stato periti sul campo (in Lombardia sono 232). “Storie da leggere, da conoscere, che toccano il cuore se ci si immedesima nelle famiglie, nei figli, segnati da un dolore enorme che lascia cicatrici profonde -ha detto Alessandro Fermi-. Il bosco assume un grande valore metaforico, perché rimanda da un lato alle radici della cultura del nostro Stato, e dall’altro all’elemento della vita che ogni albero rappresenta”.

Dopo l’intervento del Presidente Fermi, anche il Presidente della Giunta regionale Attilio Fontana ha portato un saluto, sottolineando l’alto valore educativo e culturale della cerimonia e ricordando le iniziative di contrasto alla criminalità messe in campo dalla Regione. E’ seguita l’esecuzione del silenzio d’ordinanza da parte di un militare trombettiere, alla presenza di numerose autorità civili e militari collegate da remoto.

Il “Giorno della Memoria”, istituito con legge regionale nel 2004, nacque per celebrare il ricordo di Renato Barborini e Luigi D'Andrea, agenti della Polizia di Stato caduti entrambi il 6 febbraio 1977 in un conflitto a fuoco con la banda criminale Vallanzasca al casello autostradale di Dalmine in provincia di Bergamo.

Tratto da ResegoneOnline.it

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