GROSSETO. Tutte ammesse le parti civili. I familiari dei due carabinieri feriti ma anche l’associazione Vittime del dovere. È un’associazione con sede a Monza, costituita nel 2007 e presieduta da Emanuela Piantadosi, figlia del maresciallo capo Stefano Piantadosi ucciso a Locate Triulzi da un ergastolano in permesso premio, nel 1980: si prefigge «di preservare la memoria dei caduti e dei feriti in servizio delle forze dell’ordine - si legge nel sito - ossia di quanti, vittima di azioni criminose, hanno donato la loro vita per servire lo Stato».
La difesa di Gorelli si era opposta ma il giudice Bilisari ha deciso diversamente e ha ammesso in rappresentanza della onlus l’avvocato Stefano Maccioni di Roma. Presenti anche le altre parti civili costituite. L’avvocato Paolo Bastianini per il figlio minore di Antonio Santarelli, mentre la moglie sta agendo direttamente in sede civile (ha ottenuto un sequestro conservativo da 2,5 milioni di euro nei confronti dei quattro ragazzi e dei loro familiari): a luglio udienza davanti alla dottoressa Giulia Conte. L’avvocato Pietro Palozzo di Chieti rappresenta il fratello, la sorella e la mamma di Domenico Marino (il padre è deceduto). In giudizio anche il ministero della Difesa, che si è costituito mediante l’Avvocatura dello stato. (p.s.)
Tratto da Il Tirreno - Empoli
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