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14 NOVEMBRE 2024
gNewsOnline.it - Dap: il concorso Massimo Masone premia la speranza

Con la fotografia “Voglia di Libertà” è l’agente scelto di Polizia penitenziaria Veronica Mastrocinque la vincitrice del contest “Massimo Masone, vittima del Dovere” , organizzato dall’Associazione Vittime del Dovere insieme al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’omicidio del dirigente, al tempo direttore del carcere di Pianosa. La giuria ha apprezzato “la narrazione visiva, intensa e intima” con cui l’autrice ha rappresentato il sacrificio e il desiderio di giustizia, insieme a un’espressione di speranza “che va oltre la superficie, sottolineando il bisogno universale di liberazione interiore”.

La premiazione si è svolta oggi nell’aula Minervini della sede dipartimentale, nel corso di una cerimonia che ha visto la partecipazione, oltre ai vincitori, di concorrenti che hanno ottenuto una serie di menzioni speciali e di studenti dell’Istituto Galileo Galilei di Roma.

“E’ stata un’esperienza intensa, perché aldilà della visione dei contenuti ha unito noi giurati nella necessità di voler premiare valori condivisi”, ha commentato il capo del Dap Giovanni Russo che ha presieduto la giuria composta inoltre dalla presidente dell’Associazione Vittime del Dovere Emanuela Piantadosi , dalla vicepresidente Ambra Minervini , dal magistrato e capo segreteria del sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove Federico Carrai e dal fotografo professionista Paolo Liaci .

“Il compito dell’Amministrazione Penitenziaria – ha aggiunto Russo – non è solo di custodire persone che hanno commesso reati, ma di offrire anche opportunità di rieducazione e, dunque, di costruire strade di speranza. I premiati raccontano con le loro opere un approccio altruistico, solidale, istituzionale, esprimono la consapevolezza di essere cittadini pronti a mettersi al servizio della comunità”.

Il tema del concorso – la riflessione sulla speranza in un mondo migliore, ideale che animava Masone – è stato ricordato da Emanuela Piantadosi: “La fotografia cattura e racconta ciò che le parole non sempre possono esprimere. Ogni immagine rappresenta un desiderio di giustizia, un appello al rispetto e al valore della vita umana, principi che guidarono Masone nella sua missione. fare memoria è importante perché ci consente di ricordare donne e uomini che si sono distinti per aver difeso sicurezza, democrazia e libertà”.

Sono state in tutto 178 le fotografie inviate da 35 concorrenti, tutti appartenenti al personale dell’Amministrazione penitenziaria e da loro familiari. L’assistente capo Vanessa Puretti si è aggiudicata il secondo premio con “Germogli di Legalità”, un’opera che rappresenta la rinascita e la giustizia come fondamento della società, mentre il terzo premio è andato al sovrintendente capo Gentile Cristofaro , autore de “Il peso della solitudine e le luci della speranza”.

Oltre ai primi classificati, la giuria ha deciso di riconoscere il talento di altri partecipanti attraverso una serie di menzioni speciali. Tra gli autori meritevoli troviamo il primo dirigentedi Polizia penitenziaria Andrea Tonellotto con “Libertà va cercando che è sì bella”, l’ispettore Paolo Di Menna con le opere “Pronti al dovere”, “Un sorriso per affrontare la giornata” e “Conferenza di servizio”, il funzionario giuridico-pedagogico Paolo Maddonni con “Giovani a colori”, l’assistente Marco Micali con “Searching new paths” e il sedicenne Adriano Canaletto con “Oltre l’amore e le generazioni”. I premi, consistenti in borse di studio sono stati messi a disposizione da Gian Paolo Masone che ha voluto in tal modo ricordare la figura del padre.

A conclusione dell’evento, l’inaugurazione di una mostra fotografica, una raccolta di immagini che, come ha dichiarato Ambra Minervini, “è più di una semplice esposizione artistica: è un simbolo di memoria collettiva, un messaggio che il sacrificio del dottor Masone non è stato vano e che la sua missione vive ancora oggi”. La mostra sarà allestita per il pubblico in alcuni spazi del Dipartimento e sarà un’occasione per celebrare la cultura della legalità e della speranza.

Tratto da gNewsOnline.it

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