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06 MAGGIO 2014
Repubblica.it - Vedova Raciti: "Magliette pro Speziale? Non si giochi a Napoli". La questura: "Potremo sospendere la gara"

Marisa Grasso commenta con amarezza la notizia delle 30mila t-shirt che i tifosi partenopei vorrebbero esporre nella gara di stasera al San Paolo col Cagliari: "Che vergogna, uno Stato forte deve prendere misure forti. Non si può pubblicizzare un mercante di morte. Servono risposte dure contro questa forma di terrorismo da stadio". Malagò: "Fare come la Thatcher con gli hooligans". Cinque anni di Daspo al capo ultrà "Genny 'a carogna"

gennyacarogna.jpgROMA – Una ferita lancinante che continua a riaprirsi nel vedere certe immagini e nel sentire i cori o i gesti degli ultrà in certi stadi della Penisola. Non sono certo giornate facili per Marisa Grasso, vedova di Filippo Raciti, l’ispettore di Polizia ucciso a Catania nel 2007 durante gli incidenti davanti allo stadio di Catania, episodio riportato tristemente d’attualità sabato sera dalla t-shirt sfoggiata dal capo ultrà del Napoli all’Olimpico con la scritta ‘Speziale libero’. E ora la notizia delle 30mila magliette con la stessa scritta che i tifosi partenopei starebbero preparando per la partita di stasera Napoli-Cagliari, posticipo di campionato al San Paolo. 

DASPO DI 5 ANNI A GENNY 'A CAROGNA - Intanto il ministro dell'Interno, Angellino Alfano, ha comunicato che a Gennaro Di Tommaso, il capo ultrà del Napoli ormai noto a tutti come Genny 'a carogna, è stato inflitto un Daspo (il divieto di assistere a manifestazioni sportive) di cinque anni per la scritta sulla maglia e avere abbandonato il settore dei tifosi napoletani. Il divieto è esteso "alle zone circostanti gli stadi e a tutte le aree e le vie interessate alla sosta, al transito e al trasporto dei tifosi". Di Tommaso, ha aggiunto il ministro, è stato anche denunciato all'autorità giudiziaria per rispondere di istigazione a delinquere, partecipazione a fatti di violenza e superamento di barriere. In conseguenza del Daspo Di Tommaso stasera non potrà assistere a Napoli-Cagliari in programma al San Paolo. Il provvedimento è firmato dai Questori di Roma e Napoli. Alfano ha anche annunciato che i tifosi che durante la partita di stasera indosseranno la maglietta con scritto 'Speziale libero' "saranno individuati e saranno sottoposti a Daspo".

VEDOVA RACITI: “MAGLIETTE PRO SPEZIALE A NAPOLI? NON SI GIOCHI” – La notizia delle magliette è stata appresa dalla donna in diretta, mentre interveniva come ospite a “24 Mattino” su Radio 24. “E’ una vergogna, sentire anche questo. A questa notizia deve dare una risposta il presidente del Consiglio”, il primo commento della vedova Raciti. Che alla domanda del conduttore Alessandro Milan su quale tipo di risposta si attende, ha aggiunto: “Chiudete, non fate giocare, basta. Uno Stato forte prende delle misure forti, non è essenziale una partita di calcio, se ne può fare anche a meno. Ognuno sta a casa sua e si evitano problemi, vabbe’ c’è una perdita economica ma non è colpa mia. Un lavoro non può creare così tanti problemi, il lavoro deve rendere a una persona dignità’ perché porta onestamente a casa i soldi, ma alcuni lavori tolgono serenità a chi dovrebbe svolgere un servizio che dovrebbe garantire sicurezza ai cittadini. Questa delle magliette invece è la risposta che incassa lo Stato. 

Questo Genny ‘a Carogna non ha nessun diritto di parola sulla vicenda di mio marito, può parlare solo dei suoi fatti personali. Io ho chiesto giustizia in un’aula di tribunale presenziando ogni giorno per 6 anni – ha ricordato la vedova Raciti -. E ho saputo la verità, non c’è nessun dubbio sulla vicenda giudiziaria. Due persone sono state condannate per omicidio fino alla Cassazione. In più, mentre era in attesa di giudizio, Speziale aveva la piena libertà di poter parlare e lo hanno arrestato i colleghi di marito per spaccio di droga. Non parliamo di sante persone ma di persone mai pentite. Questa cosiddetta ‘Carogna’ che non è mai venuto in tribunale non può indossare una maglietta con quella scritta”. Infine la richiesta di risposte dalle istituzioni: "Dovremmo parlare della violenza degli stadi come di una nuova forma di terrorismo, il terrorismo da stadio. Comunque è un problema da sconfiggere – ha concluso Marisa Grasso -, le risposte le vogliamo tutti, non solo io”.

LA QUESTURA DI NAPOLI, ABETE E MALAGO': "GARA SOSPESA IN CASO DI ESPOSIZIONE DI MATERIALE OFFENSIVO" - Su questa richiesta è arrivata la risposta della questura di Napoli, che ha precisato che non sarà permessa l'esposizione di materiale con scritte offensive, dagli striscioni alle magliette. Nel caso questo dovesse verificarsi, la partita verrà sospesa. "Mi sembra che ci sia una posizione chiara da parte della questura, non si giocherà. Evidentemente non è una cosa che può essere consentita, non se ne parla proprio", commenta il presidente della Figc, Giancarlo Abete. Dura posizione anche il presidente del Coni, Giovanni Malago': "Se fosse per me, non si giocherebbe proprio".

MALAGO': "FARE COME LA THATCHER CON GLI HOOLIGANS" - "Basta vedere quello che ha fatto Margaret Thatcher con gli hooligans, quello bisogna fare. Io non legifero, quindi auspico che questo avvenga", aggiunge quindi Malagò citando il modello inglese come possibile soluzione al problema della violenza negli stadi. "Voglio immediatezza di pene senza che in qualche modo l'argomento sia rivisitabile da persone che sono state prese in flagrante - aggiunge - Non credo che lo stadio del Villareal sia meglio dell'Olimpico, e lì il tifoso che ha tirato la banana a Dani Alves del Barcellona è stato interdetto a vita. Questo bisogna fare".

SARA' LETTO UN MESSAGGIO PER RACITI - Un messaggio di solidarietà per l'ispettore Raciti sarà letto stasera dall'Associazione Vittime del Dovere prima della partita di calcio Napoli-Cagliari allo stadio San Paolo. Lo ha reso noto il presidente dell'associazione, che ha sede a Monza, Emanuela Piantadosi. L'associazione ha intenzione anche di esporre uno striscione. "Questo per ricordare l'importanza dei valori fondamentali di legalità, giustizia e rispetto delle regole, nella vita come nello sport", ha spiegato. Anche la vedova di Raciti, Marisa Grasso, fa parte dell'associazione.

Tratto da Repubblica.it

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