Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
Atti parlamentari
Il conseguimento di importanti traguardi legislativi ci ha fornito lo stimolo per proseguire il nostro lavoro con maggiore slancio al fine di sensibilizzare Istituzioni e le varie forze politiche riguardo alla tutela dei diritti degli invalidi e dei familiari delle Vittime.
Forti del sostegno di quanti si sono dimostrati più attenti alle legittime istanze delle Vittime, siamo riusciti a proporre interrogazioni parlamentari, ordini del giorno, interpellanze parlamentari emendamenti nonché proposte e progetti di legge.
Il nostro impegno e la nostra elevata rappresentatività vengono riconosciuti ormai a livello parlamentare anche grazie agli inviti presso le Commissioni permanenti di Camera e Senato per fornire pareri nel corso di audizioni formali o informali.
27 NOVEMBRE 2019
FunzionePubblica.gov.it - PA, Dadone all’associazione Vittime del dovere: “Stop discriminazioni”

“Non è accettabile alcuna discriminazione, morale e materiale, tra i familiari dei servitori dello Stato, appartenenti alle forze dell’ordine, militari o magistrati, che hanno perso la vita per il loro impegno a beneficio di tutta la collettività”.

Si è rivolta così il Ministro Fabiana Dadone ai vertici dell’Associazione di volontariato “Vittime del Dovere”, ricevuti a Palazzo Vidoni. “I congiunti della vittima di un criminale comune - ha aggiunto il Ministro -, vanno ricordati, onorati e difesi esattamente come i figli, i genitori o le vedove di una vittima del terrorismo o della mafia. Dopodiché, è indispensabile garantire a tutti maggiori tutele. Inoltre, si deve fare in modo che venga riconosciuto in modo effettivo, a partire dalle pubbliche amministrazioni, il diritto al collocamento obbligatorio in seno alle categorie protette, con chance lavorative all’altezza della qualifica e della professionalità possedute. I bandi devono sempre contemplare in modo esplicito questa categoria di persone, cosa che oggi non accade. E le amministrazioni devono indicare in modo più trasparente il proprio fabbisogno di personale in seno alle categorie protette."

"C’è tanto da fare - ha concluso il Ministro - ma non stiamo con le mani in mano. Perché lo Stato non può che essere sempre grato a chi si è sacrificato per proteggerne i valori e l’integrità”.

Tratto da FunzionePubblica.gov.it

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