Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
Atti parlamentari
Il conseguimento di importanti traguardi legislativi ci ha fornito lo stimolo per proseguire il nostro lavoro con maggiore slancio al fine di sensibilizzare Istituzioni e le varie forze politiche riguardo alla tutela dei diritti degli invalidi e dei familiari delle Vittime.
Forti del sostegno di quanti si sono dimostrati più attenti alle legittime istanze delle Vittime, siamo riusciti a proporre interrogazioni parlamentari, ordini del giorno, interpellanze parlamentari emendamenti nonché proposte e progetti di legge.
Il nostro impegno e la nostra elevata rappresentatività vengono riconosciuti ormai a livello parlamentare anche grazie agli inviti presso le Commissioni permanenti di Camera e Senato per fornire pareri nel corso di audizioni formali o informali.
07 AGOSTO 2020
COMUNICATO STAMPA - NECESSARIO ESPLORARE RAPPORTI TRA LA POLITICA E IL TERRORISMO DEGLI ANNI DI PIOMBO PER RICOSTRUIRE LA VERITA’ STORICA E UMANA DIETRO ALLE STRAGI

"Occorre a questo punto fare un serio e coerente lavoro di approfondimento, esplorando ed accertando l’esistenza di eventuali rapporti tra la politica e il terrorismo degli Anni di Piombo, anche attraverso l’istituzione di una nuova commissione d’inchiesta che determini la verità dei fatti una volta per tutte. Bisogna scrivere la storia contemporanea in maniera oggettiva, non mistificando la realtà, ed inserirla nei programmi scolastici come parte essenziale del percorso per diventare cittadini consapevoli” questo quanto dichiarato dal Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, Emanuela Piantadosi, dopo aver letto con stupore l’articolo che riporta estratti della corrispondenza tra Francesco Cossiga e numerosi terroristi.

L’Associazione riunisce invalidi e familiari di appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura caduti nel contrasto alla criminalità comune, mafiosa e terroristica. Ambra Minervini, membro del Consiglio Direttivo e orfana del Magistrato Girolamo Minervini ucciso proprio dalle BR, concorda e dichiara:

“Sono passati quaranta anni dall'assassinio di mio padre; la ferita non si è mai rimarginata, ma leggere la corrispondenza tra Cossiga e i brigatisti (non ex brigatisti; sarebbe come dire che mio padre e gli altri caduti sono ex vittime) la ha riaperta in maniera lacerante. Non posso e non voglio aggiungere commenti e considerazioni; sarebbero inutili. Spero solo che gli organi istituzionali abbiano finalmente il coraggio di fare chiarezza su quegli anni, ricostruendo una corretta verità storica e umana, tributando ai caduti almeno lo stesso rispetto e considerazione che sono stati - e sono tuttora - tributati ai loro assassini”

ASSOCIAZIONE VITTIME DEL DOVERE

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