MARCO MATTA
Sergente Maggiore Pilota – M.O.V.M. alla memoria
Nato a Avigliana (TO) il 7 gennaio 1964 e deceduto a Podrute (Croazia) il 7 gennaio 1992
Marco nasce ad Avigliana, in provincia di Torino, il 7 gennaio 1964 e vive a Sangano con i genitori e i fratelli minori Massimo e Marzio. Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico presso l’Istituto Superiore “B. Pascal” a Giaveno, partecipa con successo al bando per l’arruolamento volontario nell’Esercito italiano. L’8 gennaio 1984 Marco parte per la Scuola Allievi Sottufficiali di Viterbo (SAS),. Nel settembre dello stesso anno si sposta al Centro Aviazione Leggera Esercito di Viterbo. Aveva infatti superato, non con poca suspance, la selezione per il corso di allievo pilota. Seguono mesi di preparazione teorica. Viene nominato Sergente e si trasferisce presso la Scuola dell’Aeronautica Militare di Frosinone per il corso pratico. Il 7 agosto del 1985 Marco consegue il brevetto di Pilota Osservatore di Elicottero (POE), a seguito del quale sceglie come destinazione, per l’inserimento a ruolo, l’aeroporto “Francesco Baracca” di Casarsa della Delizia, in provincia di Pordenone. Il periodo vissuto a Casarsa è stato per Marco un crescendo d’entusiasmo e soddisfazioni. Molte sono le testimonianze di stima pervenute alla famiglia con lettere o dichiarazioni rilasciate a giornali locali che testimoniano il suo inserimento nell’ambiente di lavoro e nel tessuto sociale. (tratto dal libro “… e poi volerò da te Signore …”).
Nel 1991, a seguito del pericoloso e allarmante conflitto nei Balcani, la Comunità europea decide di dislocare in Jugoslavia diversi propri rappresentanti per favorire iniziative di pace tra i vari contendenti. Alla missione, denominata European Comunity Monitor Mission (E.C.M.M.), partecipano i dodici membri della CEE, tra cui l’Italia. Il Sergente Maggior Marco Matta è tra i componenti la missione di pace, tutti disarmati, in veste di diplomatici e con una divisa bianca priva di gradi e di contrassegni di nazionalità.
Il 1° ottobre 1991 decollano dalla base di Udine-Campoformido due elicotteri AB 206 e un elicottero AB 205, di colore bianco, sui quali spiccano le insegne della missione di pace e la scritta “Monitor Mission”.
La missione, fin da subito, rivela in pieno la sua pericolosità con una serie di attacchi ai velivoli impegnati nel sorvolo dei cieli slavi e intimidazioni da parte delle contraeree in guerra. Marco alterna momenti di fiducia e speranza a stati d’animo di sconforto e preoccupazione, a causa del drammatico svolgersi del conflitto.
Il 7 gennaio 1992, nel cielo di Podrute, in territorio croato, durante un volo di rientro da Belgrado a Zagabria, l’elicottero AB 205, di cui Marco è secondo pilota, viene abbattuto da un missile aria-aria, a guida laser, lanciato da un Mig 21 dell’Aviazione Federale Jugoslava.