I nostri caduti
Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.
Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.
In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.
Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.
Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it
Maresciallo Capo
Mario Geloso
Mario nasce il 29 giugno 1939 a Ruviano (Caserta) da Giuseppe e Rina. Sesto di sette fratelli e sorelle, dopo la prematura morte del papà segue le orme dei fratelli più grandi (due in Polizia e uno nei Carabinieri) e si arruola nei Carabinieri all’età di 18 anni.
Inizia a lavorare a Torreinpietra dove si fa subito conoscere sventando una rapina. Questo evento gli fa guadagnare la promozione e diventare il più giovane appuntato d’Italia.
Viene assegnato anche ai servizio di volante stradale ed ai servizi di confine.
Nel 1970 conosce Marilena, si trasferisce a Camerata Nuova e si sposa. Dopo un anno nasce Pamela e dopo due anni arriva Adelaide. Nel 1976 viene trasferito ad Anguillara e viene promosso Brigadiere per l’impegno, l’entusiasmo e la passione che mette nel suo lavoro al servizio della Comunità.
Purtroppo per un tragico incidente, il 25 gennaio del 1978, mentre era in servizio a Campagnano Romano, una raffica di mitra partita per sbaglio da un collega mette fine alla Sua breve ma intensa vita.
Per l’impegno profuso viene promosso Maresciallo Capo e così vogliamo ricordarlo orgoglioso e fiero di appartenere all’Arma dei Carabinieri.
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