Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri caduti

Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.

Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.

In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.

Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.

Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it

Agente Guardia di Finanza
MARTINO COSSU

Agente della Guardia di Finanza MARTINO COSSU

nato a Luogosanto (OT) il 1° gennaio 1946 e deceduto presso Malga Sasso, Brennero (BZ) il 9 settembre 1966 

 

Martino Cossu nasce a Luogosanto, in Gallura. Frequenta la scuola elementare fino alla classe sesta. Da ragazzo aiuta la famiglia nel lavoro dei campi. Dal 1963 al 1964 è assunto come operaio in una fabbrica di graniti a Tempio Pausania. Nel 1965 si arruola nella Guardia di Finanza, iscrivendosi al gruppo sportivo Judo delle Fiamme Gialle. Dopo la scuola di formazione frequentata a Roma, nel 1966 viene trasferito al comando della Compagnia della Guardia di Finanza del Brennero (BZ). Durante quest'anno si reca a Roma per partecipare al corso di istruttore di judo, di cui ottenne la qualifica. In seguito rientra al comando di appartenenza a Brennero. Ai primi di settembre del 1966 viene trasferito temporaneamente, per dieci giorni circa, presso la caserma del distaccamento di Malga Sasso a quota 1800 metri s.l.m. 

Il 9 settembre, alle ore 11.25, Martino Cossu, 20 anni, muore dilaniato da una bomba ad alto potenziale collocata nel distaccamento di Malga Sasso. Con il finanziere muoiono anche il Tenente Franco Petrucci ed il Brigadiere Eriberto Volgger. L'attentato è opera dell'organizzazione separatista sudtirolese Befreiungsausschuss Südtirol (BAS), in italiano, Comitato di liberazione del Sud Tirolo. Scopo del movimento è, infatti, la secessione dell'Alto Adige dall'Italia e la riunificazione al Tirolo e all'Austria. Il tribunale di Milano, infatti, ha condannato tre terroristi dell'organizzazione sudtirolese che, nel decennio a cavallo fra gli Anni Cinquanta e Sessanta, si rende protagonista di numerosi attentati contro obiettivi militari. 

La salma del Finanziere Martino Cossu è tumulata nel cimitero di Tempio Pausania (OT).

INAUGURAZIONE DI UN CIPPO ALLA MEMORIA 

Il 10 settembre 2001, in occasione del 35esimo anniversario della strage, viene inaugurato un Cippo eretto in memoria dei Finanzieri caduti a Malga Sasso. Alla manifestazione sono presenti le più alte cariche militari, i finanzieri in congedo della Sezione di Vipiteno, molteplici rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma della zona, nonché i familiari delle vittime e numerosi civili. Durante la commemorazione vengono ricordate le figure di tutti i militari caduti durante la strategia del terrore che in quegli anni imperversava in Alto Adige. 

Il 7 settembre 2008 le autorità civili e militari della zona depongono una corona d'alloro ai piedi del Cippo che ricorda l'eccidio del Finanziere Martino Cossu, del Tenente Franco Petrucci e del brigadiere Eriberto Volgger. 

Martino Cossu è riconosciuto Vittima del terrorismo e, con decreto rilasciato dal Capo della Polizia, gli viene concesso lo status di Vittima del Dovere.

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