GUIDO DE SANTIS
Brigadiere del Corpo Forestale dello Stato GUIDO DE SANTIS
All'epoca dei fatti, il Brigadiere Guido De Santis era Comandante della Stazione Forestale di Mercato S. Severino (SA); Poche ore dopo le terribili scosse sismiche, su richiesta della locale Stazione dei Carabinieri, unitamente ai militari dell'Arma dei C.C. e dei Vigili Urbani del Comune di Mercato S. Severino (SA), il Brigadiere De Santis si era impegnato, con tutte le sue forze, nelle difficili e drammatiche operazioni di soccorso ai propri concittadini terremotati; Per ben tre giorni consecutivi, dal 23 al 26 novembre 1980, senza concedersi alcun riposo, il Brigadiere De Santis aveva estratto dalle macerie, con mezzi di fortuna, e scavando con le mani nude, numerose persone ancora vive e numerosi cadaveri straziati dal crollo delle loro stesse abitazioni; Il Brigadiere De Santis, in quei giorni, aveva fatto evacuare edifici percolanti, aveva distribuito viveri, coperte e medicinali, aveva accompagnato personalmente presso il nosocomio "G. Fucito” di Curteri in Mercato S. Severino (SA) i feriti che aveva rinvenuto tra le macerie e che non disponevano di mezzi di trasporto; Come testimoniato da più parti, in quei giorni, il Brigadiere si era prodigato, con nobile spirito di sacrificio, altruismo e generosità, a soccorrere ed aiutare quei concittadini che in pochi istanti avevano perso tutto ciò che avevano sotto le macerie delle proprie abitazioni; Il giovane e coraggioso Brigadiere in data 26 novembre veniva colto da infarto e decedeva a causa dell'eccezionale e prolungato sforzo fisico e psichico, generosamente profuso in quei giorni di lutto e disperazione, senza mai un attimo di sosta, noncurante della fame, della stanchezza e delle continue scosse di terremoto che, durante le operazioni di soccorso, ancora facevano tremare la terra e provocavano ulteriori crolli, distruzioni e morti; Proprio l'enorme sforzo fisico e psichico, le stressanti e pericolose condizioni nelle quali era stato costretto a lavorare, l'indescrivibile stress emotivo al quale era stato sottoposto, dopo avere scavato per giorni tra le macerie e rinvenuto cadaveri straziati, sono stati di una forza tale da piegare il suo giovane fisico, sebbene solo trentacinquenne, provocandone la morte dopo ben tre giorni di incommensurabile sacrificio profuso in favore dei propri concittadini sanseverinesi.
TESTIMONIANZE
Numerose sono le testimonianze di coloro che hanno vissuto quei terribili giorni e che, in diverse occasioni, hanno ricordato l'impegno estremo e l'altruismo del giovane Brigadiere del Corpo Forestale dello Stato.
1) In primis, come testimoniato dal Comandante della Stazione dei Carabinieri di Mercato S. Severino in una nota del 09.12.1980 n. 19882/1-1 inviata all'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Salerno (all. n. 1), il giovane Brigadiere dopo avere estratto a fatica i cadaveri delle suore del Convento di Ciorani, nel corso della giornata del 25 novembre 1980, aveva continuato a svolgere servizi di ordine pubblico, di vigilanza e di soccorso fino alle ore 03,00 del 26 novembre 1980 allorquando, unitamente al Comandante della locale Caserma dei C.C., era rientrato in caserma e, nonostante la stanchezza, si era prodigato ad organizzare il lavoro e gli interventi per il giorno successivo, senza concedersi alcun riposo! Il Comandante, nella citata nota, ha ricostruito e ricordato l'estenuante lavoro di quei giorni ed il sacrificio del Brigadiere De Santis: "sebbene fosse a riposo settimanale su richiesta di quest'ufficio si portava in caserma ed unitamente a militari di quest'Arma ed altri, iniziava l'opera di soccorso a favore dei terremotati della giurisdizione. Si prodigava, con alto spirito di sacrificio ed altruismo non curante della sua incolumità fisica ad estrarre dalle macerie varie persone ferite ed accompagnarle presso questo pronto soccorso. Per tutta la notte dal 23 al 24 si è prodigato in tale opera, senza riposarsi minimamente. Nel corso della giornata del 24 sia da solo che con l'ausilio di altre persone ha provveduto a portare aiuti ai terremotati, distribuendo viveri che man mano giungevano in questo Comune. Non è stato mai lasciato libero per eventuale riposo ed ha solo consumato un modico pasto in questa caserma e quindi ha ripreso il lavoro di soccorso che, si protraeva sino all'atto del suo decesso. Durante la notte, in quei momenti liberi (si fa risaltare il minimo periodo di riposo), pernottava in questa caserma adagiato su di un divano, pronto sempre ad intervenire ove ve ne fosse bisogno. Nella giornata del giorno successivo, 25 novembre 1980, ha continuato con sforzi sovrumani a prestare soccorso ai terremotati, provvedendo a fare evacuare persone da case pericolanti, ed a portare agli stessi viveri di ogni genere, alleviando le sofferenze degli stessi con la sua calda ed umana presenza. Nella stessa giornata, si prodigava unitamente ai militari di quest'arma, all'estrazione dalle macerie delle tre suore decedute presso il Convento di questa frazione Ciorani. Oltre a tale servizio lo stesso per tutto il periodo ha provveduto ad eseguire affiancato dai vigili urbani o da Carabinieri o dal suo dipendente, App. Trezza Salvatore, servizio di ordine pubblico e di vigilanza. " Nella notte tra il 25 e il 26 novembre 1980 il Brigadiere De Santis aveva nuovamente rinunciato al riposo per eseguire il servizio di vigilanza e di ordine pubblico. Lo stesso, infatti, rientrato in caserma alle ore 03,00 della suddetta notte, con grande ed ammirevole spirito di sacrificio, organizzava i soccorsi per la mattina seguente, in quanto alle ore 07,00 bisognava recarsi presso la Prefettura di Salerno per il rilascio del buono di 12000 razioni di viveri, da ritirare poi, presso la SCAM di Nocera Inferiore (SA) con l'autocarro messo a disposizione dal Comune.
2) Ulteriore testimonianza dell'ammirevole spirito di sacrificio e del coraggio del Brigadiere De Santis è riferita dall'allora Sindaco del Comune di Mercato S. Severino (SA), geom. Vincenzo Erra, in una lettera inviata alla Prefettura di Salerno in data 09.02.1981 nella quale il primo cittadino riferiva anche di un tentato assalto da parte dei terremotati di Nocera Inferiore all'autocarro carico di viveri condotto dal Brigadiere De Santis: "[..] il brigadiere della Forestale De Santis Guido, subito dopo il noto sisma del 23 novembre del 1980, si è messo a disposizione di questo Comune e ininterrottamente ha portato soccorso a tante famiglie colpite dal sisma sia di giorno che di notte. Nella giornata del 24, sia da solo che con l'ausilio di altre persone, si è prodigato per portare aiuto ai terremotati fino alle 03,00 del 25 novembre 1980. Il giorno 25, poiché occorreva il soccorso alla frazione di Ciorani per il recupero delle salme di due suore, il brigadiere De Santis accorse sul luogo con un'automobile guidata dal Vice Comandante dei Vigili urbani di questo Comune. Al ritorno, per tutta la giornata, sino a tarda sera, non ha trovato un minuto di riposo, ha provveduto a portare viveri ai terremotati con l'ausilio del Vice comandante e di un vigile urbano. Nella mattinata del 26 alle ore 7,00, con il Vice comandante dei vigili urbani si recava alla Prefettura per il ritiro del buono di prelevamento di 12.000 razioni di viveri, successivamente raggiunse la SCAM di Nocera Inferiore per il ritiro di detti viveri, ove vi era un autocarro messo a disposizione di questo Comune. All'uscita della SCAM, precisamente all'altezza del mercato ortofrutticolo di Nocera Inferiore, il brigadiere De Santis ed il Vice Comandante dei VV.UU. furono costretti a sventare un tentato assalto all'autocarro carico di viveri, da parte di terremotati di Nocera Inferiore, accampati sulla piazza antistante il Mercato ortofrutticolo. Portati i viveri a Mercato S. Severino il brigadiere De Santis alle ore 13.30 circa rientrava in caserma dei Carabinieri dove gli fu richiesto di recarsi presso la Ditta ELAV per chiedere l'intervento di un elicottero. In prossimità delle sede dell'ELAV, secondo le testimonianze di alcuni cittadini, il brigadiere De Santis si sentì male, accasciandosi al volante dell'auto. La causa della morte, pertanto, è da attribuirsi allo sforzo fisico profuso senza interruzioni e sosta dal 23.11.1980, giorno del sisma, e che il collasso cardiaco sia dovuto esclusivamente all'eccessivo lavoro svolto per motivi di servizio.” Come ricordato dal Sindaco dell'epoca, il Brigadiere De Santis alle ore 7.00 del 26 novembre, accompagnato dal Vice Comandante dei Vigili S.Ten. Somma Antonio, si era recato, dapprima, presso la Prefettura di Salerno per ritirare il buono di prelevamento dei viveri da distribuire ai terremotati e, poi, presso la SCAM di Nocera Inferiore (SA) per l'effettivo ritiro di 12.000 razioni di viveri, con un autocarro messo a disposizione dal Comune. All'uscita dalla SCAM, precisamente all'altezza del Mercato Ortofrutticolo di Nocera Inferiore (SA), il Brigadiere De Santis ed il Vice Comandante dei VV.UU. erano stati aggrediti dai terremotati del posto, accampati nella piazza antistante il Mercato Ortofrutticolo, i quali alla vista del camion che trasportava i viveri avevano tentato con la forza di appropriarsene! I due militari, nonostante la violenza e la disperazione dei terremotati, erano riusciti a mettersi in salvo, non senza aver prima dovuto affrontare enormi difficoltà dovute alla circostanza che si erano ritrovati da soli ad affrontare la folla! Sventato l'assalto e distribuiti i viveri ai concittadini di Mercato S. Severino (SA), il Brigadiere De Santis alle ore 13.30 era rientrato presso la Caserma dei C.C. di Mercato S. Severino (SA). Dopo pochi minuti, nonostante lo stesso fosse ancora in stato di shock per l'aggressione subita, a digiuno e senza riposo da ben tre giorni, decideva di recarsi presso la ditta ELAV di Mercato S. Severino (SA) per chiedere l'intervento di un elicottero necessario per la consegna dei viveri nelle zone rimaste isolate, atteso che il generoso Brigadiere, in mattinata, non era stato in grado di raggiungerle con i mezzi terrestri, malgrado i vani tentativi. Purtroppo, una volta giunto presso la Ditta ELAV, alle ore 14.00 veniva colpito da infarto acuto del miocardio, mentre era ancora al volante dell'auto di servizio.
3) Da ultimo, significativa è anche la testimonianza raccolta in una missiva inviata dal titolare della Ditta ELAV srl, in data 29.11.1980, alla Regione Campania Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Salerno con la quale lo stesso ha ricordato con affetto ed ammirazione il grande sacrificio del Brigadiere, la sua preziosa opera di soccorso, la sua umanità e la sua splendida e generosa figura: "certamente alle ore 13,55 circa del 26.11.1980 era venuto con l'auto di servizio a chiedere l'intervento o l'aiuto di un elicottero ELAV distaccato in zona, per farci intervenire laddove ormai non poteva giungere più con le sue forze e con i suoi mezzi.[..] Guido De Santis, brigadiere del Corpo Forestale, già provato dalla terribile scossa sismica aveva lasciato la moglie ed i figli in tenere età, terrorizzati, ed era accorso al suo posto di lavoro in aiuto di tutti: aveva soccorso e tranquillizzato gente in pericolo, aveva atto evacuare abitazioni pericolanti, da solo e con altri che organizzava aveva trasportato viveri, coperte, aiuti e, quello che più conta, aveva portato dappertutto la rassicurante presenza della sua persona e della divisa che indossava con le sue calme parole, ininterrottamente, senza mai una sosta. Senza mai riposarsi, aveva fatto e dato tutto quello che poteva promettendo alla gente terrorizzata anche aiuti e materiali di cui non disponeva e che nessuna gli aveva mai garantito. [..] vorremmo che ci si desse la possibilità di ricordare il suo nome e la sua splendida e generosa figura, onorando un nome che è stato un esempio di sacrificio in mementi tanto tristi e luttuosi per il sud dell'Italia. Momenti che solo chi ha vissuto può capire quanto costi lasciare la famiglia terrorizzata e correre in aiuto di quanti altri richiedevano la sua presenza e la presenza di una divisa.”
In merito alle circostanze della morte del Brigadiere De Santis anche il Comandante della Stazione dei C.C. di Mercato S. Severino (SA), nella citata nota del 09.12.1980 n. 19882/1-1 ha ricostruito quei tristi momenti, il malore improvviso del Brigadiere, l'intervento disperato del titolare della Ditta ELAV e le ormai inutili cure del medico: "Puntualmente, il sottufficiale eseguiva tale servizio ed appena ritirato tale materiale, sempre unitamente al Vice comandante dei vigili, iniziava la distribuzione dei viveri in questione. Alle ore 13.30 il sottufficiale, rientrava in questa caserma ma, subito dopo, veniva fatto uscire per chiedere l''intervento della ditta ELAV che doveva effettuare una ricognizione del territorio a mezzo di elicottero. Giunto nei presso della sede dell'ELAV secondo le testimonianze orali dei cittadini, il sottufficiale si sentiva male e si accasciava al volante dell'auto. Lo stesso, veniva immediatamente soccorso dal titolare dell'ELAV che, adagiatolo sul marciapiedi, gli praticava la respirazione artificiale e massaggi cardiaci. [..] Questo comando, segnala lo spirito di sacrificio, l'attaccamento al dovere, l'altruismo e lo sprezzo del pericolo mostrato dal sottufficiale che, con sforzi sovrumani è stato presente nei luoghi e nei momenti ove era più necessario e, segnala soprattutto la sua serenità il suo fare con la gente terrorizzata, cercando in ogni modo di portare calma ed aiuto per quanto gli fosse possibile. Si fa risaltare soprattutto, lo sforzo fisico del sottufficiale e si ritiene che tale sforzo fisico gli sia stato fatale e che cioè il collasso cardiaco sia dovuto esclusivamente all'eccessivo lavoro svolto per motivi di servizio”;
RICONOSCIMENTI
Nel corso degli anni, numerosi sono stati i riconoscimenti e gli attestati di stima e di lode che il Brigadiere Guido De Santis ha ricevuto per l'incommensurabile impegno e forzo profuso durante le operazioni di soccorso
Di fatti, il nominativo del Brigadiere Guido De Santis è stato inserito nell'Albo D'Oro dei Caduti in Servizio del Corpo Forestale dello Stato.
In data 31.12.1981 il Commissario Straordinario per le zone terremotate della Campania e della Basilicata – Giuseppe Zamberletti, conferiva al Brigadiere Guido De Santis il Diploma di Benemerenza con Medaglia "a testimonianza dell'opera prestata in favore delle popolazioni della Campania e della Basilicata colpite dal sisma del 23 novembre del 1980”.
Recentemente, in data 04.10.2005, in occasione delle celebrazioni per il 183° Anniversario della Fondazione del Corpo Forestale dello Stato, è stata conferita al Brigadiere Guido De Santis la Medaglia d'Oro al Merito Civile, consegnata nella mani della vedova, sig.ra Maria Teresa Angellotti, dall'allora Presidente della Repubblica – Carlo Azeglio Ciampi.
E' stato, inoltre, consegnato alla vedova l'Attestato di Pubblica Benemerenza concesso dall'allora Ministro dell'Interno - G. Pisanu con la seguente motivazione: "In occasione di un violento e disastroso sisma, sebbene in riposo settimanale, con esemplare altruismo e cosciente sprezzo del pericolo si prodigava in soccorso delle persone ferite e nella distribuzione dei viveri ai terremotati. Con tenace e coraggiosa determinazione, continuava la sua opera per vari giorni finché, stremato dalla sforzo, veniva colto da infarto, immolando la vita ai più nobili ideali di umana solidarietà. Mirabile esempio di elette virtù civiche, di generoso spirito di abnegazione e di altissimo senso del dovere. 23/26 novembre 1980 – Salerno” .
Vi è da aggiungere, infine, che grazie allo sforzo ed al sacrificio di tutti gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, tra cui anche il generoso sacrificio del giovane Brigadiere Guido De Santis, in occasione del sisma del 1980, è stata conferita alla Bandiera del Corpo Forestale dello Stato la Medaglia D'Oro al Valor Civile.
ONORIFICENZE
Medaglia d'oro al merito civile
Brigadiere del Corpo Forestale dello Stato
Data del conferimento: 03/10/2005
Alla memoria
Motivazione:
In occasione di un violento e disastroso sisma, sebbene in riposo settimanale, con esemplare altruismo e cosciente sprezzo del pericolo si prodigava in soccorso delle persone ferite e nella distribuzione dei viveri ai terremotati. Con tenace e coraggiosa determinazione, continuava la sua opera per vari giorni finché, stremato dalla sforzo, veniva colto da infarto, immolando la vita ai più nobili ideali di umana solidarietà.
Mirabile esempio di elette virtù civiche, di generoso spirito di abnegazione e di altissimo senso del dovere. 23/26 novembre 1980 - Salerno