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09 MAGGIO 2015
9 MAGGIO - GIORNO DELLA MEMORIA DELLE VITTIME DEL TERRORISMO, LA RICHIESTA DELL’ASSOCIAZIONE VITTIME DEL DOVERE: “AZIONI CONCRETE AD EFFETTIVA TUTELA DELLA MEMORIA ”

A distanza di un anno, alla vigilia del Giorno della Memoria delle Vittime del terrorismo, l’Associazione Vittime del Dovere ONLUS, attraverso la figura della sua Presidente Emanuela Piantadosi, ribadisce con forza la necessità che la memoria delle Vittime del terrorismo e di tutte le Vittime che hanno sacrificato la loro vita per servire la Nazione, sia rispettata attraverso azioni concrete, poiché troppo spesso si assiste all‘ingiustificata ribalta mediatica di “ex terroristi” o “ex criminali”, legittimati anche da alcune amministrazioni poco sensibili al dolore dei familiari.

Per tale ragione l’Associazione che tutela senza distinzioni le vittime del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere, si unisce al grido di dissenso espresso oggi, come lo scorso anno, da Ambra Minervini, membro del consiglio direttivo dell’Associazione, e orfana del Magistrato Girolamo Minervini, ucciso dalle Brigate Rosse il 18 marzo 1980:

Dopo anni di battaglie sostenute, molte delle quali ancora oggi non concluse, volte soprattutto a tutelare e mantenere realmente viva la Memoria dei nostri Caduti, credo sia giunto il momento di fare un po’ di chiarezza su quello che fino ad oggi è accaduto, costantemente, dopo che si sono spenti i riflettori sulla celebrazione del 9 maggio; su come, dietro l’apparente elevatissimo significato di questa cerimonia, di fatto ci sia solamente il vuoto più assoluto - spiega in una lettera Ambra Minervini - Spero fortemente che ora il Presidente Mattarella voglia restituirci la giusta fiducia nelle Istituzioni, dando concretezza ai Valori fino ad oggi solamente invocati in questa Giornata. Che voglia adoperarsi affinché gli Organi preposti applichino finalmente le leggi esistenti. Che voglia sostenere nuove proposte quali, ad esempio, quelle formulate dall’Associazione Vittime del Dovere, di impedire la partecipazione ad iniziative promosse o sostenute dalle Pubbliche Amministrazioni a coloro che sono stati condannati per crimini contro la persona. Questa volta nel rispetto, quello vero, per nostri Caduti; rispetto che fino ad oggi è stato tributato solamente in vuoti discorsi di circostanza e di facciata”.

In tal senso l’Associazione ha posto all’attenzione delle più alte cariche dello Stato alcune proposte di modifica del codice penale sia in relazione alle cosiddette “Memorie Criminali” prospettando, fatta salva la libertà di espressione, l’istituzione di un fondo gestito dallo Stato, in cui confluiscano gli introiti ottenuti da film o libri che si basano sulla vita di persone condannate per gravi crimini, così da tutelare la memoria di quanti hanno perso la vita nella lotta alla criminalità; sia l’introduzione di una specifica modifica all’istituto dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, che privi colui che sia stato condannato alla pena dell’ergastolo e alla reclusione, per un tempo non inferiore ai cinque anni, della possibilità di partecipare a qualsiasi iniziativa promossa, sostenuta o patrocinata da una Pubblica Amministrazione.

L’Associazione Vittime del Dovere ribadisce dunque la sua intenzione di fare leva su quelle Istituzioni che consapevolmente decidono di appoggiare e patrocinare la ricerca spasmodica di tribune pseudo-riabilitative.

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ONLUSVITTIME DEL DOVERE 

PROPOSTE DI MODIFICA DEL CODICE PENALE PER TUTELARE LA MEMORIA

DELLE VITTIME DEL TERRORISMO, DEL DOVERE E DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA

MODIFICA DEL CODICE PENALE ART. 193 BIS

Dall’evento dannoso non devono derivare direttamente o indirettamente vantaggi economici o patrimoniali a favore dell’autore o dei concorrenti e dei loro parenti ed affini. In caso di inosservanza l’utilità così realizzata andrà devoluta al fondo istituito presso il Ministero del Tesoro, con l’obbligo di alimentare i capitoli destinati alle Vittime. Sono responsabili in solido anche coloro che in qualsiasi modo favoriscano la diffusione di immagini, filmati e opere dell’ingegno e dell’arte riferibili a soggetti autori del reato.

MODIFICA DEL CODICE PENALE ART. 195 BIS

Tutti i proventi derivanti al condannato dallo sfruttamento economico del reato commesso, realizzato in qualunque forma e con ogni mezzo, fatte salve le forme dovute a titolo di risarcimento di danni e spese processuali ai danneggiati, sono devoluti allo specifico fondo istituito presso il Ministero del Tesoro, con l’obbligo di alimentare i capitoli destinati alle Vittime.

 

MODIFICA DEL CODICE PENALE ART. 28 CODICE PENALE

Al secondo comma dell’art. 28 c.p. viene inserito dopo le parole “indicati nei numeri precedenti” il seguente testo:

“8) della possibilità di partecipare a qualsiasi iniziativa promossa, sostenuta o patrocinata da una Pubblica Amministrazione”.

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