Criminalità: Vittime del dovere, disapplicata norma su lavoro
Prevede diritto al collocamento per chi riporta invalidità
(ANSA) - ROMA, 10 MAG - Viene "quasi del tutto disapplicata, sistematicamente", la norma che prevede il diritto al collocamento obbligatorio al lavoro, indipendentemente dal grado di disabilità e dallo stato di disoccupazione, per le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata che riportano una invalidità permanente in conseguenza di atti di terrorismo o di eversione o di fatti criminali commessi dalle associazioni di stampo mafioso. A denunciarlo è la senatrice del Pd Lucrezia Ricchiuti, componente della Commissione parlamentare Antimafia, che chiede al ministro del lavoro e delle politiche sociali come intenda attivarsi per risolvere questo problema.
A renderlo noto è Emanuela Piantadosi, presidente dell'Associazione Vittime del dovere. "Recentemente - spiega - abbiamo proposto ad alcuni parlamentari di presentare una interrogazione parlamentare che abbia come oggetto le criticità relative al collocamento mirato delle categorie protette e abbiamo ottenuto il sostegno e l'attenzione della senatrice Lucrezia Ricchiuti e l'on Roberto Speranza".
Nel documento, si ricorda che "il diritto al collocamento obbligatorio, compresa la possibilità di assunzione con chiamata diretta nominativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, è previsto anche in favore del coniuge, dei figli o dei fratelli conviventi a carico di coloro che siano rimasti perennemente invalidi, purchè questo diritto sia esercitato in sostituzione dell'avente diritto", ma che nonostante l'esistenza della normativa, "nella prassi rimangono gravi e ingiuste disparità applicative". Di qui la richiesta di intervento al ministro.
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