L’Associazione Vittime del Dovere Onlus esprime tutto il suo rammarico per le affermazioni del "comunicato ULTRAS 1923 Agliana” pubblicate sul profilo facebook “Portale Ultras” in cui si dichiara in modo sfrontato ed arrogante il rifiuto da parte degli ultras della squadra calcio A.C. Aglianese, che gioca in Promozione, di prendere parte all’incontro che si disputerà domani, domenica 30 ottobre, presso lo stadio di Quarrata (PT), perché l’impianto sportivo è intitolato alla memoria dell’Ispettore della Polizia di Stato Filippo Raciti, ucciso a Catania il 2 febbraio 2007 durante gli scontri verificatisi a seguito della partita Catania- Palermo. Stamane Marisa Grasso vedova Raciti, socia della nostra Onlus, ha manifestato grande amarezza per quanto accaduto. A Marisa e ai figli vanno i nostri pensieri di vicinanza ed affetto proprio in questi giorni in cui si ricordano le festività dei defunti. Immediata la presa di posizione del Prefetto Franco Gabrielli, capo della polizia, il quale ha stigmatizzato quegli “atteggiamenti che fanno solo male a calcio e alla parte sana delle tifoserie".
Anche il sindacato di polizia Sap esprime solidarietà alla signora Raciti “auspicando che la politica si faccia sentire e condanni questo fatto gravissimo”.
Le affermazioni del comunicato ultras non possono che indignare l’Associazione Vittime del Dovere che unisce circa 500 famiglie di appartenenti alle Forze dell’Ordine, alle Forze Armate e alla Magistratura, caduti o rimasti feriti nell’adempimento dei propri compiti istituzionali, perché colpiti da criminalità comune, criminalità organizzata o terrorismo. La nostra organizzazione propone, in collaborazione con la Lega di Serie A e con il patrocinio dell’Associazione Italiana Arbitri, da circa tre anni in tutti gli stadi italiani di Serie A TIM la “Giornata Vittime del Dovere” dedicata a sensibilizzare i tifosi sul tema dell’educazione alla legalità in ambito sportivo. Inoltre promuove insieme alle Forze dell’Ordine progetti della Legalità nelle scuole incontrando ogni anno migliaia di studenti e parlando dei valori di giustizia, di rispetto delle istituzioni e della dignità del prossimo. Siamo convinti che sia necessaria una chiara presa di posizione da parte dell’opinione pubblica nei confronti di inconsapevoli giovani che si rendono promotori di un ingiustificato oltraggio alla memoria di un servitore dello Stato, alle Istituzioni, al mondo del calcio e a tutti gli Italiani. Non possiamo far passare con il solito insensibile ed indifferente buonismo un’arrogante e irrispettosa dichiarazione di sdegno ad entrare in uno stadio di calcio intitolato ad un simbolo come quello rappresentato da Filippo Raciti. Lo sport dovrebbe essere un’occasione di festa, di unione, di partecipazione, di condivisione di regole comuni e non teatro di violenza e gesti selvaggi. Questo appello di contrasto all’imperante indifferenza alle azioni di intolleranza e offesa manifestate ai danni dei principi della convivenza civile lo vogliamo rivolgere a tutti quei cittadini onesti e perbene che tengono alla crescita e all’educazione dei propri figli anche nei contesti sportivi.
Emanuela Piantadosi Presidente Associazione Vittime del Dovere
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