Il maresciallo è stato ucciso da un malvivente 38 anni fa.
Venerdì pomeriggio i Carabinieri e le autorità locali hanno reso omaggio al maresciallo capo Stefano Piantadosi ucciso il 15 giugno del 1980 e sepolto a Bernareggio.
La storia di Piantadosi
Si tratta di un eroe dell’Arma, scomparso a soli 45 anni per il suo senso del dovere il 15 giugno 1980. Piantadosi, comandante della stazione di Locate Triulzi dal 1970, quel giorno effettuava un servizio d’ordine durante una gara ciclistica a Opera. Un malvivente, individuato dal maresciallo, che si muoveva con fare sospetto tra il pubblico, fu fermato per un controllo. Il comandante era alla guida del veicolo, accompagnato da un altro carabiniere che stava per perquisire il sospettato quando questi, estratta una pistola nascosta tra gli abiti, sparò a Piantadosi, padre di due figli. Il killer era ricercato per omicidio, latitante da quattro anni già condannato. Il maresciallo fu sepolto nel cimitero di Bernareggio insieme con la moglie, originaria della località brianzola.
La cerimonia di ricordo
Venerdì pomeriggio, in occasione dell’anniversario della scomparsa, a portare il proprio saluto erano presenti la figlia Emanuela, il comandante della stazione dei Carabinieri di Bernareggio il Maresciallo Marco Barsanti, i presidenti dell’associazione nazionale Carabinieri, don Luca Raimondi e don Fiorino Ronchi.
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