Oggi durante la trasmissione “in ½ ora” trasmessa da RAI 3 abbiamo assistito increduli ad una lezione sul terrorismo impartita da un ex-terrorista, assiso su di una cattedra autoreferenziale costruita sul sangue.
Confortati anche da chiare indicazioni del Capo dello Stato, abbiamo più volte sottolineato l’inopportunità, per non dire l’assurdità, di dare visibilità mediatica a quanti si siano macchiati di gravi reati, ma ancora una volta dobbiamo ascoltare lezioni da parte di coloro hanno coscientemente strappato la vita a Servitori dello Stato. La cosa più grave è che sia proprio il servizio pubblico a perpetrare una simile umiliazione ed affronto alle famiglie delle Vittime.
Non vogliamo insegnamenti sul terrorismo da ex- terroristi che hanno perso agli occhi della comunità qualunque autorevolezza e diritto alla ribalta, nonostante abbiano terminato di scontare la propria pena. E’ una questione di sensibilità, buon gusto e rispetto per la memoria delle Vittime che hanno cercato di custodire e trasmettere con il loro esempio i valori di giustizia, legalità e democrazia che sono alla base della convivenza civile.
Noi familiari non possiamo subire inermi l’irruzione in casa nostra dei responsabili delle tragedie che ci hanno colpito e per giunta per il tramite della televisione nazionale.
Le famiglie delle Vittime meritano rispetto e tutela, affinché non si spacci, a spese della collettività, il paradosso degli ex-terroristi professori di anti-terrorismo.
Emanuela Piantadosi
Presidente Associazione Vittime del Dovere
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