L'Associazione Vittime Del Dovere si esprime in merito al gesto del calciatore di serie D del Nuova Cosenza Calcio che, segnando un gol contro il Sambiase a Lamezia Terme, ha sventolato in pubblico una maglia con la scritta "Speziale è innocente".
Antonino Speziale, insieme ad un altro ultrà, è stato condannato in via definitiva per l'omicidio preterintenzionale di Filippo Raciti, ispettore capo della Polizia di Stato.
"Siamo profondamente turbati dal gesto del calciatore del Cosenza Pietro Arcidiacono, oltre che preoccupati per il messaggio che questa presa di posizione veicola al pubblico del calcio e ai giovani. L’ispettore Capo della Polizia di Stato Filippo Raciti è rimasto ucciso durante un violento scontro, uno di quei momenti provocati da frange violente di persone che, con il calcio e lo sport, non dovrebbero avere nulla a che fare. La violenza ingiustificata per cui un Ispettore di Polizia ha offerto la sua vita, ancora oggi rappresenta per le famiglie delle Vittime del Dovere una grande sconfitta sociale.
Apprezziamo la decisione del Cosenza Calcio di sospendere il calciatore, ma chiediamo anche alla Federazione italiana Gioco Calcio di intervenire, nei confronti sia di Arcidiacono sia delle società calcistiche, per quanto concerne la redazione di nuovi regolamenti che stigmatizzino tali comportamenti. Il mondo dello sport così vicino ai ragazzi, così aperto ad un vasto pubblico, ha il dovere morale di trasmettere valori positivi. È necessario mettere in condizione tutte le società sportive di allontanare ultras e violenti dai club, definitivamente, così come pure punire severamente ogni atleta che scelga di giustificare le loro azioni.
L’Associazione manifesta vicinanza e sostegno a Marisa Grasso, vedova Raciti, e ai suoi figli in questo momento in cui si rinnova in modo sconsiderato il loro grande dolore”.
Emanuela Piantadosi
Presidente Associazione Vittime del Dovere
Biografia dell'Ispettore della Polizia di Stato Filippo Raciti:
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