Da anni l'Associazione Vittime del Dovere si batte perché la distinzione ingiusta e incoerente tra vittime in ragione del carnefice sia definitivamente abbandonata.
La categoria originaria delle "vittime del dovere" (Regio Decreto Legge 261/1921) è stata prima affiancata (Legge 466/1980) dalla categoria delle "vittime del terrorismo" e delle "vittime della criminalità organizzata" per poi essere sorpassata in termini di tutela (Legge 206/20014) fino a giungere al processo inverso, di progressiva estensione dei particolari benefici riconosciuti alle altre categorie.
In uno Stato di diritto è imprescindibile che i rappresentanti delle Istituzioni, che sacrificano le loro vite e la loro integrità per il bene della collettività, vengano adeguatamente tutelati.
Negli anni si sono succeduti interventi limitati e parziali di equiparazione che hanno causato differenze tra Vittime, creando gruppi e sottogruppi, e difficoltà applicative che, di fatto, rendono difficile l'effettiva fruizione dei benefici riconosciuti.
Con la presentazione dei disegni di legge cerchiamo di porre un ulteriore tassello sul lungo percorso intrapreso dall'Associazione.
Le proposte di legge da noi richieste, presentate e che si sono succedute negli anni hanno lo scopo di definire la completa equiparazione tra Vittime, dopo oltre dieci anni dalla promessa di "progressiva" equiparazione sancita nella Legge 266 del 2005.
RICHIESTA DI QUANTIFICAZIONE DEGLI ONERI DERIVANTI, PER SINGOLA VOCE DI SPESA PER LA COMPLETA EQUIPARAZIONE
Cari Amici,
come già comunicato in precedenza, il Sen. Aldo Di Biagio, sollecitato dalla nostra Associazione, si è fatto parte attiva nel promuovere con vigore la ripresa del processo di equiparazione tra le varie tipologie di Vittime e, quale ultimo atto di questa estenuante battaglia, ha presentato in data 26 novembre 2014 un’interrogazione a risposta orale volta ad ottenere una quantificazione, per singola voce, degli oneri derivanti dalla completa equiparazione.
Il Senatore ha ricordato che l'estensione alle Vittime del Dovere, nonché ai loro equiparati e familiari, dei benefici già previsti per le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata “rappresenta un atto doveroso, che esprime anche il più alto senso del valore riconosciuto dallo Stato al sacrificio prestato per l'intera collettività” e che “alle problematiche di natura finanziaria si aggiunge l'enorme frammentarietà normativa sulla materia, evidenziata dai lavori del tavolo tecnico, che richiederebbe una definitiva armonizzazione, finalizzata ad evitare che, ad ogni doveroso intervento nei confronti delle vittime del terrorismo, si riproponga la spiacevole e ingiustificabile situazione per cui le vittime del dovere si trovano un passo indietro”.
Ci permettiamo di ricordarVi che il Senatore Di Biagio già nel febbraio di quest’anno aveva presentato un’interrogazione parlamentare volta ad ottenere chiarimenti sul processo di graduale equiparazione ormai fermo dal 2007.
L’interrogazione era prevista all’ordine del giorno della IV Commissione Permanente (Difesa) a cui è seguita, solo dopo molte sollecitazioni, una risposta parziale e non soddisfacente.
Il Senatore pertanto non si è arreso e ha presentato la nuova interrogazione a risposta orale affermando che "Continua l'impegno per l'equiparazione, a fianco dell'Associazione Vittime del Dovere e di tutti i soggetti che da anni sollecitano un riscontro attento e fattivo. Perché su questi temi il giusto riconoscimento viene prima di qualsiasi conto economico".
Nel rinnovare il nostro più sentito ringraziamento al Senatore Aldo Di Biagio, che ci sta sostenendo instancabilmente in questa lunga battaglia, confidiamo che una tale ingiustificata discriminazione tra i Servitori dello Stato, che hanno donato la propria vita e la propria integrità fisica per i più alti ideali della Repubblica, venga definitivamente annullata.
Emanuela Piantadosi
Presidente Associazione Vittime del Dovere
Il Senatore Aldo Di Biagio parla dell'impegno a fianco dell'Associazione. Clicca QUI per collegarti alla pagina Facebook ufficiale.
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