Da anni l'Associazione Vittime del Dovere si batte perché la distinzione ingiusta e incoerente tra vittime in ragione del carnefice sia definitivamente abbandonata.
La categoria originaria delle "vittime del dovere" (Regio Decreto Legge 261/1921) è stata prima affiancata (Legge 466/1980) dalla categoria delle "vittime del terrorismo" e delle "vittime della criminalità organizzata" per poi essere sorpassata in termini di tutela (Legge 206/20014) fino a giungere al processo inverso, di progressiva estensione dei particolari benefici riconosciuti alle altre categorie.
In uno Stato di diritto è imprescindibile che i rappresentanti delle Istituzioni, che sacrificano le loro vite e la loro integrità per il bene della collettività, vengano adeguatamente tutelati.
Negli anni si sono succeduti interventi limitati e parziali di equiparazione che hanno causato differenze tra Vittime, creando gruppi e sottogruppi, e difficoltà applicative che, di fatto, rendono difficile l'effettiva fruizione dei benefici riconosciuti.
Con la presentazione dei disegni di legge cerchiamo di porre un ulteriore tassello sul lungo percorso intrapreso dall'Associazione.
Le proposte di legge da noi richieste, presentate e che si sono succedute negli anni hanno lo scopo di definire la completa equiparazione tra Vittime, dopo oltre dieci anni dalla promessa di "progressiva" equiparazione sancita nella Legge 266 del 2005.
L'Associazione Vittime del Dovere, esprime vivo compiacimento alla notizia che, nella seduta serale della Camera di venerdì 14 dicembre 2007, l'Assemblea ha approvato il maxiemendamento alla legge finanziaria 2008 con importanti novità per le Vittime del Dovere e della Criminalità Organizzata.
Dopo la recente approvazione della Legge 29 novembre 2007, n. 222, avvenuta poche settimane fa, questo ulteriore importante passaggio istituzionale ci conforta e testimonia ancora una volta l'attenzione del Governo per le istanze delle nostre famiglie e delle nostre vittime.
La giusta considerazione dello Stato verso i propri figli migliori, da tempo rivendicata dalle Vittime attraverso la nostra Associazione, ha richiesto, per concretizzarsi, un notevole lavoro e grande sensibilità da parte delle Istituzioni.
In questo senso è sincera la nostra gratitudine verso tutti quelli che a vari livelli, nel Governo e nel Parlamento, ci hanno aiutato ed ascoltato nei mesi scorsi, durante la preparazione degli articoli e degli emendamenti, che ci riguardano.
Il dialogo costruttivo instaurato in questi mesi con la Presidenza del Consiglio, ci rende fiduciosi, che il lavoro intrapreso proseguirà per la definizione della problematica ancora aperta, relativa alla totale equiparazione tra Vittime, che dovrà essere raggiunta definitivamente il prossimo anno.
Attendiamo con fiducia il passaggio conclusivo della Legge Finanziaria in Senato per vedere finalmente compiersi un importante passo per le Vittime del Dovere e della Criminalità Organizzata e coltiviamo la speranza, che tutte le forze politiche condividano l'obbligo morale, derivante dal sacrificio dei nostri cari e contribuiscano alla volontà di ripristino dei valori di uguaglianza e giustizia nei nostri confronti.
Emanuela Piantadosi
Presidente Associazione Vittime del Dovere
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