Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
Equiparazione Vittime

Da anni l'Associazione Vittime del Dovere si batte perché la distinzione ingiusta e incoerente tra vittime in ragione del carnefice sia definitivamente abbandonata.
La categoria originaria delle "vittime del dovere" (Regio Decreto Legge 261/1921) è stata prima affiancata (Legge 466/1980) dalla categoria delle "vittime del terrorismo" e delle "vittime della criminalità organizzata" per poi essere sorpassata in termini di tutela (Legge 206/20014) fino a giungere al processo inverso, di progressiva estensione dei particolari benefici riconosciuti alle altre categorie.
In uno Stato di diritto è imprescindibile che i rappresentanti delle Istituzioni, che sacrificano le loro vite e la loro integrità per il bene della collettività, vengano adeguatamente tutelati.
Negli anni si sono succeduti interventi limitati e parziali di equiparazione che hanno causato differenze tra Vittime, creando gruppi e sottogruppi, e difficoltà applicative che, di fatto, rendono difficile l'effettiva fruizione dei benefici riconosciuti.
Con la presentazione dei disegni di legge cerchiamo di porre un ulteriore tassello sul lungo percorso intrapreso dall'Associazione.
Le proposte di legge da noi richieste, presentate e che si sono succedute negli anni hanno lo scopo di definire la completa equiparazione tra Vittime, dopo oltre dieci anni dalla promessa di "progressiva" equiparazione sancita nella Legge 266 del 2005.

17 MAGGIO 2017
PROPOSTE EMENDATIVE DISCUSSE PRESSO LA COMMISSIONE BILANCIO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Cari Soci,

La presente per tenervi aggiornati in merito all’attività parlamentare svolta dall’Associazione.

Grazie all’iniziativa dell’On. Paolo Tancredi, che ringraziamo sentitamente per il sostegno, sono stati depositati presso la Camera dei Deputati, nel corso dell’esame del DL 50/2017 “Disposizioni urgenti in materia finanziaria iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo” - C. 4444 - due emendamenti in favore delle vittime del dovere e nello specifico in materia di:

  • adeguamento dell’assegno vitalizio in favore delle vittime del dovere e della criminalità organizzata;
  • l’istituzione il 2 giugno della Giornata nazionale in memoria delle vittime del dovere.

Abbiamo ritenuto opportuno presentare nuovamente l’emendamento relativo all’adeguamento dell’assegno vitalizio, seppure la Corte di Cassazione, come a Voi noto, con la Sentenza 7761/2017 abbia definitivamente affermato il principio di diritto secondo cui l’ammontare dell’assegno vitalizio mensile è uguale a quello dell’analogo assegno attribuibile alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, poiché consideriamo prudenziale reperire comunque ulteriori risorse economiche per rendere tempestivo ed improcrastinabile l’aggiornamento del beneficio.

Purtroppo nel corso della Seduta dello scorso 15 maggio 2017 dette proposte sono state dichiarate inammissibili per “estraneità di materia”.
Da quanto emerso dal resoconto (vedi allegato) “la presidenza ha ritenuto di adottare, sulla base di quanto già avvenuto in passato in occasione dell’esame da parte della Camera di analoghi decreti-legge (si veda al riguardo la seduta della Giunta del Regolamento del 13 marzo 2007), un criterio di ordine finalistico per la valutazione di ammissibilità degli emendamenti, attribuendo un particolare rilievo alla coerenza delle finalità perseguite dalle proposte emendative con quelle del decreto legge, e in particolare quella del miglioramento dei saldi, ivi comprese le misure che comportano un aumento delle entrate, anche per effetto dell’emersione di base imponibile, ovvero che introducono misure volte al controllo e alla razionalizzazione della spesa, nonché le misure che incentivano la ripresa economica.”

Il Senatore Aldo di Biagio, in ogni caso, ci ha rassicurati in merito al Suo impegno volto a proporre le tematiche in oggetto, anche presso il Senato della Repubblica.

Siamo certi che, un passo alla volta, continueremo a dare concretezza alle nostre istanze.

Cordiali saluti

Emanuela Piantadosi

Si allegano i testi degli emendamenti citati: n. 53.036 e 53.037

 

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