Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
Equiparazione Vittime

Da anni l'Associazione Vittime del Dovere si batte perché la distinzione ingiusta e incoerente tra vittime in ragione del carnefice sia definitivamente abbandonata.
La categoria originaria delle "vittime del dovere" (Regio Decreto Legge 261/1921) è stata prima affiancata (Legge 466/1980) dalla categoria delle "vittime del terrorismo" e delle "vittime della criminalità organizzata" per poi essere sorpassata in termini di tutela (Legge 206/20014) fino a giungere al processo inverso, di progressiva estensione dei particolari benefici riconosciuti alle altre categorie.
In uno Stato di diritto è imprescindibile che i rappresentanti delle Istituzioni, che sacrificano le loro vite e la loro integrità per il bene della collettività, vengano adeguatamente tutelati.
Negli anni si sono succeduti interventi limitati e parziali di equiparazione che hanno causato differenze tra Vittime, creando gruppi e sottogruppi, e difficoltà applicative che, di fatto, rendono difficile l'effettiva fruizione dei benefici riconosciuti.
Con la presentazione dei disegni di legge cerchiamo di porre un ulteriore tassello sul lungo percorso intrapreso dall'Associazione.
Le proposte di legge da noi richieste, presentate e che si sono succedute negli anni hanno lo scopo di definire la completa equiparazione tra Vittime, dopo oltre dieci anni dalla promessa di "progressiva" equiparazione sancita nella Legge 266 del 2005.

08 APRILE 2020
Comunicato stampa: Chiediamo al Governo di inserire nel Maxiemendamento al Decreto Legge “Cura Italia” provvedimenti concreti per tutelare le famiglie delle Vittime del Dovere colpite da Covid-19

L’Associazione Vittime del Dovere, come già annunciato con comunicato del 19 marzo u.s., ha chiesto al Governo di prestare particolare attenzione affinchè vengano garantite adeguate tutele alle famiglie dei tantissimi operatori colpiti da Covid – 19 che si sono sacrificati per il bene del nostro Paese.

Si fa riferimento al comparto pubblico medico-sanitario, a cui si affiancano con immutato spirito di abnegazione tutti i rappresentanti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate che stanno fornendo assistenza con strutture, mezzi e personale, nonchè di tutte quelle categorie che forniscono un servizio pubblico essenziale.

Moltissimi operatori stanno compiendo uno sforzo enorme per contenere e contrastare la pandemia che ha travolto la nostra Nazione e consideriamo assolutamente opportuna una proposta intesa ad estendere i benefìci previsti per le Vittime del Dovere al personale che sia deceduto o abbia subìto invalidità permanente non inferiore al cinquanta per cento per avere contratto il COVID-19 in attività di servizio. L’Associazione, infatti, si è premurata di far pervenire al Governo e a tutti i Ministeri coinvolti, una proposta volta ad includere nella categoria già normata la specifica ipotesi collegata all’emergenza sanitaria determinata da Covid- 19, nonché ad evitare una doppia forma di indennizzo, ponendo il divieto di cumulo con altre provvidenza pubbliche.

Inoltre l’Associazione ha prospettato la necessità di prevedere l’adeguamento dell’assegno vitalizio di cui alla legge 407/98, poiché, ove non si provvedesse a tale contestuale misura, non solo le Vittime già riconosciute dalla precedente normativa, ma coloro che dovrebbero rientrare con le nuove forme di tutela, sarebbero obbligati a rivolgersi agli organi giudiziari per ottenere l'accertamento di tale diritto che anche la Cassazione a Sezioni Unite ha considerato legittimo.

Particolare attenzione è stata poi posta alla richiesta di stabilire un’adeguata integrazione a quello che è l’attuale fondo destinato alle Vittime del Dovere, su cui dovrebbero gravare i nuovi riconoscimenti.
E’ infatti necessario l’incremento del fondo destinato alle tutele dei familiari di quanti stanno offrendo in queste settimane la propria vita per dare soccorso e aiutare gli altri.

Riteniamo prioritaria la necessità di un concreto intervento in un momento storico in cui il sacrificio in termini di vite umane è enorme, con la speranza che questa nostra istanza di giustizia venga ascoltata.

Siamo consci del fatto che il Governo abbia deciso di porre la questione di fiducia domani, giovedì 9 aprile, nell'Aula del Senato sul decreto legge Cura Italia e speriamo che in tale sede prenda adeguati provvedimenti per la tutela delle vittime di questa dolorosa emergenza sanitaria.

ASSOCIAZIONE VITTIME DEL DOVERE

Tutti i dati contenuti all'interno di questo sito sono di libera consultazione e citazione, è comunque obbligatoria la menzione della fonte in caso di utilizzo. Qualora si pubblichi il contenuto di questo sito, a qualsiasi titolo, senza averne correttamente citata la fonte i proprietari si riserveranno di agire attraverso le autorità competenti.