Da anni l'Associazione Vittime del Dovere si batte perché la distinzione ingiusta e incoerente tra vittime in ragione del carnefice sia definitivamente abbandonata.
La categoria originaria delle "vittime del dovere" (Regio Decreto Legge 261/1921) è stata prima affiancata (Legge 466/1980) dalla categoria delle "vittime del terrorismo" e delle "vittime della criminalità organizzata" per poi essere sorpassata in termini di tutela (Legge 206/20014) fino a giungere al processo inverso, di progressiva estensione dei particolari benefici riconosciuti alle altre categorie.
In uno Stato di diritto è imprescindibile che i rappresentanti delle Istituzioni, che sacrificano le loro vite e la loro integrità per il bene della collettività, vengano adeguatamente tutelati.
Negli anni si sono succeduti interventi limitati e parziali di equiparazione che hanno causato differenze tra Vittime, creando gruppi e sottogruppi, e difficoltà applicative che, di fatto, rendono difficile l'effettiva fruizione dei benefici riconosciuti.
Con la presentazione dei disegni di legge cerchiamo di porre un ulteriore tassello sul lungo percorso intrapreso dall'Associazione.
Le proposte di legge da noi richieste, presentate e che si sono succedute negli anni hanno lo scopo di definire la completa equiparazione tra Vittime, dopo oltre dieci anni dalla promessa di "progressiva" equiparazione sancita nella Legge 266 del 2005.
Camera: De Corato (FdI), pdl per le vittime del dovere (ANSA) - ROMA, 18 NOV - «Nei giorni scorsi ho presentato una proposta di Legge che intende eliminare l'ingiusta sperequazione ancora esistente, in termini di tutela assistenziale e previdenziale, tra coloro che hanno sacrificato la propria vita o la propria integrità fisica, come servitori dello Stato e le vittime del terrorismo". Ad annunciarlo è il parlamentare di Fratelli d'Italia Antonio De Corato. "L'Associazione di volontariato vittime del dovere, che ringrazio personalmente, dopo aver svolto un costante lavoro di sensibilizzazione, si è fatta carico di raccogliere tutte le istanze avanzate da vedove, orfani, invalidi e genitori di coloro i quali hanno sacrificato la loro vita per garantire le libertà dello Stato democratico. L'Associazione che opera dal 2007 ed è un'organizzazione apartitica e senza fini di lucro, attiva su tutto il territorio nazionale, ha come obiettivo la solidarietà sociale". "La proposta di legge firmata anche dal capogrupo Tommaso Foti prevede che vi sia l'estensione alle vittime deldovere dei benefici riconosciuti a quelle del terrorismo ai sensi della legge 3 agosto 2004, n. 206". "L'obiettivo - conclude De Corato - è quello di rivisitare la materia perché vi è la necessità di porre in essere un atto doveroso di giustizia sociale per quanti hanno subito conseguenze drammatiche in nome e per il bene del nostro Paese. Dobbiamo assicurare a questi eroi moderni, che in caso di sacrificio, loro e le loro famiglie non saranno mai dimenticati". (ANSA).
Tratto da ANSA
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