Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
Eventi
25 OTTOBRE 2015
Ponte San Pietro - 60° anniversario di fondazione della A.N.C. – Sez. di Ponte San Pietro (BG) e l’intitolazione del Largo Mar.Magg. dei Carabinieri M.A. V.M. Giorgio Di Pietro

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Domenica 25 ottobre, in occasione del 60° anniversario di fondazione della Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Ponte San Pietro  (BG), “V.Brig. Salvo D’Acquisto M.O.V.M.”, a Ponte San Pietro, si terrà l’inaugurazione al monumento dei caduti dell’Arma dei Carabinieri e l’intitolazione del Largo Mar.Magg. dei Carabinieri M.A.V.M.  Giorgio Di Pietro.

Madrina della cerimonia sarà la sig.ra Irene ved. Di Pietro. Alla manifestazione sarà presente anche Emanuela Piantadosi, presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, di cui la ved. Di Pietro è socia fondatrice.

Programma:

  • ore   9.00  ritrovo presso piazza Libertà, sede del Comune di Ponte San Pietro
  • ore 10.00  deposizione della corona al Monumento dei caduti. Corteo accompagnato dalla Fanfara del 3° Btg. Carabinieri Lombardia, per le vie Moioli e Roma, verso la chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo
  • ore 10.30  Santa Messa officiata da Sua Eccellenza Arcivescovo Monsignor Gaetano Bonicelli, celebrata con il Parroco Rev. Don Luigi Paris
  • ore 11.30  ricomposizione corteo percorrendo via Roma e via Garibaldi
  • ore 11.45  alzabandiera, inaugurazione e benedizione del Monumento dei caduti dei Carabinieri, deposizione corona. A seguire intitolazione del Largo Mar.Magg. dei Carabinieri M.A.V.M. Girogio Di Pietro e deposizione corona presso la targa commemorativa.
  • ore 12.00   Autorità
  • ore 13.00   pranzo presso “Palazzo Giannina”, via Rota 9, Almenno San Bartolomeo (BG)

Discorso del Presidente dell'Associazione Vittime del Dovere Emanuela Piantadosi

 

Buongiorno desidero rivolgere un sentito saluto alla autorità, all’Associazione Nazionale Carabinieri sez. di Ponte San Pietro che celebra il 60°anniversario e a tutti presenti che con la loro partecipazione manifestano stima e affetto alla famiglia del Maresciallo dei Carabinieri Giorgio Di Pietro.

 

 

 

 

 

In questa giornata così significativa per la comunità locale è per me motivo di orgoglio rappresentare l’Associazione Vittime del Dovere, in qualità presidente e di orfana del Maresciallo dei Carabinieri Stefano Piantadosi.

E dedico un affettuoso pensiero ai congiunti di Giorgio, perché condivido in prima persona i sentimenti di commozione che animano noi familiari in queste particolari occasioni.

Ho imparato a conoscere Il Maresciallo Giorgio di Pietro attraverso i racconti della moglie  Irene, una cara amica  che ho conosciuto nel 2004. Un amore bellissimo il loro, animato dalla condivisione degli stessi valori di giustizia, legalità e altruismo.

Un amore finito presto, troppo presto per mano di persone senza scrupoli che hanno spezzato la giovane vita di un valido sottufficiale dell’Arma che anche quel 14/5/1984 poco prima di essere ferito gravemente, avendo inteso la gravità della situazione, cercò, con uno slancio di generosità paterna, di mettere al riparo il collega più giovane.

Quell’evento doloroso che ha stravolto la vita della famiglia di Irene, Piermario e Roberto è stato il motivo per cui Irene ed io ci siamo conosciute e nel 2007 abbiamo fondato insieme l’Associazione Vittime del Dovere una onlus a carattere nazionale che conta più di 500 famiglie di appartenenti alle forze dell’ordine, forze armate e magistratura uccisi o rimasti invalidi perché vittime della criminalità comune, del terrorismo, o della criminalità organizzata.

Le lunghe chiacchierate fatte al telefono infatti, avevano fatto emergere in noi la consapevolezza che fosse necessario valorizzare il sacrificio dei nostri familiari,  inspiegabilmente discriminati da quello Stesso stato che avevano servito fino alla morte. Era ed è, in parte ancora attualmente, la tipologia dell’assassino che determina la maggiore o minore considerazione da attribuire alla vittima. Per noi assolutamente inaccettabile!

La caparbietà di Irene mi convinse a lottare per non subire quell’aberrante sperequazione ed insieme nel corso degli anni abbiamo portato avanti tante battaglie che hanno consentito di fornire aiuto concreto alle numerose famiglie che hanno perso un  marito, un figlio, un padre, mentre svolgeva il suo lavoro al servizio degli altri.

Oggi ricordare il Maresciallo Di Pietro dedicandogli un largo laddove fu ucciso è un modo importante per trasmettere alle nuove generazioni modelli di vita significativi.

A tale proposito vorrei rivolgere un pensiero a Piermario e Roberto che sono cresciuti nel ricordo di un padre esemplare, impegnandosi seriamente negli studi e nella vita lavorativa e ottenendo grandi risultati. Essi hanno voluto entrambi chiamare i propri figli maschi Giorgio. Ecco questi due piccoli che oggi con stupore e gioia hanno ascoltato le note della fanfara dei carabinieri rappresentano quelle nuove generazioni che dovranno fare tesoro dei valori di chi si è sacrificato e chi ogni giorno lavora per garantire la sicurezza alla collettività.

Il motto della nostra associazione è infatti “Chi dona la vita per gli altri resta per sempre” e Giorgio Di Pietro rimarrà per sempre.

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