Il 29 luglio, a Palermo, si è tenuta la cerimonia di commemorazione per il 35° anniversario della strage di via Pipitone in cui furono uccisi il giudice Rocco Chinnici, il maresciallo Mario Trapassi, l'appuntato Salvatore Bartolotta e Stefano Li Sacchi.
Alla presenza del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri in via Pipitone Federico, luogo dell'eccidio, è stata deposta una corona d’alloro per ricordare il giudice, gli uomini della scorta e il portiere dello stabile.
Poi la messa nella chiesa di S. Giacomo dei Militari all’interno della Caserma “C.A. Dalla Chiesa”, sede del Comando Legione Carabinieri Sicilia.
Rocco Chinnici fu ucciso il 29 luglio 1983 con una Fiat 126 verde imbottita con 75 kg di esplosivo parcheggiata davanti alla sua abitazione in via Pipitone Federico a Palermo, all'età di cinquantotto anni. Ad azionare il detonatore che provocò l'esplosione fu il sicario della mafia Antonino Madonia. Accanto al suo corpo giacevano altre tre vittime raggiunte in pieno dall'esplosione: il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l'appuntato Salvatore Bartolotta, componenti della scorta del magistrato, e il portiere dello stabile di via Pipitone Federico, Stefano Li Sacchi. L'unico superstite fu Giovanni Paparcuri, l'autista. Ad accorrere fra i primi furono due dei suoi figli, ancora ragazzi.
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