Discorso dell’intitolazione “associazione naz. Carabinieri di Triggiano"
Autorità religiose civili e militari, oggi è un onore per me essere qui e partecipare a questa cerimonia dove i colleghi in pensione di Triggiano hanno voluto intitolare questa sezione ad un Carabiniere in vita. E’ inusuale perchè le intitolazioni di norma sono solo per le persone decedute in atti eroici e quasi mai per quelli in vita e ancor di più perché è la prima volta che viene intitolata ad una croce d’onore .
In questo momento il mio pensiero va ai miei colleghi che purtroppo sono deceduti in quel triste giorno e che spero siano nella memoria e nel cuore di tutti.
Io non mi sono mai sentito un eroe ma solo un carabiniere che ha messo sempre la propria persona a totale dedizione dell’arma dei Carabinieri e dello stato, sacrificando la vita affettiva e familiare per aiutare gli altri.
Se i colleghi di triggiano hanno voluto questa intitolazione è perché mi hanno conosciuto quando ero in servizio apprezzando la mia serietà e l’attaccamento al lavoro.
Queste peculiarità le ho portate ovunque sono stato inviato in servizio sia in italia che all’estero.
Ho sempre lavorato senza mai chiedere niente aiutando sempre i colleghi nel lavoro e sempre ho cercato di avvantaggiare gli altri con il mio operato.
Questo mio modo di fare è stato ripagato nel tempo dai colleghi che, nel brutto periodo dopo l’attentato, mi hanno circondato d’affetto e non mi hanno lasciato mai solo, li ho ritrovati al mio risveglio dal coma in germania e poi al celio a roma dove tutti volevano fare i turni per assistermi senza mai lasciarmi un attimo da solo.
Nel 2005 ho dovuto lasciare l’amata arma dei carabinieri in servizio e mi sono avvicinato a quella in congedo e come ero uso fare prima cosi faccio adesso.
Mi sono dato a totale disposizione dei colleghi di bisceglie, i quali mi hanno voluto dare l’incarico di segretario, e cerco di fare del mio meglio insieme al presidente della sezione il maresciallo Egisto Taino per essere vicini ai colleghi in congedo e collaborando con reciproca stima con i colleghi in servizio.
Vorrei ringraziare il presidente nazionale il sig. Generale Michele Colavito e anche il nostro ispettore regionale il sig.Generale Giancarlo Tamborrino che hanno concordato nel voler Intitolare alla mia persona la locale sezione.
E rivolgo un ringraziamento al comandante della regione Carabinieri puglia il sig. Generale Giuseppe Rositani, che mi è sempre vicino e che oggi purtroppo per impegni istituzionali non è presente, ma mi ha fatto una telefonata di congratulazione.
Ringrazio tutte le autorita religiose, civili e militari, le Associazioni e le persone intervenute alla cerimonia. Un ringraziamento anche ai rappresentanti dell’associazione Vittime del Dovere che oggi sono qui presenti con una delegazione.
Al presidente di sezione e ai soci tutti porgo un augurio di buon inizio.
INAUGURAZIONE SEDE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI INTITOLATA ALL'APPUNTATO SCELTO ANTONIO ALTAVILLA
Desidero rivolgere un caloroso e grato saluto a tutti voi convenuti per l’inaugurazione della nuova sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri intitolata all’Appuntato Scelto Antonio Altavilla.
E’ un immenso piacere aver appreso di questa iniziativa in favore di una Vittima del Dovere ed è con gioia che rivolgo un affettuoso saluto da parte dell’Associazione Vittime del Dovere e del Ministero della Difesa, in qualità di suo rappresentante e referente, ad Antonio Altavilla, ai suoi familiari, alle autorità e a voi tutti presenti.
Anch’io sono una Vittima del Dovere-Grande Invalido di Guerra, ufficiale pilota ed istruttore di volo di elicottero dell’Esercito Italiano e dedicare questa struttura ad una Vittima del Dovere, penso che sia un gesto di grande rilevanza per la nostra Nazione, per il debito che tutti i cittadini hanno verso chi ha messo a disposizione la propria vita per gli altri e per il futuro dei nostri giovani.
Infatti è necessario far capire soprattutto alle nuove generazioni, che lo Stato è vicino a chi quotidianamente lavora e rischia la vita per affermare lo Stato di Diritto.
L’Associazione Vittime del Dovere con sede in Monza, unisce vedove, orfani e feriti; si prefigge di rendere onore e preservare la memoria dei caduti in servizio di tutte le Forze dell'Ordine, ossia di coloro che, vittime di azioni criminose, feriti o caduti in operazioni di soccorso o di ordine pubblico, hanno sacrificato la loro vita, per servire lo Stato.
Per questo una delle più onerose, ma più importanti attività dell’Associazione è quella di sensibilizzare costantemente gli organi dello Stato, a partire dai massimi vertici fino alle singole Amministrazioni Comunali, affinché ci aiutino a mantenere vivo il ricordo delle Vittime del Dovere e ad alimentare il rispetto per chi attualmente presta servizio tra le Forze dell’Ordine e le Forze Armate.
Crediamo che sia importante portare avanti iniziative per perpetrare la memoria di questi uomini:
- dedicando loro Piazze, Vie o edifici pubblici ;
- promuovendo attività sportive, sociali e cultuali, che rappresentino per la comunità l’occasione per parlare di giustizia e di quei valori positivi, in cui essi credevano;
- proponendo e premiando tesi di laurea aventi come argomento temi legati alle Vittime del Dovere;
- realizzando pubblicazioni o mostre dedicate a coloro, che sono stati uccisi o feriti proprio perché rappresentavano le istituzioni;
- portando nelle scuole questa tematica, affinché i nostri giovani possano trovare, anche in questi esempi, i principi di legalità ed onestà a cui riferirsi.
Ricordiamo che tra le Vittime del Dovere, molti sono stati decorati con medaglie d’oro al valor militare o civile, quindi con il massimo riconoscimento attribuito dallo Stato italiano.
Un chiaro esempio di questa disinteressata abnegazione è oggi qui degnamente e giustamente rappresentata e celebrata dal nostro Antonio Altavilla.
Grazie ancora a voi tutti
Maggiore Pilota dell’Esercito Italiano
Carlo Calcagni
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