Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
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05 GIUGNO 2008
194° Anniversario della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri

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Roma 5 giugno 2008

194° Anniversario della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri

Il 5 giugno 2008 si è svolta a Roma a Piazza di Siena la cerimonia del 194° Anniversario della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi, del Ministro della Difesa On. Avv. Ignazio La Russa, del Ministro dell’Interno Avv. Roberto Maroni, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Vincenzo Camporini,del Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Gianfrancesco Siazzu e di numerosi rappresentanti del Parlamento, del Governo, del Corpo Diplomatico, dell'Arma in servizio ed in congedo, delle massime Autorità civili, religiose e militari.
La cerimonia è stata inizialmente allietata della Banda dell'Arma dei Carabinieri. Successivamente si sono schieramento i battaglioni.
Sono poi stati resi gli onori al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha passato in rassegna i reparti e preso successivamente posto sul palco d'onore.
Il Presidente durante la mattina aveva fatto pervenire un messaggio al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Gianfrancesco Siazzu nel quale ha soprattutto voluto ricordare i militari caduti nell'adempimento del dovere i quali...
“...hanno perso la vita per il rispetto della legge contro ogni forma di sopraffazione e di violenza. La loro memoria contribuisce a rinsaldare e diffondere i valori di liberta' e democrazia fondamento della nostra Carta Costituzionale. La storia e le tradizioni dell'Arma, da sempre attenta nel suo radicamento sul territorio alla centralita' della persona, alla tutela della sicurezza di ogni cittadino, all'ordinato sviluppo della collettivita' ed alla promozione della pacifica convivenza civile, dimostrano infaticabile impegno per una società piu' giusta e solidale e costituiscono eredità preziosa, fonte di insegnamento per le nuove generazioni. Consapevole della quotidiana e meritoria opera svolta dai Carabinieri, il Paese si stringe oggi con affetto intorno all'Arma, che riconosce come Istituzione, immancabilmente presente e vicina, al servizio della popolazione nelle grandi città, nei centri minori, nelle campagne: Istituzione rappresentata dalle emblematiche figure del Maresciallo comandante di Stazione e del Carabiniere di quartiere.
Il modello di efficienza organizzativa dell'Arma dei Carabinieri ha ormai travalicato i confini nazionali, riscuotendo l'apprezzamento della comunita' internazionale, con la qualificata partecipazione a numerose missioni di sostegno della pace in aree drammaticamente provate da tensioni e conflitti, nel quadro del più ampio impegno delle Forze Armate italiane per la sicurezza e lo sviluppo ed in contesti multinazionali e multidiscisciplinari linari di notevole complessità. L'Italia guarda con fiducia ed ammirazione all'Arma, rassicurata dalla certezza di poter contare sulla sua dedizione e determinazione nell'affrontare le emergenze del XXI secolo: dal terrorismo al crimine organizzato, dalla lotta alla droga alla salvaguardia dell'ambiente, del patrimonio culturale e della salute pubblica, dall'imprescindibile sicurezza sui luoghi di lavoro alle calamità naturali.
Durante la cerimonia è intervenuto il Ministro della Difesa, On. Avv. Ignazio La Russa, che dopo i saluti ha voluto rendere omaggio al Tricoloe...
"...simbolo della Patria, Bandiera sempre onorata dai Carabinieri del passato e del presente e che, certamente, anche in futuro sarà difesa dai Carabinieri. A quasi due secoli dalla sua fondazione, l'Arma dei Carabinieri è una risorsa insostituibile per il sistema di difesa e sicurezza nazionale e dimostra un'eccezionale vitalità: un'"innovazione riuscita" del 1814, che ancora oggi reputiamo come una delle più "moderne tradizioni" italiane. La tutela dell'ordine e della legalità è, oggi più che mai, segnata dalla diversità e dalla fluidità delle minacce: dalla criminalità diffusa e locale a quella organizzata e transnazionale, al terrorismo internazionale. Si tratta di un mosaico d'indubbia complessità che richiama la continuità tra due ambiti d'intervento - difesa esterna e sicurezza interna - che trovano nell'agire concreto sempre maggiori punti di congiunzione. Questo principio di necessaria coesione è proprio dell'Arma, la quale è in grado di offrire un contributo importante all'intero sistema quale "forza militare di polizia a competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza" [...] Nei Teatri di operazione all'estero i Carabinieri, insieme ai Contingenti delle altre Forze Armate, sono interpreti delle più alte virtù della Nazione: la solidarietà, l'umanità, il rispetto per le culture diverse. L'apprezzamento della Comunità internazionale conferma la grande professionalità e l'indiscusso prestigio dei nostri militari.[...] D'altro canto fondamentale si conferma il tradizionale ruolo dell'Arma nel sistema di sicurezza del Paese, nell'assolvimento delle funzioni di ordine e sicurezza pubblica, accanto alle altre Forze di polizia.[...] Il perno di queste attività sono le oltre 4.600 Stazioni e Tenenze dei Carabinieri, ancora oggi i tasselli più efficaci dell'articolato dispositivo territoriale dell'Arma, capaci di realizzare quel sistema integrato di presidio, conoscenza e attività, che rende concreto il controllo del territorio. I brillanti risultati conseguiti nel 2007 dalle Stazioni Carabinieri ne confermano la vitalità insostituibile per una effettiva risposta dello Stato alle richieste di sicurezza dei cittadini.[...] L'impegno di prevenzione dell'Arma si esprime anche nell'applicazione di nuove formule operative. Oltre 1.500 "Carabinieri di quartiere" svolgono il proprio servizio in tutti i capoluoghi di provincia e in altri 109 centri maggiori, offrendo una presenza vigile e rassicurante mediante il contatto quotidiano con i cittadini. Si tratta di un efficace strumento di "prevenzione avanzata" che mira a soddisfare la domanda di sicurezza nei luoghi dove essa si manifesta maggiormente. Ho personalmente avanzato la proposta di un ampliamento di questa funzione ipotizzando, in concorso con le altre forze dello Stato, servizi di perlustrazione e pattuglia nelle aree in cui più forte è la richiesta di sicurezza e controllo del territorio. [...] L'Arma dei Carabinieri non è solo un fenomeno organizzativo fatto di schemi ordinativi e di dotazioni tecniche, ma è un organismo vitale che funziona - e funziona bene - anche perché tutti i suoi componenti sono convinti dell'utilità sociale del loro operato quotidiano. Sanno di operare per il bene comune, di stare nel giusto a difesa della legalità, della sicurezza e del benessere dei cittadini: in poche parole di essere, insieme con tutte le altre forze dell'ordine, uno dei pilastri su cui si fonda la civile convivenza della nostra Nazione.
Questa visione morale, questo modo di intendere il dovere senza riserve, sostiene l'azione dei Carabinieri, soprattutto nei momenti più difficili: questo rende ancora più grande il sacrificio dei Caduti, davanti al quale oggi tutti ci inchiniamo".
Certamente il momento più commuovente è stato la consegna delle Medaglie d'Oro "alla memoria" ai militari caduti nell'adempimento del proprio dovere.
La prima Medaglia d'Oro al Valor Civile "alla memoria" è stata conferita all'Appuntato Scelto Ciro De Vita che, il 30 aprile 2006 in Lugagnano di Sona (VR), "nel corso di perlustrazione notturna, mentre procedeva al controllo di un'auto, avvedutosi del sopraggiungere di altra vettura a forte velocità, si frapponeva tra il conducente sottoposto a controllo e l'auto in corsa, dalla quale veniva travolto e ucciso. Splendido esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere, spinti fino all'estremo sacrificio".
Medaglia d'Oro al Merito Civile "alla memoria" al Maresciallo Capo Stefano Piantadosi che, il 15 giugno 1980 in Opera (MI), in qualità di "Comandante di Stazione, fermato un pericoloso latitante, durante le fasi del controllo, veniva attinto da un colpo di pistola esploso dal malvivente, decedendo. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere portato fino all'estremo sacrificio".
Medaglia d'Oro al Merito Civile "alla memoria" all'Appuntato Scelto Michelino Vese che, il 14 dicembre 2004 in Bagnolo del Salento (LE), "nel corso di perlustrazione notturna, intercettava alcuni malfattori che avevano appena rubato un autocarro. Fatto segno a violenta e reiterata azione di fuoco, replicava con l'arma in dotazione e proseguiva l'inseguimento, interrotto solo a causa di un gravissimo incidente stradale in cui perdeva la vita. Fulgido esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere, spinto fino all'estremo sacrificio". In quest'ultima circostanza rimaneva gravemente ferito anche il militare autista, Appuntato Scelto Giuseppe Festagallo, decorato con Medaglia d'Oro al Merito Civile.
Medaglia d'Oro al Valore dell'Arma "alla memoria" è stata conferita all'Appuntato Scelto Roberto Sutera che, il 4 luglio 2007, in Roma Torrenova (RM), il quale "nel corso di perlustrazione notturna, unitamente ad altro militare, intercettava un pregiudicato che, a bordo di un furgone, aveva forzato un posto di blocco e, sprezzante del pericolo, ingaggiava protratto inseguimento nel corso del quale perdeva la vita dopo il ribaltamento dell'autovettura di servizio, violentemente speronata. Il malfattore veniva successivamente catturato. Fulgido esempio di elette virtù militari, altissimo senso del dovere e spiccato coraggio, spinti fino all'estremo sacrificio". Per lo stesso episodio è stata di conferita la Medaglia d'Argento al Valore dell'Arma al Carabiniere Francesco Denaro, componente della pattuglia che, nella circostanza, è rimasto ferito.
Medaglia d'Argento al Valore Militare al Carabiniere Daniele Condemi che, il 21 aprile 2006 in Civitavecchia (RM) "libero dal servizio ed in abiti civili, non esitava ad affrontare cinque pericolosi malviventi sorpresi in flagrante rapina ai danni di un istituto di credito. Esposto a violenta azione di fuoco, replicava con l'arma in dotazione, ponendo in fuga i rapinatori - successivamente catturati - e permettendo la liberazione di due ostaggi. Fulgido esempio di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere";
Medaglia d'Oro al Valore Civile al Carabiniere (ora Carabiniere Scelto) Martino Decorato che, il 19 settembre 2006 in Napoli, mentre era "libero dal servizio, non esitava ad affrontare quattro malviventi sorpresi mentre tentavano di rapinare una coppia di passanti. Benché accoltellato ad una gamba, riusciva a trarre in arresto un rapinatore ed a mettere in fuga i complici, tutti successivamente catturati. Fulgido esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere".
Medaglia d'Oro al Valor Civile è stata conferita infine al S.Ten. (ora Ten.) Nicola DI MAGGIO, al Maresciallo Capo Raffaele Martucci, al Maresciallo Giuseppe Caroppa e all'Appuntato Salvatore Davide Arena, che il 31 agosto 2007 in Sant'Antimo (NA), "con eccezionale coraggio e cosciente sprezzo del pericolo, non esitavano ad affrontare due malviventi, di cui uno armato di pistola, autori, pochi istanti prima, dell'omicidio di un pregiudicato appartenente ad opposta fazione camorristica. Pur fatti segno a violenta azione di fuoco, si lanciavano all'inseguimento, riuscendo ad arrestare uno dei malfattori. Chiaro esempio di elette virtù militari e non comune senso del dovere".
Sono stati poi premiati cinque Comandanti di Stazione che si sono particolarmente distinti. Il "premio annuale" è stato assegnato al Luogotenente Giovanni Santoriello, Comandante della Stazione di Torino Pozzo Strada (TO), al Maresciallo Aiutante s.UPS Vittorio La Notte, Comandante della Stazione di Grado (GO), al Luogotenente Mario Petrini, Comandante della Stazione di Cagliari Sant'Avendrace (CA), al Maresciallo Aiutante s.UPS Francesco Mingolla, Comandante della Stazione di Pescara Scalo (PE) ed al Maresciallo Aiutante s.UPS Natale Innocenzo Malagrinò, Comandante della Stazione di Botricello (CZ).
La cerimonia si è conclusa con il suggestivo carosello equestre del Reggimento Carabinieri a Cavallo e la straordinaria rievocazione dell’eroica battaglia di Pastrengo del 30 aprile 1848.

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