Nato il 10 giugno 1950 a Puccianiello, in provincia di Caserta, Antonio Marini presentò la sua domanda per arruolarsi nel corpo della Pubblica Sicurezza felice di poter servire il suo Paese. Inizialmente mandato alla scuola di polizia di Nettuno, venne poi trasferito ad Alessandria dove vi rimase per soli tre mesi. Sopraggiunse infatti il trasferimento a Milano.
Antonio Marino trovò la morte in quello che viene definito il “Giovedì nero di Milano”, una serie di atti criminosi compiuti giovedì 12 aprile 1973 proprio nel capoluogo meneghino da alcuni militanti di gruppi neofascisti e del MSI durante una manifestazione che, dopo essere stata autorizzata, fu all'ultimo momento vietata dalla questura. Quel giorno ci furono gravissimi scontri. Un gruppo di estremisti compì saccheggi e attaccò i reparti di Polizia anche lanciando bombe a mano. Il poliziotto Antonio Marino venne colpito proprio da un ordigno scagliato da alcuni manifestanti.
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