Vice Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Emanuele Reali, deceduto a Caserta il 6 novembre 2018
Il Vice Brigadiere Emanuele Reali, 34 anni, figlio unico, dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza tra Roma e Rieti, si è arruolato nell’Arma dei Carabinieri, anche per la passione per l’Istituzione trasmessagli dallo zio, Appuntato Sc. Q.S. (effettivo alla stazione di Leonessa – RI).
Dopo la scuola e dopo una brevissima permanenza a Roma (Stazione di Roma-Montespaccato), è stato trasferito alla Stazione Carabinieri di Caiazzo dove è rimasto per quattro anni, periodo in cui ha conosciuto l’amore della sua vita, Matilde, e con la quale si è spostato, avendo due splendide figlie, Giorgia, 5 anni, e Paola di 18 mesi.
Essendosi distinto per prontezza operativa, coraggio ed acume investigativo veniva trasferito prima all’Aliquota Radiomobile e successivamente a quella Operativa della Compagnia di Caserta dove si è distinto per il comune acume investigativo, tanto da conquistarsi nel 2015 la promozione al grado di Vice Brigadiere ed ottenere tre encomi per la partecipazione a complesse attività investigative.
Emanuele era un bravo ragazzo, un padre e un marito amorevole, ma soprattutto un carabiniere esemplare. Leale e diretto, si è sempre fatto apprezzare per la caparbietà e la riservatezza, conducendo una vita semplice, all’insegna della famiglia, del lavoro e della sua passione per la caccia.
Il coraggio ha sempre scandito la sua breve vita, spingendolo a mettere a rischio la propria incolumità o assicurare alla giustizia i criminali. Come non ricordare quando, giusto due anni fa, nel rientrare a casa dalla sua famiglia, al termine del servizio, non ha esitato a estrarre unitamente ai Vigili del Fuoco da una macchina in fiamme una persona rimasta incastrata nelle lamiere, riuscendo a trarla in salvo.
Ma è l’umanità che ha sempre contraddistinto Emanuele, il suo essere giusto, sensibile e determinato. Anche lo stesso giorno in cui il suo coraggio lo ha spinto all’estremo sacrificio, Emanuele ha voluto trasmetterci il suo insegnamento.
Era mattina, aveva partecipato all’esecuzione di alcune ordinanze di custodia cautelare per furto, quando non ha esitato a rincorrere una banda di ladri in un condominio di Caserta. Uno dei malfattori, nel tentativo di scappare, si è ferito ad una gamba e per il dolore è svenuto. Emanuele, senza mai fermarsi è corso verso di lui, sollecitando tutti i presenti ad aiutarlo a soccorrerlo al grido di “Sarà pure un criminale … ma è sempre un essere umano…è nostro dovere aiutarlo!”.
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