Con una presentazione di Nando dalla Chiesa e la prefazione di Paolo Siani
«Più la grande storia opera con la forza delle sue gerarchie come una impietosa piallatrice di esistenze e di grumi di affetti e di valori, più rispuntano dagli angoli sperduti dei decenni passati microstorie che sollecitano, indignano, interrogano, muovono alla compassione».
Dalla presentazione di Nando dalla Chiesa
SINOSSI
Una Campania inquieta e violenta. Questo libro ne racconta la storia contemporanea attraverso gli occhi e la memoria di chi ne è stato travolto: giornalisti, magistrati, poliziotti, guardie carcerarie e semplici cittadini, prima vittime di fatti tragici, poi infangati o dimenticati. Storie di vittime innocenti della camorra, del terrorismo, del dovere. Storie di uomini coraggiosi. Di familiari lasciati soli che ne hanno raccolto il testimone trasformando il dolore in impegno civile. I racconti compongono così un mosaico di resistenza civile, diverso dalla cronaca e dalla storiografia ufficiale. Restituiscono uno spaccato di un’Italia ferita ma che reagisce, consapevole, coraggiosa e responsabile. Un’Italia rimasta per anni ai margini ma con la piccola presunzione di far diventare le sue testimonianze storia nazionale. Un libro crudo e partecipe, che narra la quotidianità della violenza e canta la normalità delle sue vittime, sottraendole sia all’oblio, sia alla retorica del martirio. E che non può lasciarci indifferenti.
I PROTAGONISTI
Antonio Marino, 22 anni, agente di polizia. Ucciso il 12 aprile 1973.
Giovanni Pomponio, 55 anni, vice brigadiere di polizia. Muore il 30 ottobre 1975.
Pasquale Polverino, 23 anni, cameriere. Ucciso il 4 maggio 1977.
Raffaele Iozzino, 25 anni, agente di polizia. Ucciso il 16 marzo 1978.
Girolamo Tartaglione, 65 anni, magistrato. Ucciso il 10 ottobre 1978.
Alfredo Paolella, 56 anni, docente. Ucciso l’11 ottobre 1978.
Antonio Esposito, 25 anni, agente di polizia. Ucciso il 26 gennaio 1980.
Nicola Giacumbi, 52 anni, magistrato. Ucciso il 16 marzo 1980.
Pino Amato, 49 anni, politico. Ucciso il 19 maggio 1980.
Pasquale Russo, 82 anni, contadino. Ucciso il 23 luglio 1980.
Mena Morlando, 25 anni, insegnante. Uccisa il 17 dicembre 1980.
Mariano Mellone, 33 anni, e Francesca Moccia, 48 anni. Morti il 12 marzo 1981.
Luigi Carbone, 57 anni, brigadiere di polizia, e Mario Cancello, 33 anni, dipendente della Regione. Uccisi il 27 aprile 1981.
Ciriaco Di Roma, 30 anni, agente di polizia. Ucciso il 21 ottobre 1981.
Ciro Capobianco, 21 anni, agente di polizia. Muore il 7 dicembre 1981.
Andrea Mormile, 30 anni, maresciallo di polizia. Ucciso il 3 settembre 1982.
Antonio De Rosa, 46 anni, medico. Ucciso il 23 ottobre 1982.
Ignazio De Florio, 24 anni, agente di custodia. Ucciso l’11 ottobre 1983.
Mario Diana, 49 anni, imprenditore. Ucciso il 26 giugno 1985.
Giancarlo Siani, 26 anni, giornalista. Ucciso il 23 settembre 1985.
Vittorio Esposito, 32 anni, agente di polizia. Ucciso il 7 luglio 1986.
Mario Ferrillo, 41 anni, impresario. Ucciso il 5 novembre 1986.
PERCHE’ QUESTO LIBRO?
Sono oltre 300 le vittime innocenti della criminalità in Campania. Eppure un’indagine condotta tra gli studenti della regione ha rivelato che i ragazzi conoscono le storie e i nomi dei carnefici, ma non quelli delle loro vittime.
Come racconta Nando dalla Chiesa nella sua presentazione: «Questo libro fa parte di un preciso progetto culturale: far riemergere le microstorie delle vittime della violenza in Campania. Tutte le vittime, almeno dell’ultimo mezzo secolo, quello che ha visto la camorra ubriacarsi di denaro e di potere e devastare corpo e anima di uno dei luoghi più belli al mondo. E che per un periodo apparso infinito ha visto sovrapporsi alla violenza sanguinaria dei clan anche quella del terrorismo. Sono storie di cittadini per bene che chiedono solo di potere svolgere il proprio lavoro. O di servitori dello Stato, che, magari in solitudine, si fanno carico dei mali sociali pagando a volte il prezzo di complicità indecenti. E alla fine la quantità di queste storie compone un mosaico sconvolgente; che assume il respiro della storia grande».
L’AUTORE
Raffaele Sardo, giornalista, ha scritto: Nogaro. Un Vescovo di frontiera (1997); È marzo, la primavera sta per arrivare (2004); Al di là della notte (2010). Con Melampo editore ha pubblicato La Bestia. Camorra. Storie di delitti, vittime e complici, con prefazione di Roberto Saviano. Ha collaborato con diversi quotidiani nazionali tra cui l’Unità, il manifesto, ilfattoquotidiano.it e con il programma Rai Anno Zero. Attualmente firma su la Repubblica.
* Paolo Siani, fratello di Giancarlo Siani, è il presidente della Fondazione Pol.i.s. (Politiche integrate di sicurezza), strumento operativo della Regione Campania per l’aiuto alle vittime innocenti della criminalità e alla gestione dei beni confiscati alla camorra.
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