Alfio Pennisi
Alfio frequenta la scuola per Allievi Carabinieri di Campobasso, e il 30 Maggio 1978 si arruola nell'Arma. In data 2 Novembre 1978 viene destinato alla Legione dei Carabinieri di Messina (Compagni di Arcireale), dove ricopre il ruolo di addetto al nucleo radiomobile di compagnia. Dopo due anni di stabilità, nel Settembre del 1980 viene trasferito al nucleo operativo radiomobile del Comando Gruppo dei Carabinieri di Catania, in qualità di autista.
Passano gli anni, e Alfio continua a svolgere il proprio lavoro con professionalità e dedizione, sino a quando, la mattina del 23 Giugno 1987, mentre è in servizio a Catania (nella zona di Viale Vittorio Veneto) intercetta quattro rapinatori (due dei quali armati di fucile a canne mozze). Il Brigadiere si lancia coraggiosamente al loro inseguimento ma, sfortunatamente, viene gravemente ferito con colpi di arma da fuoco. Con prontezza, tuttavia, mentre si accascia al suolo Alfio trova la forza di rispondere con l'arma in dotazione.
Successivamente, egli fornisce determinate indicazioni che consentono di identificare ed arrestare i malfattori.
Per il coraggio dimostrato e il contributo apprestato alla cattura dei rapinatori, i giorno 19 Febbraio 1988 gli viene riconosciuto un encomio solenne da parte del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri.
Ulteriormente, in data 5 Giugno 1988 Alfio riceve il Premio Friscia. L'anno successivo, il 17 Febbraio 1989, il Brigadiere Capo viene insignito da parte del Ministero della Difesa del distintivo d'onore per militari feriti in servizio e per causa di servizio.
Nello stesso anno, Alfio viene destinato alla “Sezione anticrimine” del raggruppamento operativo speciale Carabinieri di Catania, e nel corso del servizio si distingue in varie operazioni antimafia.
Molti anni dopo, il 4 Maggio 2009, con Decreto NR.559/C/3/E/8/CC/569 del Ministero dell’Interno è stato riconosciuto "vittima della mafia”.