ROMA
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Ha trovato risposta l'interrogazione del senatore Aldo Di Biagio volta a richiedere chiarimenti circa l'effettiva equiparazione tra le vittime del dovere e quelle del terrorismo e criminalità organizzata, sollecitata mesi fa dalla Associazione Vittime del Dovere, presentata la prima volta il 26 febbraio scorso, più volte posta all'ordine del giorno e più volte rinviata. Il costo della completa equiparazione, secondo alcuni calcoli, è pari a circa 690 milioni. "Come Associazione - afferma Emanuela Piantadosi, presidente dell' Associazione Vittime del Dovere - ma prima ancora come vittime, siamo ben a conoscenza delle problematiche che attanagliano la progressiva equiparazione e da anni ci facciamo portatori della necessità di intervenire affinché questa indegna sperequazione cessi di esistere. Siamo stanchi di sentirci dire che le questioni di cassa siano sempre l'ostacolo insormontabile alla progressiva equiparazione. Le vittime del dovere, siano esse invalide o familiari superstiti, devono già affrontare una perdita insostenibile, ed è incomprensibile che debbano anche combattere burocraticamente, su più fronti, tra mille difficoltà, disagi e indifferenza per ottenere quei benefici parziali, nei tempi e nei modi che distinguono una Vittima in ragione della differente mano criminale che ha colpito. Non è più tempo per cedere alle ragioni di bilancio, i sacrifici sono già stati compiuti".
L'associazione chiede, tra le altre cose, un testo unico, "che consenta di capire e comprendere la normativa"; e una regolamentazione delle procedure, "che consenta alle vittime di non perdersi in un dedalo di uffici, richieste, istanze e immancabili solleciti, per ottenere quanto la Legge prevede"; infine un adeguamento della normativa "che prenda atto di quanto di quanto già l'Autorità Giudiziaria da tempo riconosce". (ANSA).
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