Presidente Nando Dalla Chiesa. Cattaneo:"Serve azione deterrente"
Milano, 18 mag. (askanews) - Il Consiglio regionale lombardo, primo in Italia ad aver adottato una legge anti-mafia, ha ospitato oggi la costituzione ufficiale del Comitato tecnico-scientifico in materia di contrasto e prevenzione dei fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso e di promozione della cultura della legalità.
Presenti il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, il presidente della Commissione consiliare anti-mafia Gian Antonio Girelli e il consigliere Mauro Piazza, la prima riunione ufficiale del Comitato è servita per la presentazione dei componenti e per la nomina del coordinatore. A guidare il gruppo di lavoro sarà Nando Dalla Chiesa. Al suo fianco Simona Chinelli, Carlo Angelo Colombo, Paola Panzeri, Mario Peserico, Emanuela Piantadosi, Davide Salluzzo, tutti con esperienze dirette e di rilievo nel contrasto ai fenomeni mafiosi.
"Serve un'azione deterrente - ha detto il presidente Raffaele Cattaneo - per fermare l'attecchimento di una certa cultura strisciante del familismo e dei comportamenti mafiosi. Oggi abbiamo bisogno sia di azioni emblematiche, ma soprattutto di iniziative quotidiane. Il fenomeno tocca tutti e non bastano solo le leggi: serve un'assunzione di responsabilità personale. Questo Consiglio regionale, anche attraverso l'approvazione di norme e regole che favoriscano la legalità, è parte di un contesto che contrasta e previene i fenomeni criminali".
"Questo Comitato ci aiuterà in un ulteriore salto di qualità nell'azione di contrasto alle mafie e nella diffusione della cultura della legalità - ha aggiunto il Presidente Gian Antonio Girelli, nella cui Commissione ha preso forma la legge regionale 17 del 2015 -. Non vogliamo una convegnistica di facciata, serve approfondire la conoscenza del fenomeno e agire di conseguenza". Nella riunione è stata ricordata la necessità di accelerare nell'utilizzo dei beni confiscati alle mafie (solo 300 su 1500 in Lombardia), di agire contro la contraffazione, soprattutto via web, di proseguire nelle politiche scolastiche.
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