La Onlus: “Solidarietà e vicinanza ai familiari per questo assurdo gesto”
Questa mattina, presso la Corte di Assise di Massa, si è svolto il processo a carico di Roberto Vignozzi. Giudizio immediato, dunque, per l’ex postino di Massa, alla sbarra con l’accusa di omicidio volontario.
Il Maresciallo Taibi aveva 47 anni, sposato e con due figli, quando il 27 gennaio è stato ucciso con un colpo di pistola sparato a distanza ravvicinata da Roberto Vignozzi. La sua colpa, quella di aver fatto condannare i figli dell'imputato.
Oggi l'Associazione Vittime del Dovere Onlus è stata ammessa quale parte civile nel procedimento in oggetto e che dimostra la volontà di supportare le Vittime anche in una fase delicata come quella del procedimento penale.
“Sono felice di poter attestare in questo modo la vicinanza e il sostegno ai familiari della vittima, colpiti da questo assurdo e folle gesto che ha tolto la vita al loro caro” ha dichiarato l’avv. Maccioni.
Parole di cordoglio quelle espresse anche da Emanuela Piantadosi, presidente dell’Associazione Vittime del Dovere e orfano del Maresciallo Stefano Piantadosi: “Siamo vicini alla famiglia del Maresciallo Taibi così come all’Arma dei Carabinieri che sta vivendo questo difficile momento. Questo tragico episodio testimonia ancora una volta la dedizione e l’impegno senza limite delle Forze dell’Ordine per la sicurezza di tutta la collettività”.
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