Venerdì 13 ottobre, presso Villa Fernandes (immobile confiscato alla camorra), in via Diaz 144 a Portici (NA), si terrà la presentazione del volume “Elementi di etica conDivisa”, scritto dal dott. Michele Scarati.
All’evento, patrocinato dal Comune di Portici, sarà presente Sergio Pomponio, Vice Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere.

Ricordiamo che l'autore della pubblicazione ha deciso di devolvere parte del diritto economico riconosciuto all’autore a favore dell’Associazione Vittime del Dovere. Ringraziamo sentitamente il Dott. Scarati per il suo generoso gesto e vi invitiamo a proporlo a chi lavora nelle forze dell’ordine, poiché può essere una buona guida per gli operatori del settore.
Michele Arcangelo Scarati (Taranto, 1962) nel 1983 ha iniziato la carriera nell’Arma dei Carabinieri: oggi riveste il grado di Luogotenente. Insignito di varie onorificenze tra cui quella di Cavaliere dell’O.M.R.I., Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare e medaglia d'Oro al merito di lungo comando. Lunga esperienza di comando in diversificati reparti della territoriale, tra cui venti anni al comando di Stazioni Carabinieri. Laureato in scienze dell’educazione e della formazione e Master in criminologia e studi giuridici forensi. Docente nella materia di “tecniche di comunicazione e gestione dei conflitti” presso la Scuola Regionale della Polizia Locale della Campania.

Di seguito un estratto dall’introduzione del libro.
"Quante volte ci si è trovati al bivio di importanti scelte professionali che hanno interessato, persino, la vita e le libertà delle persone? Perché alcuni offendono il giuramento di onore fatto alla Nazione a favore di comportamenti disonorevoli, illeciti o peggio illegali? È possibile conciliare etica e sicurezza? Il libro, frutto dell’esperienza diretta dell’autore, è una guida pratica, fondata su concetti etici, a sostegno di tutti coloro che operano nella sicurezza, al fine di poter condividere le stesse basi per un valido orientamento educativo e morale, in linea con le pratiche operative. Solo quando si è sostenuti da una solida formazione etica, supportati dall’esperienza, consapevoli delle proprie responsabilità e coscienti di essere i garanti del rispetto e della protezione dei diritti umani, si potranno prende le giuste decisioni per la propria professione e per coloro che si proteggono”