Domenica 17 dicembre, presso il Duomo di Caserta, Sua Eccellenza il Vescovo Giovanni D’Alise ha celebrato una Santa Messa in ricordo del sacrificio di tutte le Vittime del Dovere.
Erano presenti Sua Eccellenza il Prefetto di Caserta Raffaele Ruberti, la Prima Dirigente della Polizia di Stato Adele Monaco, il Consigliere della Provincia di Caserta Francesco Paolino, il Consigliere Comunale di Caserta Pasquale Antonucci, la Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere Emanuela Piantadosi, il Presidente dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato - Sezione di Caserta Girolamo Vendemia, Il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Cavalieri al Merito della Repubblica Tommaso Bove.
La Presidente Piantadosi, nel prendere la parola, ha ricordato come da ormai sette anni l’Associazione Vittime del Dovere, che conta circa 500 famiglie associate su tutto il territorio nazionale, organizzi questa celebrazione a Caserta in ricordo degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura caduti nel contrasto al Terrorismo alla Criminalità Organizzata e alla criminalità comune.
La particolare vicinanza dell’Associazione Vittime del Dovere al territorio campano è dimostrata anche dal rinnovo del progetto che la Onlus propone di Educazione alla Cittadinanza e alla Legalità in memoria delle Vittime del Dovere A.S. 2017/2018, Concorso di idee rivolto agli studenti delle scuole secondarie e agli oratori della città di Napoli, della città di Caserta e delle rispettive Province.
La tematica scelta questo anno, come annunciato ancora dalla Presidente Emanuela Piantadosi, verte su una questione estremamente attuale, ossia l’immagine che la cultura massmediatica veicola del mafioso e delle organizzazioni criminali.
La traccia che l’Associazione chiede agli studenti di sviluppare, da gennaio al 30 aprile 2018, è la seguente:
“La Criminalità Organizzata, sia essa Cosa Nostra, 'Ndrangheta o Camorra, risulta essere un enorme ostacolo per il sistema economico italiano e il maggior rischio per l'ordinamento democratico. Le conseguenze dirette e indirette delle attività illecite delle organizzazioni criminali sono studiate e contrastate dalle Forze dell'Ordine, dalla Magistratura, dall'Università e dalle Associazioni di Volontariato. I prodotti editoriali, televisivi, cinematografici, internet (romanzi, film, serie tv, social) che raccontano le Mafie hanno sviluppato una narrazione propria che, da un lato è risultata efficace al fine di consentire la conoscenza pubblica di tali fenomeni, dall’altro, tuttavia, ha influenzato negativamente l'immaginario collettivo dei giovani proponendo un’immagine accattivante dell’antieroe.
Descrivi pertanto le varie metodologie di approfondimento del fenomeno criminale veicolato dai mass-media, mettendone in evidenza limiti e potenzialità. Inoltre spiega attraverso la tua esperienza personale se e come la realtà del mondo giovanile che ti circonda venga condizionata dai modelli negativi presentati in modo affascinante ed edulcorato dalla comunicazione in genere. Indica possibili soluzioni ai problemi evidenziati.”
“L’Associazione Vittime del Dovere è convinta che coinvolgere direttamente i ragazzi su questo tema possa offrire seri spunti di riflessione. Vorremmo infatti fornire il nostro contributo affinché si impedisca di veicolare ai giovani un’immagine distorta della criminalità molto lontana dalla cruda realtà della malavita fatta di prepotenza, illegalità, violenza e prevaricazione.” ha concluso la Presidente Piantadosi.
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