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23 DICEMBRE 2017
MB News - Legge di Bilancio, no risarcimenti alle vittime del dovere. La Onlus: “Siamo indignati”

Incredulità ed indignazione: questi i sentimenti che in queste ore animano l’associazione monzese Vittime del Dovere per la scelta del Governo, guidato dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, di ignorare nella Legge di Bilancio 2018 i diritti e i risarcimenti già ampiamente riconosciuti alle Vittime del Dovere da una granitica giurisprudenza.

“Nessun emendamento, sollecitato dalla nostra Associazione, è stato recepito dalla Legge di Bilancio 2018. In particolare il provvedimento normativo relativo all’assegno di 500 euro, di natura risarcitoria, già previsto per le Vittime del Terrorismo, avrebbe fatto risparmiare denaro pubblico ed evitato inutili e macchinosi procedimenti giudiziari che, da una parte, umiliano le famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato e, dall’altro, congestionano i tribunali. Ricordiamo che sono più di 250 i procedimenti vinti in questi anni, in vari gradi di giudizio, fino ad arrivare alle decisioni del Consiglio di Stato e da ultimo alla sentenza favorevole della Cassazione a Sezioni Unite. Lo stesso Commissario Straordinario incaricato della questione di equiparazione delle Vittime del Dovere alle Vittime del terrorismo aveva auspicato un intervento normativo” spiega il presidente della Onlus, Emanuela Piantadosi.

Per quanto attiene alle coperture finanziarie era stata indicata dall’Associazione, quale possibile soluzione per affrontare questa manovra finanziaria relativa alle richieste delle Vittime del Dovere, l’utilizzo di una minima parte delle consistenti somme che affluiscono al Fondo Unico Giustizia, con una liquidità pari a un miliardo e mezzo di euro.
“L’accoglimento di tale proposta avrebbe avuto anche un valore altamente simbolico, poiché tale Fondo è alimentato anche da beni patrimoniali sequestrati e/o confiscati alla criminalità, che i nostri cari hanno contribuito a contrastare e per mano della quale sono stati mortalmente colpiti. La questione diventa ancora più grottesca se si evidenzia che contestualmente il Governo concede a piene mani ai criminali e agli stessi assassini dei nostri familiari, sconti di pena, permessi premio ed inefficaci misure alternative alla detenzione, che vanificano il concetto di certezza della pena e minano la sicurezza nazionale e la tutela del bene comune. Siamo sconvolti, umiliati e sorpresi dopo questa ennesimo diniego di giustizia”.

Tratto da MBNews

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