Il Giudice monocratico del Tribunale di Genova, prima sezione penale, ha ribadito la legittimazione dell’ Associazione Vittime del Dovere a partecipare, quale parte civile, al processo bis per il crollo della Torre piloti di Genova, avvenuto il 7 maggio 2013.
Ricordiamo che questo tragico evento, occorso il 7 maggio del 2013 nel porto di Genova ad opera del cargo dell'armatore Ignazio Messina Jolly Nero, è costato la vita a 9 persone (operatore radio dei rimorchiatori Sergio Basso, Operatore radio dei piloti Maurizio Potenza, pilota Michele Robazza, Capo di Prima Classe Francesco Cetrola, Capo di Prima Classe Marco De Candussio, Sottocapo di Prima Classe Davide Morella, Sottocapo di Seconda Classe Giuseppe Tusa, Sottocapo di Terza Classe Daniele Fratantonio, Sergente Giovanni Iacoviello) oltre al ferimento di altri 4 operatori (Tenente di Vascello Enea Pecchi, Sottocapo di Prima Classe Raffaele Chiarlone, Sottocapo di prima classe Giorgio Meo, Sottocapo di Seconda Classe Gabriele Russo).
L’Associazione si era già costituita parte civile nel primo procedimento, concluso a maggio del 2017 con una sentenza che, in parte, disattendeva le richieste della pubblica accusa e delle parti civili. Sul primo procedimento invece è intervenuta recentemente la sentenza della Corte di Appello di Genova.
Il 5 aprile 2018 è iniziato il secondo filone processuale, attivato grazie alla nostra socia Adele Chiello Tusa, che ha presentato l’opposizione alla archiviazione e ha lottato affinché venisse approfondita la responsabilità di coloro che rivestivano un “ruolo di garanzia”.
“Il nostro intento è quello di stare vicini alle vittime di questa tragedia” ha affermato il presidente Emanuela Piantadosi “e fare il possibile per sostenere le loro ragioni in ogni sede”.
ASSOCIAZIONE VITTIME DEL DOVERE
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