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19 GIUGNO 2019
Ministero Istruzione - Esame di Maturità: tra i temi di attualità quello dedicato alla figura del Prefetto Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di Emanuela Setti Carraro e dell'agente Domenico Russo

Associazione Vittime del Dovere: “Un segno tangibile dell’importanza di mantenere vivo il ricordo di quanti hanno donato la propria vita per lo Stato, e della necessità di avvicinare le nuove generazioni alle nostre Istituzioni”.

Al via questa mattina gli esami di maturità con la prima prova dell'esame di Stato, quella di italiano, che prevede sette tracce divise in tre tipologie (A,B,C).
Tra i temi di attualità la traccia C 1 ha richiesto ai maturandi di partire da un testo tratto dal discorso del Prefetto Dottor Luigi Viana, in occasione delle celebrazioni del trentennale dall'uccisione del Prefetto Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di Emanuela Setti Carraro e dell'agente Domenico Russo, per svolgere un’analisi sul tragico avvenimento ed in particolare sulla valorosa figura del Generale.

Plauso da parte dell’Associazione Vittime del Dovere che si è detta lieta per la scelta del tema: “La nostra Associazione da oltre dieci anni porta avanti, in collaborazione con le Forze dell’Ordine e le Forze Armate, i Progetti di educazione alla Legalità e alla Cittadinanza, rivolgendosi proprio agli studenti degli Istituti di ordine e grado. La decisione di voler dedicare un tema in occasione della maturità proprio al Generale Dalla Chiesa non può che riempire i nostri cuori di gioia. Un segno tangibile dell’importanza di mantenere vivo il ricordo di quanti hanno donato la propria vita per lo Stato, e della necessità di avvicinare le nuove generazioni alle nostre Istituzioni”.

Per leggere il discorso completo del Prefetto Dottor Luigi Viana:

http://www.prefettura.it/parma/allegati/Download:Discorso_prefetto_viana_commemorazione_trentennale_omicidio_dalla_chiesa-6003726.htm

[…] “Ricordare la figura del Prefetto Dalla Chiesa è relativamente semplice. Integerrimo Ufficiale dei Carabinieri, dal carattere sicuro e determinato, eccelso professionista, investigatore di prim'ordine, autorevole guida per gli uomini, straordinario comandante. Un grande Servitore dello Stato, come Lui stesso amava definirsi.

Tra le tante qualità che il Generale Dalla Chiesa possedeva, mi vorrei soffermare brevemente su una Sua dote speciale, che ho in qualche modo riscoperto grazie ad alcune letture della Sua biografia e che egli condivide con altri personaggi di grande spessore come, solo per citare i più noti, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (naturalmente non dimenticando i tanti altri che, purtroppo, si sono immolati nella lotta alle mafie). Mi riferisco alle Sue intuizioni operative. 

Il Generale dalla Chiesa nel corso della Sua prestigiosa ed articolata carriera ha avuto idee brillanti e avveniristiche, illuminazioni concretizzate poi in progetti e strutture investigative che, in alcuni casi, ha fortemente voluto tanto da insistere, talora anche energicamente, con le stesse organizzazioni statuali centrali affinché venissero prontamente realizzati.

Cito, ad esempio, la creazione, nel periodo buio del terrorismo, del Nucleo Speciale Antiterrorismo dei Carabinieri. Le cronache giornalistiche ci dicono che, all'inizio, tale Nucleo è stato guardato con una certa diffidenza.

Ma il modello operativo immaginato dal Generale dalla Chiesa si è rivelato, alla luce dei fatti, pienamente efficace e ha contribuito a sconfiggere il terrorismo degli anni 70 ed 80, un fenomeno criminale particolarmente pervasivo e insidioso per la stessa vita della allora ancor giovane democrazia italiana!” […]

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