In seguito alla morte dei tre pompieri durante l’esplosione di una cascina ad Alessandria e dei due agenti uccisi a Trieste, il M5S aveva chiesto di riprendere in mano la proposta di legge sulle vittime del dovere. Il disegno di legge, depositato in Senato nel 2018 durante il Governo gialloverde, non è ancora diventato legge.
C’è una proposta di legge, forse non l’unica ma sicuramente una tra le più importanti, che giace in Parlamento dall’ottobre 2018. Si tratta della proposta di legge sulle “vittime del dovere“. Le vittime del dovere sono tutte le categorie pubbliche (magistrati, poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco) che durante l’esercizio della professione perdono la vita o restano lese in maniera permanente e irreversibile. Il testo fu depositato in Senato, il 18 ottobre 2018, durante il primo Governo Conte. Ma poi è rimasto lì fermo. L’obiettivo del disegno di legge – specifica TgCom24 – è estendere a tutte le vittime del dovere” le misure oggi previste soltanto per chi perde la vita o resta ferito da un atto terroristico. Allo stato attuale, infatti, solo le vittime degli atti terroristici hanno diritto al pensionamento immediato con un trattamento di quiescenza esente da imposta sul reddito delle persone fisiche. Tutti coloro che, invece, subiscono danni psicofisici permanenti arrecati da un qualsiasi delinquente non possono beneficiare di tali misure risarcitorie.
La morte dei 3 giovani vigili del fuoco avvenuta nell’Alessandrino lo scorso novembre e l’uccisione dei due agenti a Trieste avvenuta anch’essa a fine 2019, avevano riportato l’attenzione sulla suddetta proposta di legge. Infatti, dopo i tragici avvenimenti, il Movimento Cinque Stelle aveva chiesto la calendarizzazione per discutere il disegno di legge presentato insieme alla Lega. Queste furono le parole del primo firmatario della proposta di legge, il deputato Cinque Stelle Gian Marco Corbetta: “Il testo è li fermo per lungaggini burocratiche ma non possiamo più aspettare, lo dobbiamo alle vittime”. Inoltre – riferiva l’Ansa – al testo originario ne furono abbinati altri due che portano solo la firma della Lega. Uno riguarda gli ufficiali giudiziari, i curatori fallimentari e i consulenti tecnici d’ufficio, Mentre l’altro propone d’istituire la Giornata nazionale della legalità e delle vittime del dovere. La data prescelta sarebbe il 23 maggio, in ricordo della strage di Capaci. Ad, oggi, tuttavia, la proposta di legge non è ancora divenuta legge.
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