Alla cerimonia sono intervenuti il Generale di Corpo D'Armata, Giovanni Nistri, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e molti sindaci del territorio
Questa mattina è stata inaugurata la nuova Caserma dei Carabinieri di Busto Arsizio, in via Bellini. Non c’erano ministri, ma il taglio del nastro è avvenuto alla presenza delle massime autorità civili e militari del territorio, a partire dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, insieme a tanti sindaci.
Alla cerimonia erano presenti anche i bambini della scuola Materna Crespi, che hanno sventolato le bandierine tricolore.
La mattinata è stata scandita da momenti molto significativi: i reparti e le Fanfare, schierati, sono stati passati in rassegna dal Generale di Compagnia, Giovanni Nistri. Uno studente del liceo Candiani ha consegnato la bandiera nazionale donata dal Comune di Busto Arsizio al comandante Marco D’Aleo. Il vessillo è stato benedetto da monsignor Severino Pagani, prevosto di Busto Arsizio, ed issato durante la cerimonia dell’alzabandiera. Quindi sono stati resi gli onori ai Caduti.
La cerimonia è continuata con l’intervento del sindaco di Busto Arsizio e presidente della Provincia di Varese, Emanuele Antonelli: “È un momento di intensa commozione”, ha detto il primo cittadino, ricordando il lungo iter che ha portato alla realizzazione della struttura, un percorso non privo di ostacoli e momenti poco propizi, superati grazie ad un “gioco di squadra tra i vari livelli istituzionali” che ha trasformato un edificio, fino a qualche mese fa abbandonato, “in una struttura viva e bellissima”.
Antonelli ha ringraziato in particolare il colonnello Claudio Cappello, il maggiore Marco D’Aleo, il luogotenente Francesco Caseri, il Prefetto Enrico Ricci, il sottosegretario Stefano Candiani e la Corte dei Conti: “Grazie a tutti coloro che hanno dato l’anima per fare l’interesse della collettività. Vorrei ringraziare ad uno ad uno tutti i Carabinieri che hanno lavorato giorno e notte per questa meravigliosa casa. È un grande servizio alla cittadinanza”.
Ha preso la parola il Generale di Corpo D’Armata, Giovanni Nistri: “L’abbraccio della popolazione di questa città è fondamentale. È bello vedere i bambini che sventolano le bandierine, siete il nostro futuro. Sapervi qui ci dà la ragionevole certezza che sarete sempre a fianco delle istituzioni. La nuova caserma non è un lusso logistico o estetico ma un modo per poter meglio operare e servire la cittadinanza. La cerimonia di oggi non è qualcosa di formale ma voglio considerarla une vera e propria lezione di cittadinanza. I Carabinieri sono presenti a Busto dal 1861 e oggi riaffermano questo impegno che riguarda 12 comuni sotto la competenza della Compagnia di Busto Arsizio e sei stazioni che sono punti di riferimento. È una grande responsabilità che vogliamo declinare attraverso due concetti, rispetto ed affidabilità. Rispetto per i cittadini, per le loro esigenze di sicurezza, soprattutto dei più fragili. Affidabilità perché le nostre caserme devono essere considerate luoghi sicuri, dove sentire la protezione dello Stato. Ed inoltre, rispetto della giustizia, obbligo di riferire ed indagare senza giudicare. Vicinanza, professionalità e massimo impegno affinché questa caserma sia sempre un luogo di accoglienza”.
Nistri ha ringraziato il Soroptimist Club per l’iniziativa di realizzare una sala di ascolto per le donne maltrattate ed anche i ragazzi del liceo Candiani che hanno donato cinque opere artistiche alla nuova Caserma.
È seguito il momento ufficiale del taglio del nastro, effettuato dalla madrina della cerimonia, Emanuela Piantadosi, orfana del maresciallo Stefano Piantadosi, medaglia d’oro al Valore Civile, quindi la benedizione di monsignor Pagani.
Tutti i presenti hanno potuto visitare i locali della nuova sede, al cui interno vi sono la Centrale Operativa, l’area dedicata alle indagini con tecnologie avanzate, diversi uffici dedicati a pronto intervento e radio mobile oltre agli appartamenti degli ufficiali.
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